La seconda serata di Sanremo conferma un record di ascolti storico, 10 milioni 545 mila e il 62,3% di share per il quarto festival condotto da Amadeus.

Cosa è accaduto nella seconda serata di Sanremo?

Gli ospiti, lo show, i look, i favoriti, i grandi ritorni e i momenti di riflessione, si sono alternati ed hanno portato il pubblico verso l’intrattenimento, il ricordo, attraverso riflessioni e momenti assoluti legati alla nostra coscienza.

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In apertura Morandi scherza sul “caso” Blanco entrando sul palco con una scopa in mano. L’umiltà e la saggezza che si ergono sopra l’arroganza della giovinezza che tutto pretende e poco apprezza di ciò che ha rispetto a coloro che nulla possiedono.

Insieme a Massimo Ranieri e ad Al Bano, infiamma l’Ariston, una triade che non conosce tempo e ci racconta le origini di Sanremo e quanto sia importante preservare una tradizione che ha fatto scuola in tutto il mondo.

Al Bano in Carlo Pignatetelli
Al Bano in Carlo Pignatetelli

Abbiamo cantato tutti, come conferma il picco di ascolti, oltre 14 milioni di telespettatori incollati al televisore.

E dei Black Eyed Peas i super ospiti del festival con un cachet da capogiro, ben 800mila euro, cosa diciamo? Bravi, certamente ma qualcosa è cambiato, e per i nostalgici di Fergie indimenticabile, la new entri J. Rey Soul, non ha convinto totalmente.

Il look sperimentale firmato Helmut Lang, non è passato inosservato, la nuova front girl del gruppo indossava felpa con zip e cappuccio verde militare, cuissardes grigio tortora, e gonna con incluse maniche arancioni penzolanti che sembrava un bomber annodato in vita.

La gara con le esibizioni dei quattordici artisti, dai favoriti agli attesissimi grandi ritorni è stata molto piacevole.

Tornano i Modà, Kekko Silvestre leader che in una recente intervista aveva spiegato le ragioni del lungo periodo di assenza dal palco affrontando il tema della depressione con la canzone Lasciami.

Paola e Chiara, in abiti coordinati e firmati Dolce & Gabbana e sotto la supervisione dello stylist Nick Cerioni in paillette silver dalla testa ai piedi e make-up luccicante non hanno deluso le aspettative dei nostalgici che aspettavano da lungo tempo una loro Réunion. Le reginette del pop italiano sono tornate ed in fondo non sono mai cambiate.

Giorgia e Levante, la prima dopo 22 anni dall’ultimo Sanremo è già fuori dal podio, forse a pagare è il brano scelto, meno melodico dei suoi precedenti.

Giorgia in Dior
Giorgia in Dior

Levante appare in una veste nuova, più morbida, meno graffiante ma sempre brava, si commuove sul palco, appare in perfetta forma nella sua tutina nera in pelle…e dei suoi capelli cosa diciamo? noi la preferivamo bruna, gusti!

Non solo musica ma anche temi sociali, Drusilla Foer con Pegah Moshir Pouh insieme per gridare il dolore per l’Iran.

Nel Festival “politicamente più Corretto” di sempre, Fedez attacca la destra in un freestyle.

Conclude la sua presenza al Festival con un momento in stile Belve, il tanto atteso monologo della seconda co-conduttrice Francesca Fagnani, perfetta, elegantissima e super chic in abiti firmati Giorgio Armani, della collezione Privé.

La giornalista racconta le testimonianze raccolte durante la sua attività professionale, i minorenni reclusi nel carcere minorile di Nisida, si interroga su un tema poco conosciuto, quello della dispersione scolastica e come lo stato dovrebbe intervenire, in un monito che dovrebbe spingere lo spettatore a riflettere e le istituzioni a rispondere.

Angelo Duro in orario protetto in mutande sul palco si scaglia contro l’omologazione. Il “comico immorale” così si definisce e in pieno stile offre agli spettatori, un monologo in linea con il suo stile caustico, cinico e politicamente scorretto.

Concludiamo la serata con i primi 5 della classifica generale, e forse, a noi piace proprio così com’è, perché non abbiamo mai amato le classifiche.

  1. Marco Mengoni – “Due vite”
  2. Colapesce Dimartino – “Splash”
  3. Madame – “Il bene nel male”
  4. Tananai – “Tango”
  5. Elodie – “Due”