Il caffè verde è così miracoloso? Aiuta davvero a dimagrire? Scopriamo nel dettaglio che cos’è e perché è diverso da quello classico che beviamo al bar.

Cos’è il caffè verde

Innanzitutto il caffè verde non è altro che il caffè “classico” che non ha subìto il processo di tosatura, i chicchi sono trattati solo con il metodo del lavaggio o dell’essiccatura e mantengono così il loro originario colore verde.

Ultimamente si parla tanto di caffè verde come prodotto naturale al limite del miracoloso per perdere peso senza fatica. Ovviamente non è esattamente così.

Sono stati fatti diversi studi in merito alle proprietà benefiche del caffè verde, ed è indubbio che saltare il processo di tosatura gli conferisce una concentrazione molto alta di antiossidanti – sembra addirittura che ne contenga una quantità 4 volte maggiore del più noto e diffuso tè verde – e un livello maggiore di acido clorogenico.

Proprietà e benefici nutrizionali del caffè verde

L’acido clorogenico (CGA) contenuto nel caffè verde è un potente antiossidante e la caffeina una volta legata a questo acido viene assorbita lentamente dal nostro organismo, perché rilasciata in maniera graduale; si evitano così dannosi picchi e si può godere dei benefici della caffeina (aumento dell’attenzione, vitalità, resistenza, ecc.) più a lungo.

Cioccolatini fondente: proprietà benefiche, calorie, quantità al giorno

Ma oltre a questo prezioso antiossidante, nei chicchi sono presenti anche minerali, vitamine del gruppo B, acido tannico, polifenoli con effetti anticancerogeni e antinfiammatori e altre sostanze utili al nostro corpo.

Il caffè verde contrasta inoltre il diabete di tipo 2: alcune ricerche hanno dimostrato infatti che rallenta il rilascio di glucosio nel sangue, riducendo l’assorbimento di zuccheri da parte dell’organismo.

Il caffè verde favorisce la digestione perché ha un pH pari a 5 quindi un valore molto neutro rispetto al caffè torrefatto (pH 3,5). Questo comporta un impatto sulla mucosa gastrica meno lesivo.

E infine, un nuovo studio pubblicato su BioMed Research International conferma le proprietà del caffè verde per regolare la pressione sanguigna.

Caffè verde, fa dimagrire?

È bene ricordare che le proprietà dimagranti che vengono spesso sbandierate come caratteristica principale di questa bevanda non hanno, al momento, fondamento scientifico.

caffè verde semi

Certo, il caffè verde, pur essendo un attivatore del metabolismo per il suo contenuto di caffeina, è certamente un potente co-adiuvante per la perdita del peso ma da solo può fare ben poco.

D’altronde si sa che per dimagrire in modo efficace e duraturo è fondamentale seguire un’alimentazione bilanciata e sana e svolgere un’adeguata attività fisica, punto.

Il caffè verde può però contribuire a perdere più peso se viene assunto nell’ambito di una dieta a basso apporto calorico. Questo perchè esso agisce controllando la glicemia su due livelli: nel fegato e sulla mucosa intestinale. Se da una parte evita la liberazione di zucchero nel sangue, dall’altra diminuisce l’assorbimento del glucosio già al momento della digestione.

Caffè verde in capsule, bustine o chicchi?

Potete trovare il caffè verde in vendita più facilmente in erboristeria e nei negozi di prodotti biologici e lo trovate in diverse modalità: dalla classica bustina stile tè e tisana, alle capsule come un qualsiasi integratore, in bottiglia come bevanda, fino ai chicchi puri sfusi – che è la scelta migliore in assoluto perché così siete certi di assumere solo caffè verde, non mescolato ad altre sostanze.

Se optate per l’opzione confezionata sappiate che in commercio ci sono moltissime marche diverse di caffè verde e per poter scegliere tenete a mente alcune cose importanti da controllare leggendo l’etichetta, ossia che:

  • sia caffè verde puro al 100%
  • ci sia indicato come principio attivo “estratto di caffè verde puro”
  • la quantità di estratto presente sia pari o superiore al 15%
  • non abbia additivi o leganti
  • contenga almeno il 50% di acido clorogenico
  • sia prodotto da laboratori autorizzati e riconosciuti.

Caffè verde, come assumerlo

La dose consigliata di caffè verde è di 3 tazze al giorno (circa 800/850 mg) o di 3 compresse, da assumere circa dieci munti prima dei pasti principali: colazione, pranzo e cena.

Gli effetti del caffè verde sono quelli di “svegliare” il metabolismo, attivandolo ancor prima dell’arrivo del cibo, così che questo possa essere digerito più velocemente, e i suoi nutrienti siano sfruttati al meglio, riducendo inutili accumuli di grasso.

Se avete un piccolo mortaio e avete comprato i chicchi è facile fare una preparazione casalinga: pestate la quantità di un cucchiaio da minestra di chicchi di caffè verde fino a ridurli in piccoli granelli, aggiungete acqua calda (non oltre gli 80°) e lasciate in infusione 10 minuti, dopodiché filtrate l’infuso ottenuto. Più rimarrà in infusione, più sarà amaro, ma quello è il suo sapore caratteristico.

Controindicazioni del caffè verde

Il caffè verde contiene comunque caffeina e quindi potrebbe essere controindicato in caso di ansia, tachicardia, disturbi del sonno e/o emorragici, diarrea, sindrome del colon irritabile, osteoporosi, glaucoma, pressione alta e anche diabete.

Per lo stesso motivo l’assunzione è controindicata nelle donne in gravidanza e allattamento e nei bambini.

Inoltre, il caffè verde potrebbe interagire con alcuni farmaci e per questo motivo è ancora più importante chiedere il parere del proprio medico se si segue una cura farmacologica, prima di acquistare un integratore di caffè verde.

La ricerca sugli effetti indesiderati di estratti di caffè verde è limitata e al momento non si conoscono eventuali effetti collaterali a lungo termine. A breve termine, troppo caffè verde può provocare ansia, agitazione e palpitazioni a causa della presenza di caffeina.