Anno nuovo, nuovi propositi e voglia di cambiare…anche il guardaroba!

Niente panico, non parliamo di cambio stagione né di pulizie di Pasqua anticipate ma di un approccio diverso per non essere perennemente in lotta con sé stessi e con il proprio armadio.

Ma un armadio può influenzare il nostro umore?

Certo che può!

Focalizzate la vostra attenzione sul fatto che l’armadio non è un semplice complemento d’arredo ma un vero contenitore pieno di storie, emozioni, dati, indizi e pensieri che vi identificano. Ecco, pensate al guardaroba come ad una “carta d’identità della vostra immagine”.

E la cosa più sensazionale è che non rispecchia solo l’immagine esteriore ma, più profondamente, quella interiore.

Si fa più chiaro, in questo modo, il concetto di scheletri nell’armadio, di tutte le verità nascoste che esso custodisce.

A proposito, sapete perché si dice “avere uno scheletro nell’armadio”?

L’ipotesi più accreditata è quella secondo cui in Inghilterra, almeno fino all’inizio degli anni ’30 del 1800, si utilizzavano i cadaveri dei giustiziati per esperimenti scientifici. Dal momento che non era permesso tenere i cadaveri allo scoperto, venivano conservati e accatastati in appositi armadi…segretamente!

Quali sono gli indizi all’interno di un armadio che possono rivelare l’identità, anche quella più nascosta?

Sono essenzialmente 5 su cui riflettere:

  1. Come sono sistemati i capi di abbigliamento e gli accessori all’interno
  2. Cosa c’è oltre i capi di abbigliamento e gli accessori
  3. Taglie: ci sono capi della taglia esatta o di taglie diverse?
  4. Colori: quali prevalgono?
  5. Nuovo vs Usato vs Vintage: che età anno in media i capi?

L’ordine o il disordine di un armadio spesso riflettono la confusione e lo stress che caratterizzano le nostre giornate e influenzano la nostra energia. Tutto quello che è contenuto in un guardaroba appartiene ad una sfera intima e non è detto che sia tutto legato all’abbigliamento.

Nelle molteplici riorganizzazioni di armadi che mi sono capitate, sono uscite varietà impensabili di oggetti di ogni genere: modellini di galeoni, scatole di lettere, confezioni di caramelle intatte scadute, salvadanai vuoti, macchine fotografiche…per citarne alcuni!

Ogni oggetto non è posto casualmente ma ha una sua ragione di esistere e va analizzato perché sia finito proprio nel vostro armadio e quando!

Taglie e colori sono fondamentali: la nostra identità non sempre è delineata in maniera chiara e univoca quindi, spesso, co-esistono più identità nello stesso armadio

…che si alternano, entrano in contrasto, si impongono a seconda del mood.

Per quanto riguarda l’età dei capi, è utile capire se vivete nel presente o legati ad un’immagine del passato che si ripercuote anche sulle scelte future.

Al contrario, rinnovare frequentemente il guardaroba non significa essere nel presente perché il continuo cambiamento può provocare un’instabilità e un bisogno impellente di riempire un vuoto…dentro l’armadio e fuori!

Ecco perché gli armadi possono essere infelici!

Quali sono gli armadi infelici per eccellenza?

Ho individuato 5 tipologie di armadi che chiedono aiuto!

Eccoli:

  1. L’Armadio Nostalgico: è l’armadio legato ad un’immagine passata di sé stessi, contiene taglie diverse e capi vintage mescolati a quelli che sono conservati ed immobilizzati nel tempo. Mantenere il contatto con ciò che è stato e alcuni capi che possono ricordare quell’esperienza riporta ad uno stato di benessere creando la cosiddetta comfort zone.
  2. L’Armadio Shopaholic: è l’armadio più estremo, traboccante di capi cool, Must have di tutti i colori e accessori di ogni genere, capi con cartellini e ultimi trend…Perché? Perché chi lo riempie pensa di non avere mai niente da mettersi! La domanda dovrebbe essere: perché in questo armadio non c’è mai quello che si cerca?
  3. L’Armadio Bipolare: è l’armadio con una crisi di identità e sembra appartenere a qualcun altro. Contiene tutto quello che non verrà mai indossato e quello che ci si ostina a mettere come una divisa perché più confortante. È infelice e depresso perché confuso tra taglie diverse, colori nemici e senza identità!
  4. L’Armadio Mordi e Fuggi: è l’armadio più pigro che possa esistere. È scoordinato e senza un carattere delineato. Regna soave nel caos dove c’è tutto quello che capita a tiro senza un criterio. È l’armadio di chi va sempre di corsa o non dà importanza al “vestirsi” preoccupandosi solo di “coprirsi”.
  5. L’Armadio Creativo: è l’armadio simile ad un quadro di Pollock! Effetto Rainbow sicuramente allegro ma indisciplinato. Non è solo questione di colori ma anche di forme che spesso non rispettano la vestibilità che il corpo richiede. Si tratta di un esercizio architettonico più che un armadio!

Come rendere felici questi armadi?

Gli armadi infelici hanno un denominatore comune: non rispecchiano l’identità né l’immagine di chi li riempie!

Se non ci si conosce profondamente e non si ha consapevolezza del proprio corpo, l’armadio entra in crisi e non lavora per valorizzare l’immagine ma rischia di remare contro!

Per avere un armadio felice bisogna essere in sintonia con il contenitore che è responsabile del vostro look e del vostro umore.

Gli elementi da analizzare per realizzare un contenuto felice per il vostro armadio sono semplici ma non banali:
  1. Analizzate la vostra routine: lavoro, famiglia, tempo libero. Quali sono i capi che indossate volentieri e che vi rendono sicuri? Se ho un lavoro che richiede comodità e un abbigliamento confortevole, non riempirò l’armadio di abiti attillati e tailleur sofisticati!
  2. Analizzate la vostra Style Personality: se sono una personalità con uno stile creativo ma ho un lavoro che richiede un dress code, devo trovare il giusto compromesso. Sceglierò capi adatti aggiungendo un tocco personale magari con accessori colorati, eviterò di riempire l’armadio di abiti neri solo perché più facili e professional-correct!
  3. Analizzate la vostra Body Shape: la forma del corpo è fondamentale per mettere i capi giusti in grado di valorizzarvi nell’armadio. Ad esempio: se sono un triangolo inverso, ossia con spalle più ampie dei fianchi, eviterò di inserire nel guardaroba bluse o maglie con spalle a palloncino, spalline con ruches sulle spalle e tutto quello che potrebbe aggiungere volume in quella zona del corpo!
  4. Analizzate la vostra immagine ideale: cercate di capire la differenza tra quello che vedete nello specchio e quello che vorreste vedere! Se vi rendete conto che le due immagini non coincidono, è ora di cambiare e, quindi…tornate ai punti 1, 2 e 3 e ricominciate da voi!

PS: un armadio felice non è essenzialmente un armadio ordinato ma semplicemente quello che, quando lo aprite, vi fa venire voglia di essere al meglio con la consapevolezza di potere realizzare l’immagine che desiderate!

Vuoi scoprire la personalità del tuo armadio e le tips per renderlo felice?

Fai il mio test sulla personalità del tuo armadio cliccando sul link.