di Elise Lefort

 

 

Sei appena tornata da Parigi dove ha scoperto le nuove tendenze wedding per l’anno prossimo. Ci racconti un po’ quello che ha visto. Innanzitutto devo dire che ci sono stili molto diversi. Ma prevale un certo minimalismo e l’eleganza nei dettagli. Si vedono anche tanti colori, negli abiti così come per la mise en place. Molto rosa, blu ma anche alcune punte di nero, che sorgono nelle anemone. Un fiore molto usato nei dettagli e nella decorazione dove predomina magari il bianco, con quelle piccole punte di nero. Minimal ma molto chic!

Parliamo di abiti, quali sono le forme da prediligere?  Tanto Volume! Usano tante redingote, non vedo tagli decisi nelle linee quindi gonna e corpetto ma tante plissettature, tante rouches.  Importano tanto dall’Italia sicuramente, così arrivano delle linee più scivolate, delle organze più sognanti. Ma loro hanno tessuti più decisi. Dei satin più lucidi, molto più simile al gusto anglosassone. Tanti corpetti a cuore, forse con poca fantasia sulla spalla. Tendono molto a tagliare oppure ad andare a cuore. Tante rouches sul corpetto, tanti punti luce, talvolta anche colorati.

Cosa possiamo imparare e cosa possiamo insegnare?  L’eleganza non spacciata sicuramente da imparare dai francesi. Cosa possiamo insegnare? Ai medi brand, il tailor made. Dare comunque più attenzione alle spose che non sono filiforme ma un po’ più tonde, più mediterranee. Bisognerebbe dare delle opzioni sui tagli perché chi ha una spalla più importante per esempio non può permettersi di indossare tutti questi corpetti a cuore.  Dovrebbero anche imparare a personalizzare un po’ di più. A seguire non solo quello che è la tendenza del momento ma seguire di più le persone, e l’evoluzione delle loro fisicità. Capisco l’Alta Moda… dove la modella è più che filiforme, non è neanche mai un 38! Ma è Haute Couture. Sono abiti che vanno dai 30-40 mila euro in su per la sposa. Se andiamo oltre oceano ci sono Caroline Herrera, Oscar de la Renta che comunque stanno iniziando a sbarcare in Europa con questi tagli importanti ma anche con prezzi importanti. I medi brand, quindi con un medio target, dovrebbero imparare a capire che la sposa è una persona normale! Non riesce ad avere la fisicità della modella e soprattutto non è il vip che può passare tanto tempo a curare il suo corpo. Dovrebbero seguire di più la persona normale che si alza il mattino e va al lavoro, non ha il tempo di andare in piscina e quindi non è certamente quella con il décolleté perfetto! Ecco perché personalmente, amo far seguire le mie clienti da sarte o da marchi che hanno il tailor made. Non devono per forza essere Armani, che comunque fa dei grandi capolavori. Ma ad esempio anche un Antonio Riva ha un tailor made già di medio target dove gli abiti vanno da 5 mila euro in su. Ma si va a modificare l’abito in base alla tua fisicità e questo è importantissimo. Perché a volte un bell’abito diventa bruttissimo su una ragazza che non lo sa portare e alla fine è anche una brutta pubblicità per il marchio stesso. L’abito è una questione troppo personale. Il problema è che spesso succede che una ragazza si innamora di un abito e dall’altra parte non c’è il commesso che sa venderle il prodotto idoneo a lei.

Cosa mi dice dell’abito corto?Io lo trovo divino! Anche perché adesso siamo arrivati alla situazione in cui persone alle seconde nozze piuttosto che in comune, arrivano con questi veli, questi strascici e cadiamo veramente nel trash più totale. Non è assolutamente bon ton, non è buona educazione. A volte vedo anche dei matrimoni in seconde nozze con figli da una parte e dall’altra dove secondo me si va a cancellare l’educazione e il rispetto verso i figli perché è come andare a cancellare il primo matrimonio. Eppure i bambini comunque pensano a quel matrimonio, perché è quello della loro mamma e del loro papà. Quindi io andrei ad essere più educata. Il corto è bello! E’ bello in spiaggia, in comune, anche per una ragazza giovane. Basta sia un bell’abito e che stia bene alla persona. I veli esagerati, i volumi, gli strascici un po’ alla “Principessa Diana” in Comune o in situazioni un po’ meno piacevoli, non li vedo!

