App e Gps utili

Domenica è la mia prima uscita dopo due settimane di totale riposo. Come mi sono sentita? Bene, anche se i sensi di colpa di tanto in tanto si facevano sentire soprattutto dopo aver bevuto un bicchiere di vino bianco fresco o una pinta di birra ghiacciata così come piace a me.

Poco importa, avevo bisogno di riposo e di riprendermi dall’ultima gara, la Monza Resegone, bicicletta e nuoto in alternativa, in palestra senza obbligo, per il resto relax totale. Ne ho approfittato per preparare la verifica di inglese, una settimana di totale clausura, ma ne è valsa la pena. Mi sono rigenerata e ho ritrovato l’entusiasmo di uscire a correre.

Oggi fa caldo, parecchio, ma avevo voglia di indossare le mie scarpe e uscire a correre. Purtroppo la sveglia non è suonata ed io che la domenica dormo come un sasso, mi sono svegliata alle 10, tempo di fare una leggera colazione, e via al parco. Sono le 11 e la calura, con tanto di sole a picco non promettono nulla di buono, forse ho fatto una c…ata ad uscire adesso. Non importa, ormai ci sono.

Inizio a correre, piano piano a sensazione, vediamo come butta, oggi non si guardano i tempi ma si pensa a portare a casa i kilometri. Obiettivo? Almeno 10 km, minimo sindacale che pretendo da me stessa dopo aver corso la mia prima maratona.

Fa caldo ma tira una certa arietta fresca, piacevole, peccato che tre lati su quattro del parco siano sotto il sole che brucia in testa. Non ci devo pensare al caldo e al sudore che inizia a grondare da ogni parte del mio corpo, se no mi fermo subito, quante volte mi sono detta che la testa è la componente principale oltre alla volontà. Penso ad altro, parlo con Matteo che nel frattempo mi ha raggiunto, di solito parlare e distrarsi è un’ottima tattica. Funziona.

Ascolto, interagisco il minimo indispensabile, meglio tenere in serbo le forze, oggi sarà dura. Sudo sempre di più, comincio a sentire la bocca secca, e sì che ho bevuto come un cammello prima di uscire, possibile che mi stia già disidratando? Ok magari al prossimo giro mi fermo alla fontanella a bere, pensiamo ad altro, già pregusto la fine dell’allenamento a quando finalmente mi butterò sotto la doccia, ho sempre più caldo, sbircio il Garmin con curiosità, e leggo che ho percorso 2 kilometri e 3. COME 2 kilometri e 3? SOLO? Ho corso così poco? Ma non ci credo, io che mi credevo già oltre i 4 o 5kilometri!! Abbacchiata continuo il calvario sotto il sole e la solita vocina tentatrice inizia a farsi sentire, magari non ne faccio 10…. Magari mi fermo a 5…. Magari tipo che mi fermo subito?

Poi prometto che esco in settimana (all’alba!) e recupero. Io, proprio io che dispenso consigli a destra e manca, esco a correre nell’ora più calda nella domenica forse più calda di questa estate iniziata tardi ma che sembra proprio voglia recuperare in fretta tutta la calura che non ha fatto prima. Proprio oggi che avrei dovuto mettere il cappello, niente ho deciso di uscire con pinze ed elastici… Scaccio i cattivi pensieri, o almeno ci provo. Andiamo avanti, parlo con Matteo di politica, povero lui! Continuo a macinare metri e ad interagire, almeno ci provo, lui ha già capito che sto scoppiando cerca di creare diversivi e parlare di tutto per distrarmi, ma io non ci riesco, sento fastidio alla pianta dei piedi, non ho capito come mai, ma per i primi cinque kilometri, la pianta comincia a farmi male come se avessi sabbia nella calze. Fastidioso e a volte doloroso, poi passa, ma per quei pochi kilometri non riesco a pensare ad altro e la corsa diventa una vera tortura.

Ok mi fermo, quanto ho fatto? 4 kilometri e 700 metri, ok ai 5 mi fermo! Per oggi ho dato!

