lettiera per gattini

Un micio sta entrando finalmente a far parte della vostra famiglia e non potreste essere più entusiasti. State preparando la vostra casa affinché sia perfetta per accogliere un nuovo amico a quattro zampe e desiderate curare anche i minimi dettagli per il suo benessere. Eppure un dubbio vi turba: come farà con la lettiera? Si abituerà in fretta o bisognerà pazientare? E come possiamo sapere quale lettiera per gattini è quella che fa per noi?

Lettiera per gattini: come sceglierla

È ovvio che non esiste una risposta univoca a queste domande: ogni gattino è unico nelle sue necessità e nei suoi gusti. Sì, perché anche i felini hanno i propri gusti e le proprie preferenze, che potrete scoprire solo andando avanti nella vostra convivenza e ponendo attenzione ai loro comportamenti.

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La buona notizia è che esistono diversi aspetti che potete valutare prima dell’acquisto della lettiera per il vostro gattino, orientandovi verso la scelta migliore per l’animale e per la vostra casa. Ma ricordate: se notate che il gatto non si trova bene con la lettiera che avete scelto, potete sempre cambiarla. Il vostro amico a quattro zampe ve ne sarà grato!

Lettiera per gattini: dimensioni e numero

Un gattino di pochi mesi potrebbe non avere ancora grande agilità, ed il suo corpo sarà sicuramente minuto. Per questo per la prima lettiera si consiglia di considerare sponde mediamente basse, in maniera che il gatto vi possa accedere ed uscire facilmente. Potrete cambiare il contenitore man mano che il gatto crescerà, prendendone uno nuovo con sponde abbastanza alte affinché l’animale non sparga la sabbia tutto intorno mentre scava.

Una lettiera con sponde basse è consigliata anche per gatti anziani o con difficoltà di movimento, mentre dovrebbe essere evitata per gatti particolarmente attivi o maldestri nelle loro attività di scavo.

Per quanto riguarda le dimensioni della lettiera, un’indicazione di massima è che siano almeno il doppio rispetto al corpo del gatto. In questo modo l’animale non si sentirà costretto nei movimenti.

E il numero? È sempre bene avere in casa un numero di lettiere uguali al numero dei gatti più uno. Questo perché ai felini piace fare i bisogni in punti diversi, e potrebbero ritrovarsi a sporcare dove non volete se non trovano sufficienti lettiere.

Dove mettere la lettiera per gattini

Sicuramente ogni casa è diversa per esigenze di spazio e disposizione dell’arredamento, ma la posizione della lettiera per gattini dovrebbe tenere conto in primis non della casa in sé, ma delle necessità e del benessere dell’animale. Il rituale della lettiera è infatti un momento molto delicato nell’inserimento in casa del gattino, e un posizionamento errato del contenitore potrebbe rendere difficoltoso o ritardare il consolidamento dell’abitudine a non sporcare dove capita.

Ci sono pochi ma fondamentali punti da tenere in considerazione per scegliere la posizione corretta della lettiera. Prima di tutto, non tenerla vicino alle ciotole del cibo e dell’acqua: neanche ai gatti piace avere cattivi odori o dover fare i bisogni nel posto in cui mangiano. Secondo, la posizione deve essere facilmente accessibile in ogni momento. No alle lettiere dietro ai mobili dove possono incastrarsi, negli spazi angusti o in stanze che possono essere chiuse. Inoltre è sempre bene tenere la lettiera lontana da elettrodomestici o altri strumenti rumorosi che potrebbero infastidire gli animali.

Lettiera per gattini chiusa o aperta?

 Ci sono i pro e i contro sia per le lettiere chiuse che per quelle aperte.

Le lettiere per gattini aperte sono più comuni ed in genere meno costose, facili da posizionare e soprattutto da pulire. Fra gli inconvenienti ci sono però la possibilità che il gatto sparga i granelli fuori dalle sponde se scava con troppa veemenza, oppure che si creino cattivi odori se la sabbia scelta non è abbastanza assorbente o di buona qualità.