Parliamo un po’ della mise en place e dell’ambiente del matrimonio. Su quali temi andiamo per l’anno prossimo? In Italia, noi siamo il paese più divertente, credo in assoluto, al mondo, perché cerchiamo sempre di rendere il tutto più familiare quindi molto personale. Io ho spose che arrivano e che vogliono accontentare persino la nonna e la zia quindi cerchiamo sempre di rendere un po’ casa nostra ogni location. La tendenza sicuramente è avere ambienti i più vuoti possibili quindi anche le ville d’epoca non devono avere mobili. Cerchiamo comunque di prendere “contenitori” per creare poi quello che gli sposi desiderano. La tendenza del momento sta andando sicuramente verso le ville ma stanno arrivando anche i loft più divertenti per le spose più moderne anche se la crisi che c’è spinge tanto ad andare nei ristoranti. Quindi si stanno molto attrezzando anche le ville per avere una cucina fissa dove ci sia un trattamento da ristorante. La crisi c’è nel settore e si vede e quindi si torna un po’ verso i ristoranti, ci siamo un po’ ridimensionati.

Giustamente la crisi c’è e chi si sposa oggi deve sì, organizzare il giorno più bello della loro vita, ma pur sempre facendo i conti con il portafoglio.  Ovviamente risentiamo molto la crisi, anche di più per chi lavora al nord. Per il sud è diverso. Da Roma in giù le mie coppie non sentono la crisi perché i genitori sono abituati a conservare, mettere via i soldi per il giorno del matrimonio. E’ l’evento della vita. E’ uno status symbol che assolutamente deve esser fatto bene quindi che siano imprenditori o che siano commessi loro lo fanno in grande stile a differenza del nord dove la classe media ha subito un terremoto. Eppure non hanno smesso di sposarsi! Ed è li che sta la bravura dell’organizzatore! Avere il risultato maggiore, anche con budget ridotti. Quando abbiamo a disposizione un budget illimitato, siamo tutti bravi ad organizzare un bel matrimonio! Il problema è quando si ha un budget più stretto pur dovendo dar lo stesso servizio, la stessa qualità. Magari ci sono tante cose salva budget come il tipo di fiori, il tipo di pranzo, ma anche l’orario! Non ci si sposa a mezzogiorno se si ha un budget basso, se no bisogna riempire con i fiori, mentre la sera si optano per le candele. Ci sono tante piccole accortezze. Ed è quella la nostra bravura. Far sembrare un matrimonio da principessa anche un matrimonio da 30 mila euro.

Cosa ne pensi di questa nuova tendenza dei matrimoni sponsorizzati? E’ ridicola!  Al giorno d’oggi le aziende chiudono, la gente ha bisogno di lavorare. Non si può mica andar a chiedere un matrimonio gratis solo con la scusa di parlare della sua azienda. E poi in questo modo, non si può neanche pretendere. Si ottiene al massimo ciò che l’azienda vuol al momento pubblicizzare. Se io voglio un altro colore, una cosa diversa, fa niente me lo devo far andar bene lo stesso.  E’ ridicolo e poco elegante. Che ricordo si ha? E che insegnamento si da ai figli? Bisogna aver il rispetto del lavoro altrui.

Quindi che fare quando si ha davvero un budget ristretto? Quali sono i “trucchi” per limitare le spese? Per prima io eliminerei un po’ di invitati. Tante volte la gente vorrebbe invitare di tutti e di più, ma non si rendono conto che è quello che spesso pesa sul budget. Anche perché, negli anni mi sono accorta di una cosa. E’ un po’ triste ma tanti vengono per mangiare, per criticare o per far il confronto tra un matrimonio e l’altro. Quindi per prima cosa eliminiamo un po’ di ospiti … e concentriamoci su chi davvero fa parte della nostra quotidianità.  Come seconda cosa, bisogna optare per un matrimonio di sera e non di giorno, e magari infrasettimanale. Un’altra cosa alla quale non tutti pensano è fare le nozze d’inverno. Hanno un loro fascino notevole. Se uno ha gusto, l’inverno è fantastico. Poi le luci di natale fanno tanto! Una bellissima scenografia.

