Running: In hers Shoes
La cosa più bella per un runner (e non solo) è indossare un paio di scarpe nuove di zecca.
La cosa più bella per un runner (e non solo) è indossare un paio di scarpe nuove di zecca.
Cosa c’è di meglio che condividere la passione con la persona del cuore? Il running, la corsa e la fatica in due sono più piacevoli. Come dice il proverbio… mal comune mezzo gaudio!
Riti e superstizioni… anche il mondo del running ha le sue scaramanzie. Ecco come iniziare al meglio l’anno all’insegna dello sport.
Problematiche fisiche a parte, spesso i maggiori limiti, sono le nostre paure, che la mente ci mette di fronte.
I runner sono logorroici, lo so… ne sono l’emblema. Appena possono parlano di corsa. Ogni occasione è buona per propinarti la loro ultima impresa in maratona o per coinvolgerti in una tapasciata alle 8 di domenica mattina, quando tutto vorresti fare, tranne che alzarti all’alba e infilarti le scarpe da corsa.
Fine anno, tempo di bilanci. Per un runner significa pianificare le gare del nuovo anno e tirare le somme di un anno di gare che volge al termine.
La corsa è fatica, su questo non ci sono dubbi. Fatica, sacrificio, imprecazioni, unghie nere dei piedi, vesciche e acido lattico il lunedì mattina post gara o post allenamento pre-maratona.
Correre e superare i propri limiti ci porta incontro a piccoli e comuni infortuni che è meglio riconoscere in tempo.
La mia maratona Nizza-Cannes è stato un disastro su tutti i fronti. Cronaca di una morte annunciata, disse qualcuno più tragico di me.
Oggi vi parliamo di ultra maratone. Non maratone normali, ma veri e propri viaggi fatti di corsa. Quasi 300 km da percorrere in 48 ore. Il racconto di chi ce l’ha fatta e si rimette alla prova.
Milano è stata la mia seconda maratona, correre nella mia città è stata una esperienza bellissima. E quel giorno di due anni fa anche i milanesi mi sono piaciuti. Nessun clacson invasivo, niente insulti in Corso Sempione e gli amici di sempre ad aspettarmi al traguardo.
Meeting point AeroGravity di Rho. L’invito è accattivante e a tratti inquietante. Ci suggeriscono di salutare amici e parenti a casa e di fare testamento. Sono curiosa, molto, anche se, visto il luogo dell’incontro, già immagino come sarà la serata.
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per archiviare e/o accedere alle informazioni sul dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso potrebbero influire negativamente su determinate caratteristiche e funzioni.