Il 6 gennaio ricorre l’Epifania, il momento in cui si festeggia la visita dei Re Magi a Gesù in Betlemme. Tuttavia, si tratta di una festività caratterizzata da antiche origini e tradizioni magiche precristiane che fondono l’aspetto religioso con quello folkloristico.

Nell’immaginario comune, la Befana è una vecchietta che vola su una vecchia scopa e, durante la notte tra il 5 e il 6 gennaio, fa visita ai bambini e riempie le calze lasciate sul camino o vicino alla finestra, con dolci, caramelle o piccoli regali, portando carbone ai piccoli che non si sono comportati bene.

Secondo alcune tradizioni, la dodicesima notte dopo il Natale, si celebrava la morte e la rinascita della natura che si pone dopo il solstizio invernale attraverso Madre Natura, figura pagana che si manifestava, il 6 gennaio, sotto la forma di una vecchia strega buona.

Stanca per aver aver “lavorato” tutto l’anno, la strega vola nel cielo a bordo di una scopa logora, sinonimo della natura che, ormai secca, è pronta ad essere bruciata per rinascere dalle ceneri dando vita ad una giovane natura.

Le ultime energie della vecchietta sono utilizzate per distribuire dolci e doni a tutti, così che possano piantare i semi, necessari per far rifiorire la natura dell’anno in arrivo.

L’aspetto trasandato e poco gradevole della strega è quindi metafora di una natura spoglia e consumata che porta via l’anno passato e le sue pene.

La storia della befana riprende anche alcuni racconti fantastici secondo il quali, la notte dell’Epifania, alcune figure femminili, identificate come befane, volerebbero sui campi, propiziando il raccolto.

Collegata alla figura della Befana, esiste una vecchia tradizione, che identifica l’arrivo della vecchietta con l’occasione per arrotondare il magro bilancio familiare dei nuclei più poveri. In cambio di un augurio, le persone meno agiate, giravano per le case ricevendo doni, solitamente cibo e bevande.

L’Epifania oggi porta con sé regali, dolci e carbone di zucchero per i bambini (e non solo): la simpatica Befana, fra tradizione, storia e religione, rimane dunque una figura molto amata da grandi e piccini.