Il Garmin, quando non hai voglia di correre diventa il tuo peggior nemico, è una tortura un punto fisso per i pensieri e più lo guardi più i kilometri passano lentamente. Mi ricordo le prima volte che uscivo a correre, non sapevo cosa fosse un Garmin, i tempi al giro, il passo da tenere, quando correre era…. correre per il gusto di farlo, punto. Il mio obiettivo erano i 10 kilometri.

Non ero ancora Garmin-dipendente, quindi come ogni runners alle prima armi, quando ancora non sa i se la corsa ti piace e per quanto tempo ancora deciderai di farlo, mi sono appoggiata alle primissime app disponibili che il mio i-phone 3 offriva. Col tempo e l’esperienza, mi sono affinata, il Garmin l’ho comprato dopo quasi cinque anni di corsa, fino ad allora andavo a sensazione e usavo Runtastic per poi postare con orgoglio sulla mia pagina Facebook i risultati che portavo a casa ogni settimana. Unica cosa a sfavore, la batteria limitata dell’ i-phone che durava giusto il tempo di una 10, 15 kilometri, per la mezza di 21 non se ne parlava proprio, figurarsi una maratona. La mia maratona di New York l’ho corsa senza Garmin e il mio i-phone 6 l’ho usato per scattare foto e memorizzare quella fantastica e indimenticabile esperienza.

Passi la prima Maratona, ma se vuoi essere una maratoneta seria, e soprattutto se decidi di affidarti ad un Coach, un Garmin lo devi avere che ti piaccia o meno. Cosi per Natale avevo già il regalo da chiedere a mamma e papà.

Oggi il running è diventato uno sport meno di nicchia, più conosciuto, per certi versi quasi una moda, molte le app che si possono usare e addirittura personalizzare, tra tutte ne ho selezionate 5 tra le più popolari e facili da usare soprattutto se si è alle prime armi.

RunKeeper
RunKeper

Run Keepers
È stata la prima app per smartphone ad avere una diffusione di massa e una delle app in assoluto più scaricate: oltre 30 milioni di runner la usano, non solo per correre ma anche per passeggiare o andare in bicicletta. Estetica bella, curata, personalizzabile e facile da usare, ha sostanzialmente tutte le funzionalità che servono per allenarsi (sessione a intervalli, obiettivi di passo/distanza/tempo, sessioni specifiche) ed è gratuita. Con un canone mensile opzionale, si possono avere delle funzionalità in più, ad esempio live tracking e analisi dei dati di allenamento, ma nella versione gratuita si ha già praticamente tutto, compresi i programmi per affrontare gli obiettivi più comuni quali i 10K, la mezza maratona, e addirittura la maratona. La caratteristica principale di questa app è che si interfaccia con moltissimi accessori esterni (cardio, bilance, fitbit, Jawbone UP) e con altre app specifiche per la nutrizione, la forma fisica e il benessere in generale.
Perchè usarla: è gratis ed è un’app davvero completa. Gestisce la tua playlist per correre a tempo di musica. Ti permette di scattare foto, selfie soprattutto, mentre corri e ti permette di condividerle sui social.

App e Gps utili per i runners
App e Gps utili per i runners

Runtastic è una società mobile internazionale di fitness che combina lo sport tradizionale con le app, con il social networking ed elementi hardware e servizi, quali: registri online d’allenamento, analisi dettagliata dei dati, confronti tra utenti diversi, interagire, confrontarsi, sfidarsi e varie altre funzioni che aiutano gli utenti a migliorare la loro attività sportiva.

L’idea iniziale nacque durante un progetto all’università di scienze applicate di Hagenberg im Mühlkreis, in Austria, per tracciare e seguire il percorso delle barche durante le gare di navigazione. Poichè target di riferimento era ovviamente troppo ristretto, si decise di focalizzare il progetto su sport più popolari, come la corsa, il ciclismo o il footing.

Il 5 agosto 2015, Runtastic viene acquistata da Adidas per 220 milioni di euro.

