Lunghe, corte, con ciuffetti colorati o senza, le Mala non sono semplici collane e in questo articolo vi racconto perché.

SIGNIFICATO DI JAPAMALA

Japamala è una parola sanscrita composta da “mālā”  e “japa”, che significano rispettivamente “ghirlanda” e “ripetizione sussurrata” o “preghiera”. Si tratta più che altro di uno strumento di origini millenarie, utilizzato per la ripetizione dei Mantra. (vedi articolo sui mantra)

Inoltre, secondo alcune interpretazioni, cambiando la parola “japa” con la “a” lunga, japā, la sua traduzione non sarebbe più “preghiera” ma “rosa”, ottenendo così “ghirlanda di rose”, tradotto in seguito come Rosarium in latino.

COS’E’ LA JAPAMALA?

La Japamala è una collana utilizzata per la ripetizione di mantra e preghiere. E’ normalmente composta da 108 grani, spesso anche con l’aggiunta di un grano più grande, “meru”, che non si conta ma segnala al praticante la fine di una ripetizione. Viene infatti utilizzata facendo scorrere i grani in senso orario con il pollice e il dito medio della mano destra, senza toccarli con l’indice.

I grani utilizzati possono essere di legno, pietre, semi o altri materiali che generano vibrazioni diverse. Tra i semi, i più utilizzati sono i quelli dell’albero Rudraksha. “Rudra” è uno dei nomi di Shiva, mentre “aksha” significa “lacrime”. Il mito vuole che dagli occhi di Shiva caddero lacrime dalle quali nacque questo albero. Per gli Hindu si tratta infatti di un albero sacro con proprietà curative e mistiche. Le Mala composte da semi di Rudraksha sono considerati amuleti dotati di proprietà energetiche, mistiche e curative.

Il numero dei grani, il 108 non è casuale. Sono infinite le interpretazioni e considerazioni sul suo significato e sul motivo della sua ricorrenza nello Yoga. E’ un numero collegato alla religione, alla scienza, all’astrologia e altro ancora.

Per citare alcuni esempi, il diametro del Sole è circa 108 volte il diametro della Terra e la distanza tra la Terra e il Sole è 108 volte il diametro del Sole. Anche la distanza media della Terra dalla Luna è circa 108 volte il diametro di quest’ultima.

Le divinità induiste sono 108, così come 108 è il numero di Nadi, i canali energetici che convergono al chakra del cuore.

La lingua più antica al mondo e la stessa utilizzata sin dal principio nello Yoga, il Sanscrito, è composta da 54 lettere o suoni che hanno sia un aspetto femminile, sia un aspetto maschile. Moltiplicando 54 per 2 otteniamo il numero 108.

Infine, indovinate il numero degli elementi che compongono l’Universo?

PERCHE’ USARE LA JAPAMALA ?

Queste collane non sono certo state create seguendo un concetto di estetica, anche se ad oggi possiamo trovarne di infinite varietà. Il Mala resta un prezioso strumento per la mente. E’ un mezzo per una pratica spirituale e meditativa. L’azione delle dita che scorrono un grano dopo l’altro, associata alla ripetizione dei mantra, aiuta la mente a restare presente e vigile senza perdersi così nel vortice dei pensieri.