Medaglie, bottoni, ricami, cordelline… Claire Choisne, Direttrice Creativa di Boucheron, rivisita il retaggio “couture” di Frédéric Boucheron ispirandosi alle uniformi da gala. Gli ornamenti abdicano alla loro funzione originaria e subiscono una metamorfosi grazie al ricorso al cristallo di rocca e ai diamanti, lavorati con virtuosismo. Una preziosa decostruzione che mette in risalto ventiquattro esemplari di Haute Joaillerie e che spalanca le porte a una nuova visione della couture.

“Nodi, maglie, gros grain, pompon e pizzi abbondano nei nostri archivi”, spiega Claire Choisne.

BOUCHERON - Histoire de Style, The Power of Couture - Médailles ring

GUARDA ANCHE: Damiani: le nuove croci Belle Epoque

Esplorando le radici nella Couture di Boucheron

La couture è al centro della storia di Boucheron. Louis Boucheron, padre del fondatore della Maison, esercitava la professione di commerciante di tessuti a Parigi nel 1817, specializzandosi successivamente in seta e pizzo nel 1837. Frédéric Boucheron, nato nel 1830, cresce in questo ambiente, influenzando il suo approccio al design dei gioielli. Attraverso la ricerca di delicatezza e morbidezza, Frédéric lavora l’oro e le pietre, utilizzando elementi ispirati alla couture. Claire Choisne, per questa quarta edizione di Histoire de Style, esplora il tema della couture senza sentimentalismi, offrendo una visione contemporanea e audace.

Ornamenti ripensati con audacia e originalità

Claire Choisne propone un’interpretazione stilistica audace e originale attraverso la lente delle uniformi da gala. Il paradosso di questi capi d’abbigliamento, apparentemente rigidi e retti, si svela come una combinazione di ornamenti sofisticati. La collezione, composta da ventiquattro esemplari, è progettata come un kit prezioso che può essere indossato in svariati modi, consentendo a ognuno di creare il proprio stile unico.

BOUCHERON - Histoire de Style, The Power of Couture - 4-5 - Broderies, Col, Aiguillette

Il filo di cristallo: the power of Couture

La collezione “The Power of Couture” si distacca dalle fioriture tipiche, concentrandosi su materiali monocromatici come il cristallo di rocca e i diamanti. Questa scelta conferisce leggerezza visiva alle creazioni, temperando il carattere barocco delle decorazioni. Gli artigiani di Boucheron trasformano il cristallo di rocca e i diamanti in ornamenti sofisticati e flessuosi, celebrando la sostanza del gioiello.

Le iconiche creazioni della collezione: un nuovo capitolo nella Haute Joaillerie

La collezione presenta diverse creazioni, tra cui:

  1. Médailles: Un collier in oro bianco, cristallo di rocca e diamanti, composto da quindici pendenti reinterpretati in modo moderno.
  2. Col: Un maestoso esemplare che offre tre diverse possibilità di indossarlo, ispirato a un diadema del 1900.
  3. Nœud: Un collier che rende omaggio al fiocco, con baguette di cristallo di rocca e diamanti, indossabile in sei modi diversi.
  4. Tricot: Un girocollo a cinque file che ricrea il motivo della maglieria con cristallo di rocca, nitinol e diamanti.
  5. Boutons: Quindici bottoni in oro bianco con diamanti e cristallo di rocca, versatili e adatti a diverse combinazioni.
  6. Épaulettes: Spalline reinterpretate in volute di diamanti, trasformabili in bracciali o tiara.
  7. Aiguillette: Una cordellina in oro bianco, cristallo di rocca e diamanti, indossabile in diversi modi, tra cui una spilla o un gioiello da spalla.
  8. Broderies: Due foglie ricoperte di diamanti, ispirate alla felce, trasformabili in spille o gioielli per capelli.

BOUCHERON - Histoire de Style, The Power of Couture - Col necklace

Con la collezione “The Power of Couture”, Boucheron scrive un nuovo capitolo nella storia della Haute Joaillerie e dell’abbigliamento, liberando il gioiello dai vincoli della materia e celebrandone la sostanza. Un’ode all’artigianato e alla creatività che promette di affascinare gli amanti della moda e della gioielleria di tutto il mondo.

“La sfida per questa collezione è stata quella di dare ai materiali rigidi, come l’oro le pietre, le caratteristiche di un tessuto”, spiega Claire Choisne.