Mai sentito parlare dei “vini coraggiosi”? Per Tannico – l’enoteca online di vini italiani più grande del mondo – sono quelli fuori dagli schemi tradizionali e per la cui creazione ci vuole coraggio, mente aperta e un impegno con rischio più alto, ma soprattutto tanto amore e rispetto della natura. Vini che, come Tannico, vogliono sfidare le consuetudini del settore riscrivendone le regole.

Un osservatorio privilegiato dell’andamento del mondo vino grazie a un network di 2.500 cantine e più di 100.000 clienti, grazie al quale è stato possibile condurre una ricerca dedicata proprio al mercato dei vini naturali, in anfora, biodinamici e da viticoltura eroica analizzando i dati raccolti nel periodo 2015-2018.

Tra i vini coraggiosi analizzati troviamo:

  • i vini biodinamici, certificati da enti privati e prodotti da aziende vinicole completamente autonome dal punto di vista energetico, in sintonia con l’ambiente e le fasi lunari;
  • i vini naturali, tutti quei vini che si legano a un processo spontaneo di evoluzione senza l’uso di fertilizzanti, diserbanti o concimi e con un contenuto di solfiti molto basso o uguale a zero;
  • i vini vegani, ottenuti senza l’utilizzo di ingredienti, additivi o coadiuvanti di origine animale;
  • i vini macerati, che nascono da uve bianche ma tenendo, come per i rossi, le bucce a contatto con il mosto per periodi variabili;
  • i vini coltivati secondo la viticoltura eroica, frutto di un vero e proprio lavoro visionario in luoghi remoti o dove clima, pendenza e altitudine rendono ancora più difficile il raggiungimento dell’obiettivo finale.

La quota di mercato per queste tipologie di vini in tre anni è quasi raddoppiata, passando dall’8% al 15% sul totale del venduto di Tannico, evidenziando un’attenzione crescente e sempre più consapevole del consumatore verso metodologie e prodotti sempre più ricercati. All’interno del gruppo dei coraggiosi spiccano i vini vegani (65%), seguiti dai naturali e dai vini “eroici” (entrambi pari al 14,3% ciascuno) e infine i vini macerati che rappresentano ancora una nicchia scelta da meno del 2,5% dei consumatori analizzati.

Potrebbe sembrare un settore esclusivamente per intenditori e invece ci sono risultati sorpendenti che emergono da questa ricerca. Grazie alla mole di dati a disposizione, la ricerca di Tannico è infatti in grado anche di fotografare il profilo del consumatore che sceglie i “vini coraggiosi”, confrontando i comportamenti di acquisto di uomini e donne, fasce d’età e reddito.

I risultati evidenziano che le donne si dimostrano più “coraggiose” e disposte a sperimentare degli uomini e i millennial, per definizione attenti alle ultime tendenze e alconsumo consapevole, rivelano una predilezione per i vini macerati (+35%) e naturali (+17%).

Qualche nome di vino coraggioso che va per la maggiore?

Timorasso (+300%)
Etna (+290%)
Inzolia (+281%)

Fonte foto: Pixabay