Oggi, l’app Runtastic traccia tutte le attività sportive e di fitness – camminata, corsa, jogging & bicicletta – utilizzando la tecnologia GPS per aiutare l’utente a seguire uno stile di vita sano e a raggiungere obiettivi di forma fisica! Perché usarla? È un’app molto motivazionale, perfetta per chi non è costante con gli allenamenti. Gratuita e per iOS e Android la versione Base, € 4,99 la versione Pro.

Endomondo
Endomondo

Endemondo
Anche Endomondo è un’app completa, pensata non solo per la corsa ma anche per misurare altri sport. Endomondo organizza bene le informazioni raccolte tramite GPS e permette di avere una visione d’insieme dei progressi grazie a numerosi grafici sulla frequenza cardiaca, la velocità, le pendenze affrontate e altri fattori. Schermata facile e pulita, facilmente consultabile e la versione “Plus” a pagamento € 4,99, dà moltissime funzionalità ed è compatibile praticamente con qualunque smartphone. Ha alcune funzionalità interessanti come, per esempio, la ricerca di percorsi in base a dove ci si trova: molto utile per chi viaggia. Endomondo è inoltre molto social, si integra con i social media e con le sport-community più diffuse (Nike+, Fitbit e MyFitnessPal comprese).
Perché usarla? E’ l’app più social per chi ama condividere i risultati ottenuti. C’è anche una chat integrata, con cui comunicare con amici e invitarli a correre. Quando la pigrizia assale è possibile fissare un obiettivo e farsi motivare dall’allenatore vocale.

Zombies
Zombies

Zombie Chases
Per chi è fan di The Walking Dead e piace correre in solitaria, con le cuffiette nelle orecchie, questa è l’app è l’ideale. Il runner diventa il protagonista della storia, scritta da Naomi Alderman: unica sopravvissuta a un’apocalisse, obiettivo è quello di tornare alla base senza farsi raggiungere da un’orda di zombie. Zombies, Run! non è un’app che nasce per il running, ma per conciliare la corsa al divertimento: permette di fare fartlek e progressioni divertendosi come un bambino. Possibile interfacciarlo con Runkeeper.
Perché usarla? Zombie Chases fa credere di essere inseguito dagli zombie: è perfetta per stimolare chi è pigro a fare di più! Una normale missione dura circa 20 minuti, perfetta per una corsetta anche in pausa pranzo. Gratis per iOS e Android, €2,99 la versione Pro.

Last but not least, la nuova app NIKE+ TRAINING CLUB APP UN PERSONAL TRAINER SEMPRE A PORTATA DI MANO
Bellissima, semplice e facilissima da usare, senza dubbio una delle più chiare in questo settore. Le informazioni, provenienti dal GPS e dalle reti mobili, sono essenziali: velocità, tempo, chilometri percorsi. Nella mentalità Nike l’app è pensata per privilegiare la componente ludica e sociale della corsa: Nike infatti organizza con frequenza sfide e contest legati all’interazione tra social media e la sua app. Come molte altre applicazioni ti permette inoltre di aggiungere amici e confrontarti con loro.

Nike app
Nike app

Non solo la corsa, ma un vero e proprio personal trainer sempre a portata di mano. Oltre 100 nuovi work-out dedicati alle donne e per la prima volta agli uomini, e progettati da Nike Master Trainer, ispirati dai migliori atleti del mondo.

Piani di allenamento personalizzati – e capaci di adattarsi ai progressi –  in grado di combinare perfettamente esercizi, intensità e recupero, in base alla forma fisica e agli obiettivi da raggiungere.
Input automatizzato e aggiunto manualmente  dall’utente:  NTC chiede quanto è stata difficile una sessione e regola l’allenamento successivo di conseguenza. Allenamenti settimanali sono in primo piano ispirati da atleti d’élite e la connessione con altre attività – come la corsa appunto.

Perché usarlo? Possibilità di condividere foto, inserire stickers, taggare. Inoltre offerte di prodotti personalizzati.

Queste sono solo alcune delle novità della nuova app Nike disponibile per il download su iOS e Android.

Che dire? Correre è bello, farlo divertendosi una cosa fantastica.