Dire “ti amo“, “ti voglio bene” o “congratulazioni” ha un costo? QVC ci presenta oggi la ricerca “Regali e sentimenti. Indagine sul loro valore economico“, realizzata da Human Highway.

Questa ricerca vuole evidenziare il legame tra i regali che acquistiamo e i sentimenti che proviamo per le persone a cui è destinato il regalo. Il “costo dei sentimenti” è direttamente proporzionale alla loro profondità ed è una progressione quantificabile. Dire a una persona “Sei nei miei pensieri” ha un costo di 87€; “Ti voglio bene” costa 98€; con “Sei tutta la mia vita” si sale a 135€ e per dire “Ti amo” si arriva a 140€. Il picco si raggiunge con la massima dichiarazione: “Vuoi sposarmi”, infatti, costa ben 767€.

Come potrete immaginare anche gli sbagli si pagano, e anche molto. Così chiedere perdono costa in media 243€, mentre chiedere scusa costa 182€, per ricominciare da capo bastano 145€.

Nell’ultimo anno sono stati spesi 9.500 milioni di Euro per fare gli auguri, 6.500 milioni di euro per dire “Ti voglio bene”, 5.900 milioni di euro per fare le congratulazioni e 3.300 milioni di euro per dire “Ti amo”.

Vediamo adesso cosa viene maggiormente regalato. In prima posizione troviamo i capi d’abbigliamento seguiti da elettronica e accessori, poi i gioielli e infine i regali culinari. Per ultimi, ma che acquistano sempre più importanza, i regali “esperienza“, come un weekend o una serata particolare,ma in drastico calo troviamo i fiori. Ovviamente bigliettino e presentazione del regalo hanno la loro importanza!

Le donne fanno più regali degli uomini e sono molto più creative, organizzando cene, regali fatti in casa e piccole sorprese mentre gli uomini, più classici e meno fantasiosi, tendono a spendere semplicemente di più.

E’ stata poi realizzata una seconda ricerca sui clienti QVC. Vediamo insieme il risultato. I negozi fisici rimangono i luoghi preferiti dove comprare regali “speciali”: nell’ordine l’ultimo acquisto effettuato pensando a un’altra persona è stato fatto in un centro commerciale (23% del campione), in un negozio multibrand (20%), in un grande magazzino (7%), in un mercato rionale o fiera (4%).

Una quota ancora minoritaria, ma considerevole, della popolazione – pari al 10% degli utenti internet – preferisce gli acquisti a distanza intesi come online, via catalogo o in TV. La categoria di prodotti che viene maggiormente regalata da chi acquista su QVC è la sezione bellezza, seguita da gioielli e infine cucina. Segue l’abbigliamento, i prodotti per a casa e infine gli accessori.

Con questa seconda indagine, dopo ‘Donne tra TV e Shopping’ presentata lo scorso maggio, QVC conferma l’attenzione per l’evoluzione dello scenario sociale e culturale entro cui si colloca. Fondamentale per portare innovazione e favorire una conversazione continua con il proprio pubblico. In particolare i risultati sui clienti QVC sono, a mio avviso, molto interessanti perché ci raccontano di un mondo su misura, molto femminile, che non ammette “intromissioni” esterne. Un luogo intimo e aperto allo stesso tempo” commenta Chiara Pariani – Direttore marketing di QVC. A.R.