Possono essere fraintese e quindi provocare stati d’animo AMBIGUI. Molte volte non ci rendiamo conto di come le usiamo e sottovalutiamo il peso e la forza che possono avere su di noi o negli altri.

Parole, parole, le parole possono convincerti a cambiare idea o opinione, possono illuderti, possono farti fantasticare ma possono essere anche parole incoraggianti o suscitare speranza, possono essere parole IDEALIINQUELMOMENTO.

Ma possono essere anche false, non sincere, parole molte volte buttate là, tanto per restare simpatici o per essere accettati.

Spesso accade di ottenere l’effetto contrario, quelle parole uscite dalla bocca sono parole scollegate dal cervello, dalla nostra capacità di ragionare.

Le parole formano discorsi, molte persone usano i discorsi per raccontare falsità o per modificare la realtà, oppure solo per parlare, parlare, parlare, per parlarsi addosso!

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Penso che tutti noi dovremmo usare con parsimonia le parole che pronunciamo, in particolar modo quando sono rivolte o si riferiscono a terze persone, quando giudicano e emettono sentenze, quando in pochi secondi annullano il mondo ed i sogni degli altri.

Dovremmo avere la capacità di CAPIREQUELLOCHEDICIAMO ed a chi lo diciamo, avere la coscienza e la premura nello scegliere e filtrare quello che esce DALLANOSTRABOCCA, perché in molti casi si tratta solo di ARIAFRITTA.

Succede anche a me molte volte che PARLOPAROLE, bla, bla, bla, questo cantilenante bla, bla, bla che mi porta a creare AZIONIPARLANTI insensate, cose che non farei mai se avessi il CERVELLOCOLLEGATO, discorsi incredibili, parole e parole che non penso, DISCORSIPARLANTI che se fatti da altri non sopporterei.

In questi casi è come se l’ENCEFALOFOSSESCOLLEGATO, sembra impossibile ma le parole che emetti in questi momenti di mancanza di connessione, sono capaci di muovere il tuo CORPOFISICO, senza freni e senza limiti.

Solo quando il cervello si risveglia, ti accorgi che il DANNO è già stato fatto, probabilmente non potremmo rimediare neppure con altre parole di scusa o di giustificazione.

Le parole assumono un senso diverso in relazione a dove siamo ed a con chi siamo. Quando ci troviamo ad una cena con amici possono essere superficiali, divertenti, menzognere, CAZZERECCE.

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Quando siamo ad un incontro importante, una riunione di lavoro, un appuntamento istituzionale, le parole che pronunci devono avere un senso logico e ogni parola, parola che ti esce DALLABOCCA deve avere un senso, essere seria e posata, esplicita, descrivente, sintetica.

Le parole servono per fare conversazione, creare discussioni, confronti, scontri e anche RISSEURLANTI, ecco perché vanno usate con cautela, molte volte nei discorsi le persone dicono parole che sanno essere, già in partenza, illusorie, depistanti, irritanti e i discorsi si gonfiano con parole per STUPIRE o semplicemente per PROVOCARE.

Succede anche che spesso siamo logorroici e bla, bla, bla ripetiamo gli stessi DISCORSIPAROLE per due/tre/quattro/ volte come se chi ti ascolta non CAPISSEQUELLOCHE dici, invece è lì che subisce e ascolta GENTILMENTE.

Parole, parole, parole al telefono, alla radio, alla televisione, nei libri, nei giornali, nelle canzoni, al cinema, a teatro, nelle conferenze, nei dibattiti, nei comizi. Mi fa strano pensare che la NOSTRAVITA, dalla mattina quando ci alziamo alla sera quando andiamo a letto, sia così piena DIPAROLE.

Mi piacerebbe avere un CONTAPAROLE per monitorarle e per sapere quante nei hai dette QUELGIORNO. E mi fa altrettanto strano pensare ad un mondo senza parole.

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A un UNMONDO senza DISCORSIILLUSORI, senza PAROLESOGNANTI, senza PAROLEBUGIARDE, senza PAROLECAZZERECCE.
Ad un mondo pieno solo di DISCORSISERI, pieno di PAROLEVERITA’ di PAROLESENTENZA. Parole, Parole, Parole, PAROLEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE.

Ma chissà cosa volevo dire!!!!!!!!! Ho il Cervello pieno di discorsi e di parole, inizio a confondermi anch’io con tutte queste P A R O L E C H E S T O S C R I V E N D O.