Ideata per l’editoria nel 1941, Wonder Woman è diventata negli anni Settanta l’omonima serie televisiva statunitense, con protagonista un’intramontabile Lynda Carter. Negli ultimi anni è tornata alla ribalta con due film dedicati, Wonder Woman (2017) e Wonder Woman 1984 (2020), entrambi interpretati da Gal Gadot e distribuiti in Italia da Warner Bros. Pictures.

80 anni di Wonder Woman

Per festeggiare gli 80 anni della supereroina, durante la Milan Games week e Cartoomics è stato organizzato un incontro dedicato alla mostra che si svolgerà a Milano dal 17 novembre al 20 marzo 2022 a Palazzo Morando intitolata: “Wonder Woman: Il mito”.

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Panel Wonder Woman a Milan Games week e Cartoomics

Il panel è stato presentato dalla poliedrica conduttrice, voice talent, cosplayer e grande esperta di cultura pop Giorgia Vecchini e vi hanno partecipato la curatrice della mostra, Alessia Marchi, e la disegnatrice DC Comics, Emanuela Lupacchino, che ha realizzato in diretta uno splendido schizzo della famosa amazzone.

Le origini di Wonder Woman

Questa mostra è il primo progetto museale su un supereroe, dove viene illustrato questo tipo di personaggio con un approccio scientifico: solitamente si pensa ad una mostra su un fumetto come ad una esposizione di tavole in ordine cronologico oppure come un’analisi dettagliata dell’autore che lo ha creato. Non si analizza quasi mai un personaggio in riferimento al costume, alla società, ai dati storici.

È proprio da questo ultimo punto che Alessia Marchi è partita per la realizzazione di Wonder Woman: Il mito. La ricerca ha riguardato le origini della supereroina e in particolare la storia dell’autore William Moulton Marston, sempre intrecciata con donne che poi sono andate a plasmare la figura della stessa eroina DC.

Wonder Woman: il mito. Oggetti in mostra

All’interno della mostra sono esposte le tavole e i fumetti originali, derivanti da collezioni private, dalla collezione DC e dal Museo del fumetto di Milano. Sono anche presenti diversi costumi utilizzati durante i lungometraggi cinematografici, tra cui l’armatura d’oro di Wonder Woman 1984. Non mancano contenuti speciali video molto suggestivi che raccontano proprio il mito partendo dall’archetipo della guerriera nel viaggio dell’eroina. È un percorso che conduce all’importanza dell’armatura che ci collega poi al luogo in cui siamo che è il museo Morando e quindi l’armatura intesa come abito che indossiamo per conquistare il nostro spazio.