Bruce Willis ha ufficialmente dato l’addio alla carriera di attore. La decisione è arrivata a seguito della diagnosi ricevuta dall’attore: afasia. La malattia, che porta alla perdita della capacità di comprendere o esprimere il linguaggio, ha di fatto confermato le voci che da diverso tempo parlavano di una sempre maggiore difficoltà per Willis di ricordare le battute dei copioni.

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9 film con Bruce Willis che devi vedere almeno una volta nella vita

Con oltre 100 film all’attivo, Bruce Willis si è guadagnato l’innegabile titolo di una delle star più quotate al mondo: abbiamo deciso di ripercorrere la sua brillante carriera soffermandoci sui film che più hanno segnato la storia del cinema.

Die Hard (1988)

Iniziamo letteralmente con il botto con la performance più moderabile per Willis: stiamo parlando del poliziotto newyorkese John McClane, un uomo contro il mondo intero, l’eroe per eccellenza dei film d’azione degli anni ’80. Ironicamente e non ironicamente citato come il miglior film di Natale di tutti i tempi, “Die Hard” racconta la storia di John McClane poliziotto di New York diretto a Los Angeles per vedere i figli e la moglie Holly, traferitasi a Los Angeles a causa di un lavoro alla Nakatomi Corporation. Arrivato nella sede centrale, il Nakatomi Plaza, tredici terroristi armati guidati dal temibile Hans Gruber (Alan Rickman) prendono il controllo dell’edificio e tengono in ostaggio gli occupanti del 30° piano, gli unici rimasti nell’edificio. L’unica speranza è riposta in John: starà a lui capire come salvare gli ostaggi prima che i terroristi facciano una strage.

La morte ti fa bella (1992)

In questo film Bruce Willis mette in mostra il suo talento per la commedia in questo classico cult del 1992 del regista Robert Zemeckis.

Helen (Goldie Hawn) è una scrittrice mentre la sua amica Madeline (Meryl Streep), un’attrice: le due in realtà si odiano da sempre e non perdono occasione per rovinare una la vita dell’altra. La colpa, come p facile intuire, è di un uomo; Madeline, infatti, è sposata con Ernest (Bruce Willis), che un tempo era il fidanzato di Helen. Dopo essersi ripresa da un esaurimento nervoso, Helen giura vendetta rapendo Ernest e complottando per uccidere Madeline. Entrambe le rivali però hanno segretamente bevuto una cura miracolosa per l’invecchiamento e lo scoprono accidentalmente, quando nel tentativo di uccidersi a vicenda capiscono di essere diventate immortali e che la “vita” non sarà mai più la stessa.

Willis in questa pellicola ha un ruolo secondario, ma nel poco tempo disponibile riesce a bucare lo schermo e a dimostrare il suo talento per la commedia e, in particolare, nell’interpretare personaggi “folli”.

Pulp Fiction (1994)

Willis interpreta Butch, un pugile in fuga, in “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino. Il film è un classico di tutti i tempi e contiene dramma, violenza, commedia e altro ancora. La pellicola vinse la Palma d’Oro nel 1994 e ottenne sette nomination all’Oscar, vincendo per la migliore sceneggiatura originale. Butch è l’obiettivo principale del capitolo “The Gold Watch” nel film e Willis offre una performance cruenta e cruda. Sebbene Matt Dillon fosse originariamente ricercato per il ruolo, Tarantino lo ha offerto a Willis dopo essere rimasto deluso dal fatto che John Travolta fosse stato scelto per interpretare Vincent Vega, invece di lui.

Il quinto elemento (1997)

In uno dei film di fantascienza più divertenti e ricchi d’azione degli anni ’90. “Il quinto elemento” racconta le vicende del futuristico tassista Korben Dallas (Willis) che si allea con Leeloo (Milla Jovovich), essere dalle origini sconosciute) per impedire a un male cosmico di finire nelle mani di Zorg (Gary Oldman). L’estetica e le scenografie di questo film sono tra le migliori nel genere di fantascienza: è stato nominato per i migliori effetti di montaggio del suono agli Academy Awards e ha avuto un cast incredibile di attori secondari, tra cui Chris Tucker e Ian Holm. Sebbene Willis fosse un po’ riluttante ad accettare il ruolo dopo che Hudson Hawk e Billy Bathgate gli stavano proponendo, pare che abbia accettato il ruolo solo due ore dopo aver letto la sceneggiatura: non fatichiamo a capire il perché.