La lettiera per gattini chiusa garantisce sicuramente una maggiore privacy all’animale ed è spesso più originale nel design. Consente inoltre di tenere “nascosti” gli escrementi dei gatti, ma ha la controindicazione di trattenere gli odori, per cui deve essere pulita con maggiore frequenza rispetto ad una lettiera aperta. La pulizia della lettiera chiusa potrebbe inoltre risultare in alcuni casi più difficoltosa a causa della struttura da smontare. Va poi ricordato che alcuni gatti maggiormente timorosi potrebbero non voler entrare all’interno di una lettiera chiusa per fare i propri bisogni.

Tipo di pulizia della lettiera per gattini

La maggior parte delle lettiere per gatti vengono pulite manualmente con una paletta traforata in grado di raccogliere gli escrementi agglomerati o depositati. Esistono però in commercio anche delle lettiere autopulenti: una griglia rotante separa sabbia sporca e sabbia pulita, mandando lo sporco ad accumularsi in un’apposita vaschetta oppure spostandolo di lato affinché possa essere rimosso con facilità.

La lettiera per gattini autopulente garantisce senza dubbio una migliore routine di pulizia senza sforzo, consentendo al gattino di trovare sempre un ambiente pulito e profumato, cosa essenziale per il suo benessere. Esistono però dei contro anche per le lettiere autopulenti: il gatto potrebbe non gradire il meccanismo elettrico e avere difficoltà ad abituarvisi. Inoltre queste lettiere possono essere usate solo con sabbia agglomerante di buona qualità, che è spesso più costosa degli altri tipi di sabbietta e potrebbe non risultare gradevole al gatto se la grana è troppo grossa.

A prescindere dal tipo di pulizia, è sempre bene ricordare che la lettiera deve essere svuotata almeno una volta alla settimana per una pulizia completa. Tale operazione deve essere effettuata possibilmente con detergenti neutri e non profumati in maniera da non infastidire il micio. Una soluzione ancora migliore è pulire la lettiera con acqua calda e bicarbonato o con l’aceto.

Tipo di sabbia per la lettiera per gattini

Eccoci arrivati ad un punto cruciale nella scelta della lettiera: che sabbia bisogna metterci dentro? Il mercato delle sabbiette per gatti è in rapida espansione, e le tipologie stanno divenendo sempre più sofisticate per potere assorbente e proprietà anti-odore.

Una prima distinzione è quella fra sabbia a grana fine e a grana grossa. Se un gattino deve imparare ad usare la lettiera, è solitamente consigliato fargli trovare una sabbietta fine, in maniera che possa scavare agevolmente. I gatti adulti potranno essere a loro agio anche con granelli più grossolani.

Altro fattore fondamentale da considerare è la composizione della sabbia. Ci sono sabbiette di origine minerale e sabbiette vegetali, e per entrambe le tipologie esistono lati a favore e a sfavore.

Fra le sabbiette minerali la più gettonata è quella in bentonite, dall’alto potere agglomerante. Ciò significa che i granuli della sabbia si sciolgono a contatto con i liquidi e le deiezioni formando delle palline che facilitano la rimozione degli escrementi.

Un altro tipo di sabbia minerale è quella in silicio, dall’altissimo potere assorbente e ottima per contrastare i cattivi odori. Questo tipo di sabbietta è però spesso contestata da esperti e veterinari poiché si ritiene che alcuni gatti potrebbero essere allergici al silicio.

Le sabbie minerali non sono inoltre biodegradabili, cosa che le rende una scelta poco ecologica.

L’alternativa nettamente più green sono le sabbie di origine vegetali, spesso ricavate da scarti di pellet, mais, legno, terriccio, orzo, segatura, carta. Anche queste sabbiette hanno ottime proprietà assorbenti, risultano morbide sotto le zampe dei gattini e sono soprattutto facili da smaltire come rifiuto compostabile. Fra i contro c’è la necessità di pulire queste lettiere con maggiore frequenza ed il fatto che altri animali di casa, come i cani, potrebbero trovarle appetibili e mangiarle.

Qualsiasi tipo di lettiera per gattini scegliate, ricordate di mantenere sempre un buono spessore di sabbia all’interno, fra i 4 e i 5 cm, in maniera che il vostro micio sia libero di scavare in tranquillità.


Fonte foto: Manja Vitolic on Unsplash