laternis lanterne profumate design

Un progetto d’arte regalato al quotidiano, quello di Sara Sollazzo, giovane diplomata alla scuola d’arte, moda e costume che ha infuso uno spirito nuovo al concetto multiforme di lanterna.

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Un’anima cubica di cera purissima, al cui centro risplende un cuore di luce. A rivestirla, tessuti meravigliosi, che si accostano simbioticamente alla cera e diventano fulgidi, rivelano particolari e sfumature fino a quel momento ignoti.

Tessuti di moda, d’arredo, di design. Elementi decorativi come legno, pietre dure, ottone, gros grain.

Laternis è la convergenza di stile, gusto e creatività italiani: la cereria realizza calchi e fa gettate di cera purissima, senza paraffina, rifinendo le forme a mano. E Sara applica i tessuti seguendo una tecnica unica, capace di creare un sodalizio eterno fra materia e stoffa. Al vaglio ci sono collaborazioni con brand famosi come Bagutta, come Altea.

 

Così, il “gioco” di Sara si è trasformato in progetto confluito verso lo show-room di Giorgia Caovilla -artefice di scarpe meravigliose- istantaneamente, per affinità elettiva.

La capacità di Laternis è quella di creare ambiente in una sorta di osmosi estetica con gli elementi a cui si accosta: i tessuti parlano ora di oriente, ora di superfici di matrice antica, assumono connotati contemporanei, retro, liberty, concettuali, a seconda della loro anima.

Quando la candela all’interno viene accesa, il mondo di ogni lanterna si colora di un’essenza propria. Unica, inconfondibile.  E profuma gli ambienti diffondendo essenze totalmente naturali.

I pattern allo studio di Laternis sono tratti da sezioni di fibre, di pietre, di sali e di legni, con le loro geometrie poliedriche e i loro colori quasi digitali eppure profondamente naturali.

La profumazione delle candele infonde all’ambiente circostante un’allure di bellezza tangibile, “respirabile”.

E mentre le prime lanterne contemporanee prendono vita in più parti d’Italia, Sara pensa all’upgrade delle sue creature: con strutture di ferro. Con piccoli mosaici di ceramica. Con il sapore eterno e grezzo del legno.

fonte foto: monica camozzi / laternis