L’Italia ieri sera non è stata protagonista e vittoriosa soltanto in campo durante la partita di calcio degli Europei contro il Belgio, ma è arrivata per la prima volta sul podio più alto della cucina nel mondo grazie a un vero fuoriclasse: lo chef Massimo Bottura.

Il suo ristorante “Osteria Francescana” a Modena è il primo locale italiano a salire in vetta dei “50 Best Restaurant”, la classifica considerata una sorta di Oscar della gastronomia.

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L’anno scorso ci era andata vicino arrivando seconda, ma quest’anno gli storici “avversari” spagnoli – “El celler de Can Roca” vincitore dell’anno scorso, e svedesi – scivola al quinto posto il “Noma” di René Redzepi – hanno dovuto arrendersi alla supremazia della “cucina della nonna, mixata alla classe di Ducasse e all’avanguardia di Adria”, come ha più volte descritto la sua cucina lo chef Bottura.

Il mio cuore esplode di emozione, per me tutto questo è incredibile. Un segno che la cucina italiana ha rotto con la nostalgia del passato e che ora guarda con chiarezza al suo futuro. Voglio ringraziare tutti i miei collaboratori. É stata durissima. Il nostro lavoro è soprattutto un’opera d’arte” ha detto lo chef emiliano in uno stato di estrema ed evidente euforia (l’immagine di lui avvolto nel tricolore come un campione sportivo passerà alla storia di questo premio).

Ma in fondo è il talento il vero segreto per poter entrare tra i 50 ristoranti migliori del pianeta, e se c’è una cosa che non manca allo chef Massimo Bottura e alla sua brigata è proprio questa dote. Grazie alla capacità di evolversi senza perdere mai di vista i valori della tradizione culinaria emiliana, hanno saputo in ormai 21 anni di attività, crescere sempre fino a raggiungere il vertice ieri sera.

Se volete degustare i piatti del ristorante migliore del mondo però mettetevi l’animo in pace: le prenotazioni già da stanotte sono arrivate a centinaia, dovete aver pazienza ma mai come in questo caso, ne varrà sicuramente la pena.

L'ingresso del ristorante"Osteria Francescana"
L’ingresso del ristorante “Osteria Francescana”

Ovviamente Bottura non è l’unico chef italiano che ha portato il suo ristorante in questa importante classifica e una menzione d’onore la merita il Piazza Duomo ad Alba, al 17esimo posto, grazie all’innovazione dello chef Enrico Crippa, nome che sentiremo sempre più spesso nominare nell’ambiente.

Da segnalare poi il terzo posto dell’ “Eleven Madison Park” di Daniel Hum, locale che porta in una nuova dimensione la cucina Newyorkese e il quarto posto del “Central” a Lima, dove lo chef Virgilio Martinez fa una delle cucine più “biodiverse” del pianeta.

E non si può non evidenziare il ritorno in classifica, sebbene al 46esimo posto, del “Combal zero” di Davide Scabin, un buon punto di ripartenza per un ristorante che ha dovuto rimboccarsi le maniche dopo un periodo non positivo.

Per quanto riguarda la classifica individuale per i singoli chef, trionfo su tutta la linea per la Francia con premi ad Alain Passard per la carriera, per Dominique Crenn come migliore cuoco donna e per Pierre Hermé come miglior pasticciere.