Armageddon (1998)

Armageddon è uno di quei film che o si ama o si odia: fatto a pezzi per le sue imprecisioni scientifiche, è però un viaggio ricco di azione dall’inizio alla fine. Willis interpreta il ruvido e tenace cercatore di petrolio, Harry Stamper. Quando la NASA scopre un asteroide assassino di pianeti che sfreccia verso la Terra, Stamper, insieme al suo equipaggio di disadattati petroliferi, deve viaggiare nello spazio per distruggere l’asteroide. Armageddon ha un cast fantastico che include Ben Affleck, Steve Buscemi, Owen Wilson, Michael Clark Duncan, Billy Bob Thornton e Liv Tyler. Nella vita reale, la NASA mostra questo film nel suo programma di formazione manageriale, incaricando i suoi nuovi assunti di trovare quante più imprecisioni scientifiche possibili. Ad oggi ne hanno trovati ben 168.

Il sesto senso (1999)

Willis si è praticamente reinventato con questo classico del 1999 di M. Night Shyamalan. Nel film interpreta Malcolm Crowe, uno psicologo infantile che inizia a lavorare con un ragazzino di nome Cole Sear (Haley Joel Osment), che afferma di poter vedere i morti. Un ruolo non facile ma, fortunatamente, Willis è all’altezza del compito e fa un ottimo lavoro in una performance profondamente sentita e coinvolgente. C’è una ragione per cui “Il sesto senso” ha uno dei migliori finali nella storia dei film: e quella ragione si chiama Bruce Willis, che fa un lavoro fantastico vendendo la svolta nella sceneggiatura di Shyamalan. Una cosa è scrivere un finale brillante, ma un’altra è vendere quella svolta e convincere il pubblico a crederci.

Unbreakable (2000)

Nel suo secondo film consecutivo con Shyamalan, Willis produce di nuovo risultati commoventi.

Willis interpreta David Dunn, un’ex stella del calcio il cui sogno di diventare professionista viene infranto, insieme alla sua gamba, in un terribile incidente d’auto. Anni dopo, lavora come guardia di sicurezza in uno stadio sportivo di Filadelfia, cercando di salvare il suo matrimonio fallito e proteggere suo figlio dalle conseguenze che ne derivano, quando emerge come l’unico sopravvissuto a un incidente mortale. David è completamente illeso, eppure ha fame di risposte, qualcosa che spieghi le sue condizioni immacolate.

Elijah Price (Samuel L Jackson) ha le risposte che cerca, oltre a quelle che non ha. Willis è ancora una volta fantastico nell’interpretare il classico uomo medio che scopre che potrebbe non essere così mediocre dopotutto, e le sue scene con Spencer Treat Clark, che intrepreta il figlio, sono incredibilmente toccanti. Shyamalan sa come convincere Willis a fare il suo lavoro migliore, e lo stesso potrebbe valere per Willis, che sembra essere il portafortuna di Shyamalan.

Sin City (2005)

Nel grintoso thriller noir di Robert Rodriguez e Frank Miller Sin City, basato sui romanzi a fumetti di Frank Miller, Bruce Willis interpreta l’agente Hartigan, un poliziotto anziano deciso a impedire a un assassino di bambini di reclamare la sua quarta vittima. Willis interpreta il ruolo alla perfezione, catturando la grinta necessaria per la trama ultraviolenta e oscura di Miller. Willis ha poi ripreso il ruolo di Hartigan nel prequel di “Sin City”.

Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore (2012)

Willis interpreta un diverso tipo di poliziotto rispetto ai suoi ruoli passati in “Moonrise Kingdom” di Wes Anderson. Il film ha ricevuto recensioni positive sia dalla critica che dal pubblico e attualmente detiene una valutazione del 94% su Rotten Tomatoes e ha ricevuto una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale. La storia segue Sam (Jaren Gilman), un bambino ribelle che scappa con l’amore della sua vita, Suzy (Kara Hayward). Il capitano Sharp (Bruce Willis), insieme ad altri, deve cercare di rintracciare la giovane coppia e riportarla a casa. Questo sarebbe anche il secondo film in cui Bruce Willis recita insieme a Harvey Keitel, il primo dei quali è Pulp Fiction nel 1994.

CREDITI: Gage Skidmore from Peoria, AZ, United States of America, CC BY-SA 2.0, attraverso Wikimedia Commons | Bruce Willis speaking at the 2018 San Diego Comic Con International, for “Glass”, at the San Diego Convention Center in San Diego, California. | 20 luglio 2018, 16:12 | Fonte Wikimedia e Flickr