Windsor half marathon

Alcuni lo praticano per poco tempo, per superare la fatidica prova costume o per smaltire le calorie accumulate durante periodi festivi o di vacanza, altri ne restano folgorati e continuano il percorso fino ad incrementare il numero delle uscite e dei kilometri percorsi.

In questo scenario c’è un pensiero che attraversa la mente di ogni runner alle prime armi, un desiderio verso il quale nessuno sembra essere immune: correre la maratona!

La maratona è in assoluto una prova affascinante che nell’immaginario collettivo assume i toni epici dell’impresa. Ognuno di noi ama sentirsi eroe almeno per un giorno e al coro di “Impossible is nothing” tantissimi neo-runners decidono di cimentarsi nei fatidici 42,195 chilometri. Ma se proprio si decide di farlo meglio farlo quando si è veramente pronti.

Io faccio parte di quella schiera di runners occasionali che sono rimasti folgorati dalla corsa fino a voler raggiungere l’ambizioso obiettivo di correre una Maratona. Personalmente ritengo di aver fatto la mia prima Maratona da improvvisata, più presa dall’entusiasmo che non dalla oggettiva preparazione fisica. La colpa è mia e solo mia e delle volte che ho deciso di partecipare ad un evento di lavoro, bere vino, fregarmene della dieta bilanciata, o di starmene sul divano di casa a guardare un film, anziché uscire e fare ripetute, allunghi o macinare kilometri.

Pigrizia e leggerezza ripagati tutti con gli interessi dal 36 kilometro in poi… Già perché la maratona non perdona e non ti offre chances o sei preparato o ti schiaccia e se la prima maratona è un vero disastro, allora i casi sono due: o moli o tiri fuori la grinta e la forza di carattere per rialzarti e rimetterti in gioco.

Quello che però ti aspetta dopo aver tagliato il traguardo è  l’infinita sensazione di onnipotenza di cui mai nessuno potrà privarti. La mia New York non è stato un vero disastro, diciamo che le mie aspettative erano alte, seppure fossi consapevole del fatto che non avevo idea di cosa mi sarebbe aspettato e di come avrebbero reagito il mio corpo e la mia mente di fronte ad un simile sforzo. La preparazione era incentrata su tempi e tabelle che prevedevano di chiuderla in un tempo finale di 3 ore e 45 minuti, io, conoscendomi, mi ero tarata sulle 4 ore, l’ho chiusa in 4 ore e 13 minuti, però ho ballato con Dorothy e il Mago si Oz per circa tre kilometri. Volete mettere?

Running, Londra
Running, Londra

Non mi lamento, per essere stata la mia prima maratona, onestamente avrebbe potuto andare peggio, ma quel 3.45 inconcluso mi è rimasto qui. Ci ho riprovato a Milano, più preparata fisicamente e anche di testa. Già sapevo cosa mi aspettava, mi ero cercata di tutelare per i momenti di crisi, ma l’emozione e il caldo, mi hanno giocato un brutto scherzo. Partenza troppo veloce, scoppiata ai 38, morta di caldo e di fatica, sui bastioni K.O tecnico.

Tagliato il traguardo in 4 ore e 3 minuti, e se già i 4.13 mi stavano stretti, figuriamoci aver sforato le 4 ore di soli 3 minuti. Che poi a chiacchiere sono tutti bravi, facile pensare di correre una maratona, basta mettere un piede davanti all’altro per circa 42 kilometri e qualche cosa… Voi provateci e poi ne riparliamo. Dolore alle piante dei piedi, crampi, escursione termica caldo/freddo, dolori alle anche, mal di schiena, testa che va in palla, scoglionamento vario e diffuso. Eh si perché non tutte le maratone sono fighe come quella di New York in cui hai modo di distrarti dalla partenza fino al traguardo, nessun metro escluso, in cui non hai tempo di pensare alla fatica e non ti chiedi ad ogni ristoro “quanto ancora manca di questa tortura”?

Ci sono maratone come quella di Milano in cui ti ritrovi verso i 33 kilometri in via Gallarate dove se ti va bene trovi un automobilista della domenica incarognito che non sapeva della chiusura delle strade per passaggio gara agonistica e non perde attimo per insultare te e tutta la tua famiglia, di solito la mamma è quella più presa di mira. E tu vorresti tanto rispondergli ma preferisci risparmiare energia e forza per quando dovrai stringere i denti e arrivare al traguardo in maniera dignitosa e non strisciante imprecando e maledicendo il momento in cui hai deciso di iscriverti e di correre una maratona. Forse un torneo di burraco sarebbe stato di gran lunga più rilassante.

