Fra le sensazioni più fastidiose e sgradevoli che si possano provare c’è quella di avere sempre muco in gola. La presenza cronica e copiosa di questa sostanza gelatinosa più o meno densa nel canale orofaringeo fa sentire il bisogno di tossire o deglutire in continuazione, rendendo difficoltosa la respirazione ed intaccando le regolari attività quotidiane, compreso il sonno.

 

Belli e sani come un gambo di sedano

Il muco non è però un elemento negativo di per sé, anzi. Prodotto da delle ghiandole secernenti posizionate nelle vie aeree superiori, è utilizzato dal nostro organismo per mantenere umide le mucose nasali e per bloccare l’ingresso nel sistema respiratorio di particelle e microorganismi dannosi, nonché della polvere che respiriamo normalmente.

La problematica insorge quando si verifica un’infiammazione delle vie aree. Le ghiandole secernenti iniziano a produrre muco in quantità eccessiva come meccanismo difensivo, e tale secrezione va ad attaccarsi alle mucose divenendo più densa e difficile da espellere. È così che si forma il catarro in gola.

Perché ho sempre muco in gola?

Il processo infiammatorio che porta a questa condizione può essere scatenato da vari fattori, curabili o evitabili in diversa maniera. Fra le cause esterne più diffuse del catarro in gola ci sono le infezioni batteriche o virali, come bronchite o sinusite; le allergie stagionali, prima fra tutte quella al polline; e il trovarsi in un ambiente particolarmente freddo e/o secco, con conseguente necessità dell’organismo di lubrificare le vie aeree. Altro fattore da non sottovalutare è il fumo, passivo ma soprattutto attivo, che porta irritazione cronica e malattie respiratorie.

Esistono poi cause organiche individuali per questa condizione, come ad esempio la deviazione del setto nasale ed i polipi nasali, entrambi responsabili di occlusioni che possono portare il catarro ad accumularsi nella gola. Anche l’ipertrofia dei turbinati può aumentare la produzione di muco, consistendo nel rigonfiamento eccessivo della mucosa intorno a delle strutture (i turbinati, appunto) presenti nelle fosse nasali.

Anche le malattie respiratorie croniche possono condurre alla formazione di catarro in gola, così come il reflusso gastroesofageo. In questi casi è comunque consigliata una visita specialistica per accertare l’entità della problematica.

Fermo restando che l’utilizzo di antibiotici e cure mediche è spesso necessario nel caso di allergie, infezioni virulente e problematiche respiratorie, ci sono anche numerosi rimedi naturali per mitigare la sensazione di catarro copioso in gola. Vediamoli insieme.

Miele

Vi sembrerà un rimedio della nonna con scarso fondamento scientifico, ma il miele può realmente essere utilizzato come stratagemma palliativo per combattere il fastidio del catarro in gola.

Grazie ad un alto contenuto di sali minerali come potassio, fosforo e magnesio, vitamine (A, C e gruppo B) e antiossidanti, il miele ha un effetto antivirale e antibatterico sull’organismo, previene i danni cellulari causati dai virus e addirittura uccide alcuni agenti patogeni.

Nel caso del muco in gola, il miele è utile per lubrificare le mucose e fluidificare il muco, rendendo più semplice l’espettorazione e la deglutizione. Può essere assunto da solo oppure sciolto in acqua tiepida o in qualche tisana alle erbe, e ne si può prendere un cucchiaino anche 3 o 4 volte al giorno.

Zenzero

Le proprietà curative dello zenzero sono note da millenni, ma spesso la nostra cultura lo relega a semplice condimento “esotico” o ingrediente per tisane frizzantine. In realtà la grande carica di oli essenziali e fitonutrienti del rizoma di zenzero (volgarmente detto radice) rende questo alimento perfetto per lenire il fastidio da muco in gola.

Lo zenzero ha infatti proprietà antisettiche e antinfiammatorie che combattono i batteri e i patogeni responsabili dell’ingrossamento delle mucose. Ha inoltre proprietà digestive e può essere un buon alleato contro il reflusso o i disturbi gastrointestinali co-responsabili del catarro in gola.

Il modo più efficace per assumere lo zenzero è preparare una tisana o un decotto con il rizoma fresco o secco. Nel caso in cui usiate lo zenzero fresco, la dose consigliata è di circa 10 grammi, mentre di zenzero secco va usato circa 1 grammo.

Fumenti con oli essenziali

Parliamo ancora di un rimedio antico, ma semplice da preparare e immediatamente efficace. I suffumigi o fumenti sono vapori da inalare tenendo una bacinella di acqua calda ma non bollente sotto il volto e ponendosi un asciugamano sulla testa. All’interno dell’acqua è necessario versare oli essenziali e/o bicarbonato. I vapori sprigionati dall’acqua saranno in grado di sciogliere e fluidificare il muco, rendendolo più facile da espellere.

Per aumentare l’efficacia dei fumenti, è bene respirare a fondo i vapori con bocca e naso per circa 10 minuti, rimanendo poi fermi sopra la bacinella per altri 10 minuti. Gli occhi dovrebbero essere chiusi per non incorrere in irritazioni, e il volto dovrebbe rimanere ad almeno 30 cm dalla bacinella per evitare di bruciarsi.

Gli oli essenziali più indicati per i fumenti contro il muco in gola sono l’olio di timo, di menta e di eucalipto, tutti con forti proprietà antibatteriche ed espettoranti.

Lavaggi nasali

Una soluzione simile ai fumenti ma più “diretta” è quella dei lavaggi nasali. Inserendo nel naso una pompetta contenente una soluzione ipotonica o ipertonica, si è infatti in grado di liberare le vie aeree dal muco in eccesso e prevenire la formazione di infezioni dovute al ristagno di germi e batteri.

In commercio esistono diversi tipi di soluzioni già pronte con tanto di erogatore o fiala, ma è comunque possibile realizzare una soluzione salina efficace anche in casa. Per farlo è necessario far bollire poco più di mezzo litro di acqua (meglio se priva di cloro) e sciogliervi 4,5 grammi di sale da cucina. L’inalazione dovrebbe avvenire quando l’acqua è scesa ad una temperatura di circa 37 gradi per evitare bruciature.

Umidificatori

Respirare aria troppo secca troppo a lungo può causare accumulo di fastidioso catarro in gola. Le mucose sono infatti iper-stimolate da queste condizioni ambientali a produrre ancora più muco per impedire le irritazioni e tenere le vie respiratorie lubrificate.

Una soluzione per gli ambienti domestici o di lavoro sono gli umidificatori, dispositivi che producono vapori per impedire che l’aria si secchi troppo. Esistono sia umidificatori a caldo, che bollono acqua al loro interno e ne liberano i vapori sterilizzati nell’aria, e umidificatori a freddo, che nebulizzano l’acqua tramite ultrasuoni. Entrambe le versioni sono ottime e diventano ancora più efficaci se all’interno vengono posti oli essenziali con proprietà balsamiche e antisettiche come l’olio di pino, di eucalipto e di menta piperita.

Bere molto

L’ultimo rimedio sembrerà quasi troppo semplice per essere vero. Mantenere una costante idratazione delle mucose tramite l’assunzione di liquidi è però un modo efficace per prevenire l’iper-stimolazione delle ghiandole e la formazione di muco in eccesso.

L’acqua è sicuramente la prima bevanda da prendere in considerazione, ricordandosi di berne almeno 2 litri al giorno. Può essere anche aromatizzata con limone o zenzero, entrambi antinfiammatori, oppure si può ricorrere a tisane, decotti e camomilla.


Fonte foto: Karolina Grabowska da Pexels