TAG Heuer è un nome importante, epico e conosciuto in ogni parte del globo. È la firma con cui l’intenditore riconosce a prima vista un buon orologio di lusso costruito da una casa che fonda le sue radici nel 1860.

Il brevetto del primo cronografo Heuer risale al 1882 e da allora tutte le collezioni di orologi TAG Heuer Monaco si sono fatte conoscere sul mercato portando come tratto distintivo l’affidabilità, lo stile e la resistenza.

Basti pensare che nel 1887 Eduard Heuer, fondatore dell’azienda, brevettò il pignone oscillante utilizzato ancora oggi dagli orologiai per i cronografi meccanici.

Dagli albori della produzione

Durante i primi anni del ‘900 arriva un altro brevetto in casa Heuer noto come Time of Trip. Con esso viene realizzato e presentato al mondo il primo cronografo da cruscotto per auto progettato per l’utilizzo su veicoli e aerei.

Si caratterizzava da due grandi sfere volute per indicare l’ora del giorno richiamando il funzionamento dell’orologio tradizionale. Inoltre era dotato del pulsante con il quale l’utilizzatore poteva gestire le funzioni di start, stop e reset per misurare la durata del viaggio.

Gli orologi da polso della Heuer arrivano poco più tardi, nel 1914, quando venne presentato un modello simile ai cronografi da tasca riadattati per essere indossati al braccio. Il primo è il Micrograph, il cronografo di precisione al quale succedette il Semikrograph.

I favolosi anni cinquanta

Successivamente arrivarono gli Autavia, i cronografi da cruscotti usati per automobili e aerei che, assieme agli Hervue, si affermarono soprattutto nel campo dell’aviazione. La linea più interessante del periodo, in piena guerra, fu quella dei Flieger con due contatori e fondelli a scatto per i piloti delle forze aeree tedesche.

Dagli anni cinquanta in poi gli Heuer erano indossati per lo più da piloti professionisti tant’è che l’azienda si è posizionata tra le più importanti e affidabili nel mondo dell’automobile, anch’esso in forte sviluppo.

Tra le versioni speciali di questi anni si ricordano quelle con i loghi delle scuderie e sponsor come Indianapolis Motor Speedway, Shelby, Copra e Candele Champion. Durante gli anni sessanta, inoltre, Heuer divenne il primo produttore di orologi svizzero a mandarne uno sullo spazio. Fu proprio il pilota John Glenn ad indossare un Heuer a bordo della Mercury Atlas 6.

Le tecnologie e i testimonial storici

La stragrande maggioranza dei cronografi Heuer, soprattutto quelli alimentati a Calibro 11, furono sempre utilizzati durante corse automobilistiche e indossati al polso dei piloti ma non solo. Il più popolare degli orologi Heuer è quello indossato da Steve McQueen nel film Le Mans (1971), un Monaco Blu.

Anche il pilota svizzero di Formula 1, Jo Siffert, era solito indossare un Autavia bianco a contatori neri amato e apprezzato ancora oggi.

Heuer TAG

Dagli anni ottanta, poi, arriva la sigla TAG nel nome della casata svizzera. Questa è l’acronimo di Techniques d’Avant Garde acquisita dalla Heuer con la quale ha proseguito il suo percorso di eccellenza.

Difatti al giorno d’oggi è nota per tecnologie di elevato pregio così come per l’estetica intrigante, lussuosa e di grande eleganza per tutti i gusti. Sono questi gli ingredienti che hanno permesso alla casata di vincere prestigiosi premi come l’IF Product Design Award per il suo Monaco Chronograph a Calibro 360 LS. Il premio fu consegnato per la categoria di Lifestyle durante il Forum Internazionale di Design GmbH ad Hannover, in Germania.

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