Una storia centenaria, un logo iconico e una birra che non gode di molta fama tra gli intenditori ma nei pub italiani è un must. Scopriamo il perché.

Un po’ di storia della birra Tennnent’s

Tutto ebbe inizio nel 1556, quando Robert Tennent fondò il suo birrificio artigianale a Glasgow, che lui riteneva un posto “perfetto per produrre birra”.

E in effetti fu così perché i Tennent produssero birra per ben 6 generazioni ma fu solo nel 1740 che diedero il via alla produzione per fini commerciali. L’idea fu dei fratelli Tennent, Hugh e Robert, che fondarono l’associazione “H&R Tennent”.

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Nel 1769 i figli di Hugh aumentarono l’area del birrificio e crearono una nuova società, la “J&R Tennent”. Fu proprio in questo anno che la “Wellpark Brewery” venne fondata.

Agli inizi dell’800 era giunto il momento di varcare i confini della Scozia e vennero spedite, prevalentemente agli emigrati scozzesi residenti in America, le rinomate Ales e Stouts (birre dalla gradazione alcolica più alta e che sarebbero sopravvissute al lungo viaggio).

Solo 60 anni dopo l’azienda divenne l’esportatore più grande al mondo di birra.

A quel punto l’iconica T rossa fu registrata come marchio in tutto l’Impero Britannico.

La seconda svolta commerciale per la Tennent’s  avvenne nel 1885 quando, durante un viaggio in Baviera, Hugh Tennent scoprì una birra più leggera ed effervescente, conosciuta come “birra Tedesca”, o “lager” e nacque così la Tennent’s Lager, radicalmente diversa dalle “ale” cui era abituata la Scozia, molto più scure e pesanti.

Arrivò la lattina nel 1935 e negli anni ’50 nel Regno Unito il loro design divenne sempre più iconico, tanto che Tennent’s realizzò sia una linea di lattine con immagini dei tipici paesaggi scozzesi sia, a grande richiesta, la linea “Lager Lovely” dedicata alle splendide pin-up scozzesi. Oggi, le lattine originali di questa serie sono molto ricercate dai collezionisti.

Ma Tennent’s non è solo birra.

Dal 1994 Tennent’s ha ideato e sviluppato una delle più originali tradizioni musicali nazionali: il T in the Park, il più grande festival musicale in Scozia e secondo nel Regno Unito. Nel corso degli anni la manifestazione è cresciuta sempre di più fino ad avere una durata di 3 giorni e vede la partecipazione di decine di migliaia di persone. Negli anni il festival ha visto salire sul palco artisti del calibro di Oasis, Coldplay, R.E.M. e Amy Winehouse.

Oggi la Tennent’s, con una superficie di 20mila metri quadrati, rappresenta una delle realtà più importanti della Scozia e la sua birra bionda è la più venduta in patria, coprendo il 47% del mercato scozzese (in pratica ogni 2 pinte di birra Lager spinate in Scozia, 1 è Tennent’s).

Visitare la fabbrica delle Tennent’s in Scozia

Con oltre 450 anni di storia, la Wellpark Brewery di Glasgow è diventata una tappa obbligatoria per chi decide di vistare la Scozia.

Esiste infatti un progetto ad hoc creato dall’azienda che si chiama “Tennent’s On Tour”, con il quale potete avere accesso a una visita unica che ha conquistato il cuore di moltissimi visitatori provenienti da tutto il mondo. Il tour permette di andare “dietro le quinte” per vedere all’opera i mastri birrai che vi condurranno alla scoperta di tutti i dettagli del processo di lavorazione della birra.

Dopo la fabbrica si accede a un vero e proprio museo della birra, dove potete ripercorrere la storia della Tennent’s, con le prime bottiglie e le prime pubblicità, oggetti curiosi e collezioni rare fino ad arrivare a un intero negozio dove poter comprare gli esclusivi prodotti firmati Tennent’s Authentic Export.

