Abbiamo incontrato Michele Lettieri, Presidente di IUAD durante l’evento di presentazione della Mostra Come as you are un bellissimo progetto tra moda e inclusione che coinvolge l’Opera Diocesana Istituto San Vincenzo, la Fondazione Villa Mirabello e l’Accademia IUAD.

Courtesy Accademia IUAD Milano foto di Alessandra Padovani
Courtesy Accademia IUAD Milano foto di Alessandra Padovani

Come nasce questo progetto? Questo progetto è nato seguendo lo spirito di iniziativa dell’associazione che gestisce questi ragazzi disabili, , perché ci sembrava interessante mettere in connessione giovani che nel campo della moda spesso sentono di vivere in un ambito molto “cool”, per fargli vivere un po’ la vita reale, facendo di conseguenza sentire i ragazzi disabili “cool” a loro volta. Abbiamo voluto lanciare un messaggio a questo mondo e alle loro famiglie, sottolineando come si possa investire anche sull’immagine di questi giovani.

Courtesy Accademia IUAD Milano foto di Alessandra Padovani
Courtesy Accademia IUAD Milano foto di Alessandra Padovani

I ragazzi come hanno vissuto questa esperienza? Inizialmente hanno avuto delle difficoltà, perché non nascondo che per i ragazzi che hanno disabilità di tipo cognitivo non è facile avere un rapporto con altri, ma è una cosa che hanno imparato; oggi sono felici perché hanno avuto un vissuto che li ha formati come esseri umani.

Come avete scelto l’associazione per realizzare questo progetto? Siamo all’interno dello stesso building, ci vedevamo ogni giorno e loro hanno avuto questa idea, prendendo così l’iniziativa. L’associazione aveva già avuto esperienze di progetti fashion e con noi ha voluto rendere questo progetto un po’ più professionale, grazie anche alle competenze dei nostri docenti e dei nostri allievi. Abbiamo dato vita a qualcosa di molto bello e di molto emozionante.

Courtesy Accademia IUAD Milano foto di Alessandra Padovani

Si tratta di un progetto che porta con sé un seguito di tipo solidale o benefico? In futuro potrebbe essere una buona idea lavorare anche per sensibilizzare il resto delle persone, ma adesso per noi è un punto di partenza, perché siamo partiti da zero.

Courtesy Accademia IUAD Milano foto di Alessandra Padovani

Dove verranno esposte le fotografie? Adesso qui, poi in accademia e presso la sede dell’associazione. Se poi dovessero nascere delle nuove occasioni, saremo pronti a trasportare le fotografie altrove.