Così, quest’anno ho deciso di organizzarmi per benino. Mi sono fatta un programma a lunga distanza, così intanto inganno la testa, entro nel loop preparazione maratona – devo correre-devo rispettare le tabelle – perché io amo correre-per fare il tempo che voglio- devo allenarmi per bene – così arrivo pronta alla gara.

– 20 Novembre Maratona di Valencia
– 23 Aprile 2017 Maratona di Londra… Sì signori: ce l’ho fatta! Pettorale conquistato!

Due tra le Maratone più quotate, due tra quelle che avrei voluto fare e depennare dalla lista dei TO DO del Running.

Valenciamarathon
Valenciamarathon

La maratona di Valencia non è solo un evento, ma il risultato di una attività sportiva tra le più frequentate nel territorio valenciano.

La prima edizione del “Maratón Popular” si celebrò il 29 Marzo del 1981 e fu organizzata dalla storica società sportiva conosciuta con il nome di “Correcaminos”. Dalla sua 31esima edizione la competizione podistica è cresciuta molto anche grazie all’appoggio organizzativo del comune di Valencia e alla grande collaborazione della fondazione “Trinidad Alfonso”. Risultato di molte migliorie è aver ottenuto il riconoscimento “Gold Label” da parte della IAAF (International Association of Athletics Federations), che afferma il valore della gara e la introduce nella lista delle migliori prove di fondo del mondo.

La Maratòn Valencia Trinidad Alfonso 2016 è stata dichiarata, ancora  una volta, la gara con il circuito “mas llano” d’Europa ossia il più pianeggiante d’Europa e il più veloce di tutta la Spagna!

E poi c’è Londra….. ah la mia Londra.

Maratona, Londra
Maratona, Londra

La maratona di Londra è una maratona podistica che si svolge con cadenza annuale dal 1981, normalmente nel mese di aprile. È una delle maratone del World Marathon Majors, la competizione che raggruppa le cinque grandi maratone, New York, Chicago, Boston, Berlino e Londra appunto. Come tutte le maratone, il percorso è di 42,195 km. Il suo fondatore è Chris Brasher, antico campione olimpico di atletica.

Da sottolineare l’inusuale lavoro della competizione per riscuotere denaro a fini caritatevoli, superiore alle altre maratone. Secondo l’organizzazione nell’edizione di 2006 si riscosse la cifra più elevata del mondo a fini benefici che fu di 41,5 milioni di sterline.

Ma, quali sono le origini della “Maratona” ?

L’origine della maratona è legata alla storia della battaglia di Maratona: secondo la tradizione, nel 490 a.C. l’esercito persiano, sbarcato sulla costa greca per una spedizione contro Atene, si attestò a Maratona. Gli Ateniesi mandarono il messaggero Fidippide a chiedere aiuto a Sparta. Fidippide, un emerodròmos («colui che può correre per un giorno intero») capace di percorrere le lunghe distanze più velocemente di un cavallo, coprì i 237 km da Atene a Sparta in un giorno e mezzo.

A Sparta gli risposero che erano disposti ad aiutare Atene ma non prima di dieci giorni. Fidippide allora tornò indietro con la stessa velocissima corsa per avvertire i generali ateniesi. Quando poi, con un’abile manovra, gli Ateniesi riuscirono a sconfiggere i Persiani, Fidippide si precipitò ad Atene per annunciare la vittoria ed evitare che, temendo la sconfitta, la città fosse bruciata. Giunse ad Atene stremato, dopo aver percorso complessivamente 500 km circa in pochi giorni; prima di morire riuscì a dire nenikèkamen «siamo vittoriosi», o forse solo nìke «vittoria».

Maratona di Valencia
Maratona di Valencia

Nel 1896 alle prime Olimpiadi moderne di Atene fu istituita, su suggerimento del filologo francese Michel Bréal, una corsa che ricordasse l’ultima impresa di Fidippide. Il percorso, ripristinato per l’occasione, misurava 40 km, dalla città di Maratona all’antico stadio di Atene. Nel 1908, in occasione delle Olimpiadi di Londra, il percorso della Maratona fu allungato in modo che la linea di partenza fosse situata al castello di Windsor e il traguardo sotto la tribuna reale dello stadio di Londra. Da allora la distanza è rimasta invariata e fissata a 42,195 km. Oggi la partenza della Maratona è a Greenwich Park più conosciuto perché in questo punto passa il meridiano “0”, ed i maratoneti sono schierati, in base al tempo d’iscrizione, su tre distinte partenze.

Eh già nel 1908 la Maratona di Londra è partita dal Castello di Windsor ed io, giusto per non farmi mancare niente … il 24 settembre giorno del mio compleanno, sarò proprio a Windsor per correre la Mezza Maratona.
Potevo trovare miglior modo di festeggiare? Perché la corsa è emozione e soprattutto divertimento.