La Riviera Romagnola è una delle mete balneari più rinomate dell’Adriatico, e non solo. Le grandi spiagge di sabbia chiara, le acque azzurre e la movida notturna attraggono ogni anno migliaia di turisti, tanto dall’Italia quanto dall’Europa centro-settentrionale. La Romagna, però, non è solo turismo balneare: ricco di storia e tradizione, l’entroterra offre numerosi luoghi di interesse per chi vuole esplorare città d’arte e borghi caratteristici.

Cesenatico e il Porto ‘Leonardesco’

L’antico porto di Cesena, sviluppatosi in corrispondenza di un antico insediamento romano, è una delle maggiori stazioni balneari della Riviera; al contempo, vanta il suggestivo Porto Canale Leonardesco, un grazioso centro storico e diverse attrazioni: dal Museo della Marineria (uno dei pochi al mondo ad avere anche una sezione galleggiante) alla Galleria d’Arte Leonardo da Vinci, passando per la casa-museo del poeta Marino Moretti.

Inoltre, essendo quasi a metà strada tra Rimini e Ravenna, è il punto d’appoggio ideale sia per visitare l’entroterra che per godere delle spiagge romagnole, grazie alle tante strutture ricettive presenti in città. Per consultare prezzi e offerte di hotel a Cesenatico è possibile avvalersi di un portale specializzato come Cesenaticobellavita.it, così da poter individuare agevolmente la soluzione che meglio si adatta alle proprie esigenze.

Bagnara di Romagna

Piccolo borgo non lontano da Imola, Bagnara di Romagna vanta l’unico castello medievale conservato integralmente in tutta la pianura emiliano-romagnola; l’apparato difensivo, fatto costruire dai Visconti nel Trecento, venne ampliato sotto la signoria dei Manfredi e completato nel 15° secolo per volere di Caterina Sforza. Il profilo del ‘castrum’ di Bagnara è segnato dalla Rocca Sforzesca, caratterizzata dall’imponente mastio e dai loggiati perimetrali. Non lontano dal castello sorge il parco archeologico dei Prati di Sant’Andrea, con i resti dell’insediamento originario del paese.

Brisighella

Ai piedi del Parco Regionale della Vena del Gesso sorge Brisighella, famosa per la particolare e suggestiva Antica Via del Borgo, una strada sopraelevata coperta risalente al XII° secolo. In origine era un camminamento difensivo della cittadina medievale; persa tale funzione, la strada è stata coperta, così da offrire riparo agli asini dei birocciai che vi abitavano: da qui il nome “via degli asini”. Una visita al centro storico di Brisighella non può non includere una tappa alla rocca trecentesca e all’antica Torre dell’orologio.

Bagno di Romagna

Addentrandosi fino al ridosso con il confine toscano, si può visitare Bagno di Romagna, piccolo borgo termale nonché porta di ingresso del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi (Riserva integrale patrimonio UNESCO). Le proprietà terapeutiche delle acque di Bagno di Romagna erano note fin dall’epoca romana; oggi il borgo ospita numerosi stabilimenti termali con fonti naturali, piscine e centri benessere.

Montegridolfo

Situato lungo la ‘linea gotica’ che separa la Romagna dalle Marche, il castello di Montegridolfo ha origini molto antiche; il complesso, immerso nel suggestivo paesaggio circostante, è costituito dalle fortificazioni di epoca malatestiana, all’interno delle quali si è sviluppato un piccolo borgo. Attraversata la torre d’ingresso, è possibile apprezzare le stradine e le casette, nonché alcune residenze signorili e il palazzo del municipio.

Verucchio, la ‘culla dei Malatesta’

Il borgo sorge tra il Montefeltro e la Repubblica di San Marino; data la posizione strategica, per millenni il luogo è stato utilizzato come fortezza naturale; l’attuale insediamento è di origine medievale, ma sono stati ritrovati resti che testimoniano l’esistenza di un villaggio di epoca etrusca. La fama di Verucchio è però legata ai Malatesta, signori di Rimini e di buona parte della Romagna tra il 13° e il 16° secolo. Non a caso, il borgo si sviluppa principalmente attorno Piazza Malatesta, sul quale insistono residenze signorili sette-ottocentesche; il lascito malatestiano è costituito soprattutto dalla Rocca del Sasso, eretta nel 13° secolo per volere del capostipite della famiglia, Malatesta da Verucchio.