Quali sono le principali regole per un matrimonio bon ton e di classe?  Allora in Italia parlare di bon ton è veramente ridicolo perché noi abbiamo davvero una tradizione molto pittoresca e fondamentalmente, il bon ton, non lo seguiamo mai! L’eleganza è non trascendere su nulla, non essere troppo eccentrici, non trattare gli ospiti come se fossero al ristorante ma curarli coccolarli. Queste sono le regole secondo me fondamentali. Rendere piacevole per tutti il giorno delle nozze e non solo uno sfarzo inutile da sbattere in faccia agli invitati. Anche perché ci siamo un po’ persi di vista che il matrimonio è prima di tutto un momento d’amore. A volte diventa troppo commerciale e si perde di vista l’essenza stessa del matrimonio. Quel giorno bisogna raccontare qualcosa. Una bella storia che gli ospiti devono poter assaporare.

Quali sono gli errori da non commettere a livello di look? Attenzione ai cappelli! Assolutamente non di sera e soprattutto se usati di giorno, occhio a non prendere cappelli larghi perché bisogna pensare che poi saremo seduti a mangiare e magari il vicino non vuole mangiare con la testa storta! Attenti poi a questi tight non tight… e infine: l’abito bianco per lo sposo assolutamente no! Il bianco è per la sposa! Qui mi appello un po’ al buon gusto delle persone.

Per il trucco e l’acconciatura della sposa invece? La sposa deve sempre essere sé stessa! Se una persona non è abituata a truccarsi molto, per il giorno del matrimonio non deve cambiare tanto. Stessa cosa per i capelli. Deve rispecchiare, ovviamente in maniera elegante, il suo stile di tutti i giorni. Sì ad un trucco naturale, o al trucco con l’aerografo, no al bianco troppo sparato sugli occhi.

Qual è stata una delle tue richieste più “strane” o eccentriche? Ho appena fatto un matrimonio, uscito su Elle e battezzato “Crazy Wedding”. Io stavo disegnando una torta e gli sposi l’hanno vista e si sono innamorati. Era cacao e rossa. Abbiamo costruito tutto in base alla torta! Gli inviti avevano questo cuore presente sulla torta, l’abito della sposa aveva una piccola rouche e un piccolo nastro cacao. Infine, gli sposi sono arrivati in elicottero, e l’elicottero aveva le strisce bordeaux. Era molto divertente ma allo stesso tempo molto elegante, tutto studiato. L’eccentricità non è diventata trash. Tanti alberelli perfino in chiesa! La navata come l’altare erano allestiti con alberelli a palla con tutti i fiori e ovviamente bacche bordeaux e cacao!

Il più grande errore che si tende a fare quando si organizza il proprio matrimonio? La location troppo piccola per il numero delle persone! Troppe volte si tende a pensare “al massimo ci si sposta in giardino!” Sì ma se piove? Questo è l’errore più grande in assoluto.

Le tre dritte per un matrimonio perfetto in linea con le tendenze dell’anno prossimo? Per il look si può optare per il colore, con qualche dettaglio sull’abito magari, e non dimenticare il velo se il matrimonio è religioso. Per la location, sì a tutto quello che è elegante ma non pacchiano, e soprattutto sì ad una location in linea con ciò che siamo. Non bisogna per forza strafare. Per gli allestimenti, occhio ai colori! Vanno bene i colori, ma abbiniamoli bene!

Quali sono i tuoi consigli per chi vorrebbe intraprendere una strada da Wedding Planner? Fare qualche corso ovviamente, ma avere tanta voglia di imparare, guardare, ascoltare, viaggiare. Essere curiosi e visitare più fiere possibili, ma anche aziende. Ma soprattutto, aver voglia di lavorare perché non è un “lavoro da salotto”!

I suoi prossimi progetti? Una nuova linea per Baby Showers & Baby Parties! Una tradizione americana che pian piano sta arrivando anche in Italia! Mi piace accompagnare le persone nei momenti felici. Ho ovviamente già tanti matrimoni in programma quest’anno e infine … un libro in uscita per quest’estate! Ovviamente sul tema del matrimonio!