stampanti laser

Le stampanti a getto d’inchiostro (dette inkjet) dominavano il mercato, soprattutto quando non c’erano grandi necessità e volumi di lavoro.

Era difficile trovare una stampante laser economica per colpa dei prezzi, ma sono bastati pochi anni per far arrivare sul mercato un’infinità di modelli, anche low cost, perfetti per l’uso domestico e non solo per l’ufficio. Tra questi spicca HP e scegliere una stampante laser HP è sicuramente sinonimo di qualità.

Una stampante laser HP, come tutti i modelli presenti in commercio, ha un funzionamento di base la cui velocità di stampa dipende dalla RAM, cioè la memoria installata sul dispositivo. La velocità di esecuzione viene definita attraverso altri acronimi: PPM (pagine stampate per minuto), CPM (carattere per minuto) o IPM (immagine per minuto). La qualità di stampa è indicata dal DPI che suggerisce quanti punti di toner vengono lasciati in un pollice quadrato di superficie. Per quanto riguarda la quantità, invece, le stampanti laser hanno un ciclo di lavoro mensile massimo che indica il numero di pagine garantito nell’arco di 30 giorni.

Ma come funziona praticamente una stampante laser?

Questo tipo di soluzione riprende la tecnica della xenografia che sfrutta un tamburo in alluminio rivestito di silicio per imprimere l’immagine sulla carta. In questo caso, questo cilindro acquisisce la stampa grazie al laser e crea il contenuto. Il passaggio successivo prevede l’immagazzinamento del toner nelle zone in cui è previsto l’uso del colore per creare le varie immagini, forme e lettere. Da qui il trasferimento su carta e la successiva pulizia per eliminare i residui di toner e la carica negativa presente sul rullo.

Il sistema non è purtroppo esente da sprechi e, ad esempio, la stampante laser HP del futuro accoglierà un’innovazione rivolta al risparmio ambientale e al riciclo. Si tratta di Bioblack, un inchiostro alla soia per toner rigenerati. Questo inchiostro deriva da un mix ottenuto proprio grazie a questo legume ricco di proteine e dai mille volti, che non finisce mai di sorprendere per la sua versatilità. Per realizzare questo particolare inchiostro, le resine che vengono impiegate sono fatte con oli naturali da colture bio, con riferimento dunque a risorse che sono di tipo rinnovabile e che non solo sono disponibili facilmente ma sono anche sostenibili sul lungo periodo. I toner per stampanti laser Hp si pongono nella scia di un orizzonte virtuoso soprattutto nel mondo moderno in cui la soglia di attenzione verso i problemi dell’ambiente è veramente alta.

HP è una delle principali aziende per quanto riguarda questo settore e la HP LaserJet Pro è una delle migliori stampanti monocromatiche della casa in grado di stampare con una velocità di 18/19 pagine al minuto garantendo alta qualità pur risultando nel complesso di dimensioni piuttosto contenute.

Questo modello si propone come uno strumento piuttosto potente, lavorando indistintamente su fogli A4, A5, A6, buste (C5, DL) e altri formati. È provvista anche di WiFi integrato che consente di collegare la stampante al computer (o ad un dispositivo mobile) e di gestire tutte le fasi di stampa senza dover avvalersi della connessione fisica tramite cavi. Ha, inoltre, la possibilità di essere compatibile con i maggiori servizi cloud per poter stampare direttamente senza utilizzare altri dispositivi. Con il suo prezzo contenuto e i frequenti sconti sui vari market, è una delle stampanti laser migliori di carattere domestico e non.

In linea generale, una stampante laser offre velocità ed elevato volume di stampa. Offre inoltre una manutenzione molto facile, in quanto il toner dura tanto e, sostanzialmente, in termini di inquinamento ambientale, sporca poco.

Fonte foto: Pixabay

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