Le pre-collection, come vengono chiamate, sono un fenomeno sempre maggiormente interessante e anticipano  senza svelare troppo o, in alcuni casi  proprio nulla, quelle che saranno le novità dei prossimi mesi presentate durante le Fashion week in giro per il mondo.

Sono anni e miriadi di stagioni che sentiamo parlare di collezioni Resort\ Cruise e Prefall vi racconto un po’ cosa sono, a cosa servono, come si sono evolute e soprattutto come nascono!

C’è una specie di inizio magico nella storia di quelle che sono le così dette pre-collection, nascono principalmente da una necessità di mercato. Le collezioni da “Crociera” sono nate per soddisfare quei clienti che durante l’inverno avevano la possibilità di andare in luoghi caldi o che durante l’estate volevano rifugiarsi al fresco. Erano pensate per pochi fortunati, che non volevano abbandonare le loro Maison preferite per le vacanze.

Nel giro di una decina d’anni le pre-collection sempre più presenti sono diventate tra le più importanti per le aziende, queste collezioni presentano look estremamente più portabili ma assolutamente non meno desiderabili, un esempio? I maglioni arcobaleno con i giorni della settimana detti Raimbow week di Alberta Ferretti che tutti noi vogliamo, sono nati da una pre-fall 2017 e ora è nata anche la versione estiva con costumi da bagno, t-shirt e maglioncini che riprendono lo stesso concept

L’aumento delle Pre o delle Resort al di fuori di quello che è il classico sistema del prêt-à-porter è strettamente legato con lo sviluppo sempre maggiore di quello che viene definito fast fashion, ovvero Zara, H&M e compari vari, la moda, quella vera cerca così di soddisfare la richiesta sempre più vorace di novità, creando delle vere e proprie collezioni che spesso poi superano in fatto di fatturato quella ufficiale che pochi mesi dopo sfilerà durante le settimane della moda.

Un’altra cosa molto interessante delle pre-collezioni  è che non hanno mai un luogo preciso si possono svolgere in tutte le città del mondo senza l’obbligo di essere in una città della moda, epica è stata la sfilata Chanel a Cuba per la cruise 2017 ovvero quella che trovate ora nei negozi ma che ha sfilato l’anno scorso, oppure Gucci nell’abbazia di Westminster sempre per la cruise 2017, o ancora per la cruise 2018 Maria Chiuri per Dior tenutasi tra le montagne di Santa Monica a pochi chilometri da Los Angeles. Possono anche non sfilare affatto e presentare la collezione con dei lookbook.

Alexander Fury critico di moda per Indipendent, sostiene che le collezioni cruise sono giramondo è che vengono mostrate nelle città dove l’economia e l’interesse per la moda sono importanti, e che quindi i luoghi dove vengono realizzate sono indicativi dei mercati che vanno meglio, teoria però ancora da dimostrare visto la recente Resort 2018 di Gucci fatta nella leggendaria cornice di Palazzo Pitti che è in Italia dove diciamo l’economia è tutt’altro che florida. Anche se, la moda mi piace sempre ricordare, è tra i mercati più solidi della nostra economia e la terza voce del nostro bilancio nazionale, ma questa è un’altra storia !.

Tornando alle pre-collezioni, ogni anno superano sempre maggiormente le aspettative ed è pazzesco come questo mondo della moda sempre in continua evoluzione e trasformazione sia riuscito a trasformare un fenomeno principalmente di mercato in uno spettacolo che nelle ultime stagioni è stato capace di farci brillare gli occhi e regalare alle aziende fatturati più che positivi.