E naturalmente non potete non concludere il tour con una degustazione di birre appena prodotte.

Il successo della Tennent’s Super in Italia

Nel 2009 la Tennent’s ha sofferto un importante calo delle vendite nel mercato UK. Questa crisi ha portato l’azienda a rivedere le sue politiche commerciali andando a potenziare le esportazioni che, all’epoca, erano quasi nulle. Da qui un grande sviluppo all’estero: 40 paesi nel mondo e 20 in Europa, e con l’Italia hanno fatto bingo dato che è diventato senza alcun dubbio il mercato più importante e di maggior consumo di una loro birra in particolare, la Tennent’s Super.

Non che la Super sia snobbata in patria, ma a quanto pare non gode di un particolare appeal tra i più raffinati consumatori di birra scozzesi.

É una birra definita “commerciale” considerata un prodotto minore. In Gran Bretagna la Tennent’s Super viene addirittura considerata la birra degli “ubriaconi” da quanto è forte (9%vol. – leggenda narra che sia servita da pozione magica per rianimare e rallegrare i soldati dell’esercito inglese che occuparono Glasgow nel 1746!), eppure da noi ha un successo di vendite incredibile, in costante aumento.

Come mai?

Secondo il giornalista Craig Williams di Glasgowlive.co.uk., il fenomeno Tennent’s Super è da ricercare nella differenza di stile di vita tra italiani e inglesi, soprattutto di come vivono il momento di relax al pub.

Da un lato gli inglesi che ci rimangono per molto tempo dando quindi preferenza a birre leggere che si possano bere in grande quantità – in sostanza bevute più abbondanti ma di gradazione minore; dall’altro gli italiani che invece ci restano poco al pub, con la nostra abitudine del rientro immediato a casa dopo il lavoro, e non essendoci abbastanza tempo per buttare giù più boccali, l’italiano preferirebbe accontentarsi di una sola birra ma un po’ più forte.

Un altro possibile indicatore del favore italiano a birre più robuste è il fatto che la Lager, una birra da 4% vol, in Italia viene esportata con una gradazione maggiore, pari a 5%vol.

Ma tutto questo sarà una motivazione credibile a giustificare il successo nel Bel Paese della Super dalla grande T rossa? Difficile a dirsi. Forse è solo il fascino della birra estera proveniente da un Paese così devoto alle bevute che ci spinge a consumarne una grande quantità, o magari semplicemente il fatto che ci piace perché la Tennent’s Super rimane una birra di facile bevuta, morbida, non ha aromi complessi, è dolce, senza quel tipico elemento di note amare che si associano di solito alla birra e con poca schiuma.

Ricordiamo comunque che è sbagliato associare l’alto grado alcolico alla qualità del prodotto. Ci sono prodotti nel mondo delle birre artigianali che sono adatti agli amanti delle birre robuste e di qualità eccellente.

Il processo di produzione della birra Tennent’s

Le birre Tennent’s sono sempre rimaste fedeli alle ricette originali della famiglia.

Gli ingredienti utilizzati non sono mai cambiati: malto d’orzo da aziende agricole locali, diverse varietà di luppolo (che vanno dal grande Hercules, un classico Tedesco, al cugino Tettnang, che proviene dalla Baviera – un luppolo nobile, prevalente nelle lager – e l’Aurora, un luppolo moderato, bilanciato, che proviene dalla Slovenia), lievito tradizionale e pura acqua della Highlands.

Ed è proprio l’acqua che rende questa birra speciale: proviene dal Loch Katrine – un’antica fonte di pura acqua di montagna con una bassa quantità di sali e minerali, e che oggi rimane la principale fonte d’acqua per la città di Glasgow.

Ma come si fa la birra?

Il malto d’orzo viene setacciato per rimuovere le impurità, e poi fresato fino a diventare una finissima farina. La farina viene poi mescolata con acqua calda per convertire l’amido in zucchero per la fermentazione. L’ammostamento è fondamentale nel determinare il livello di dolcezza del prodotto finale, ed è determinato dalla temperatura usata e dal tempo impiegato. Il prodotto dell’ammostamento viene poi fatto passare attraverso un filtro che separa il “mosto” dal grano solido ormai utilizzato.

Il mosto viene raccolto in un bollitore apposito, e fatto bollire per 60 minuti. Durante quest’ora, viene aggiunto il luppolo in forma liquida per donare un gusto più amaro. Verso la fine dell’ebollizione, si aggiunge anche un estratto di muschio irlandese/carragenina (ottenuta da alghe marine), che aiuta a produrre un liquido luminoso che finirà nel fermentatore.

A questo punto il mosto viene trasferito dal bollitore al mulinello, e viene fatto riposare per 60 minuti, per poi essere raffreddato con degli scambiatori di calore a piastre e telaio. Il lievito viene poi aggiunto assieme a ossigeno. È necessario poi aggiungere del solfato di Zinco, ed una piccola quantità di “cibo” per il lievito (una miscela di amminoacidi).

La fermentazione impiega tempo, e non deve mai essere affrettata; alla Tennent’s lasciano fermentare la birra per almeno 10 giorni.

Una volta completato il processo, la birra viene raffreddata fino a raggiungere i 4 gradi. Questo fa depositare il lievito nel fondo del fermentatore, e poi viene rimosso e trattato come scarto.

Una volta che il lievito viene rimosso, la birra che rimane in superficie viene passata attraverso una centrifuga per rimuovere la maggior parte del lievito rimasto, e poi viene raffreddata fino a -2 gradi, e fatta riposare in appositi contenitori per maturazione per altri 2 giorni.

Prima di essere confezionata, la birra passa attraverso un filtro a piastre e telaio, dove le particelle rimanenti di lievito vengono intrappolate, e la birra acquisisce un colore più lucente. Viene quindi mescolata acqua per raggiungere il livello di alcol desiderato e a questo punto la Tennent’s viene confezionata e distribuita in tutto il mondo.

Le 7 birre Tennent’s

1885 LAGER

Dai sapori robusti e maltati, la Lager racchiude in sé la perfetta combinazione tra luppolo amaro e fruttato. Il suo gusto è aromatico e bilanciato.

  • Fermentazione – bassa
  • Aroma – luppulo
  • Colore – bionda dorata

SCOTCH ALE

Una ale forte e corposa. Sottili i sapori fruttati, con un tocco di luppolo, seguiti da un retrogusto di caramello e malto.

  • Fermentazione – alta
  • Aroma – malto
  • Colore – ambrato

INDIA PALE ALE

Una miscela di sentori di malto, leggere note fruttate, e un carattere incisivo.

  • Fermentazione – bassa
  • Aroma – malto / luppolo
  • Colore – ambrato intenso

GLUTEN FREE

Contiene tutto il gusto classico del malto, l’amarezza dell’originale 1885 LAGER, ma senza le proteine che le persone che seguono una dieta senza glutine devono evitare.

  • Fermentazione – bassa
  • Aroma – malto
  • Colore – biondo dorato

EXTRA

Una lager forte ma sorprendentemente amabile. Ha un pizzico di sapore fruttato e un retrogusto amaro.

  • Fermentazione – bassa
  • Aroma – fruttato
  • Colore – biondo intenso

STOUT

Mediamente corposa, con un gusto di malto tostato, note di cioccolato, melassa e caffè. Il tutto completato da un retrogusto amaro ma bilanciato.

  • Fermentazione – alta
  • Aroma – malto tostato
  • Colore – nero intenso

WHISKY OAK

Una birra mediamente corposa con uno spirito autenticamente scozzese. Aromi decisi e affumicati, dolci e con note leggermente fruttate, con un retrogusto di puro single malt scotch whisky.

  • Fermentazione – bassa
  • Aroma – fruttato
  • Colore – oro intenso