Non sentitevi a disagio: tutti prima o poi sono incuriositi dalle vetrine di Amsterdam. Non sono infatti molte le città nel mondo a vantare un distretto a luci rosse così conosciuto e dove gli operatori e le operatrici del sesso possono lavorare in maniera trasparente e legale.

 

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Vecchio quasi quanto la città stessa, il Rosse Buurt (area a luci rosse) comprende diverse zone in cui le prostitute esercitano la loro professione all’interno di vetrine illuminate da un’inequivocabile luce di colore rosso. Quest’area comprende i quartieri di Singelgebied, Ruysdaelkade e De Wallen, l’ultimo dei quali costituisce la zona più nota e frequentata. Ogni quartiere ha le sue peculiarità, ma tutti sono accomunati dal grande fascino storico degli edifici e dai pittoreschi canali alberati che li costellano.

Se volete saperne di più su questi luoghi peculiari e siete curiosi di conoscere i meccanismi della prostituzione legalizzata, venite con noi in un tour delle vetrine di Amsterdam.

Storia del quartiere a luci rosse di Amsterdam

La prostituzione sarà forse il mestiere più antico del mondo, ed è quasi sicuramente uno dei mestieri più antichi di Amsterdam. La città era infatti già un importante centro portuale nel XIV secolo, e proprio all’epoca le prostitute iniziarono a stanziare nelle zone del porto per intrattenere i marinai. Ben presto i luoghi di piacere si spostarono verso De Wallen, fra i quartieri più antichi della città, dove gli uomini potevano trovare sesso, pub e distillerie per completare il proprio divertimento.

Nel corso dei secoli, i governi locali e le istituzioni religiose hanno cercato a più riprese di bandire la prostituzione, ma senza successo. L’industria del sesso di Amsterdam ha infatti sempre portato denaro e affari alla città, anche se i problemi di criminalità e degrado ad essa connessi non sono mai mancati.

Nel XVIII secolo, fu Napoleone Bonaparte a introdurre una prima mozione di legalizzazione della prostituzione ad Amsterdam, principalmente per prevenire la trasmissione di malattie sessuali ai soldati francesi. Le prostitute dovevano presentarsi alle guardie due volte alla settimana per essere sottoposte a esame medico; a seguito di tale esame, veniva rilasciato loro un cartellino di colore rosso nel caso in cui fossero risultate sane e bianco se avessero avuto malattie. Le donne con cartellino bianco non potevano lavorare fino ad avvenuta guarigione.

Fu all’inizio del XX secolo che le prostitute iniziarono ad operare all’interno delle cosiddette vetrine. Alcune leggi vietarono infatti la prostituzione in strada, mentre consentirono alle donne di attirare i clienti da dietro le tende socchiuse di una vetrina. Nel 2000 i bordelli divennero infine legali a tutti gli effetti e venne imposta l’acquisizione di una licenza per aprirli. Le prostitute di Amsterdam sono oggi riconosciute come lavoratrici a tutti gli effetti, con accesso a servizi sociali e sanitari e obbligo di pagare le tasse.

Regole del quartiere delle vetrine di Amsterdam

Frequentare il quartiere a luci rosse di Amsterdam non è trasgressivo come molti pensano, anzi. Di giorno De Wallen è una bellezza storica da visitare, con le sue architetture caratteristiche e gli edifici monumentali.

Bordelli, sexy shop, peep show e, ovviamente, le vetrine, non sono le uniche attrazioni ricreative della zona. Il quartiere è infatti ricco di coffee shop e pub, ma anche di musei e negozietti caratteristici. È però dalle 22 in poi che la vita inizia a brulicare fra vicoletti stretti e viali lungo i canali. Le vetrine si illuminano delle caratteristiche lampade rosse, utilizzate da secoli per indicare la presenza di una prostituta disponibile.

Come ogni quartiere turistico di una grande città, i pericoli legati a taccheggiatori e borseggiatori sono sempre presenti. De Wallen e l’intero Rosse Buurt sono però continuamente sorvegliati da telecamere e da agenti di polizia, e sono perciò sicuri da frequentare.

Esistono comunque delle regole da tenere sia quando si visita il quartiere sia quando si approcciano le prostitute e gli operatori e operatrici del sesso. È raccomandato non fare foto alle vetrine e non sostare troppo a lungo di fronte ad esse, non battere sui vetri e non cercare di guardare cosa succede all’interno. Quando si incontra una prostituta, bisogna pagare in anticipo e accordarsi preventivamente sui comportamenti ammessi e non ammessi. È necessario curare la propria igiene personale prima degli incontri e non presentarsi sotto l’effetto di droghe o alcol. Il sesso deve sempre essere protetto, ricordando che le prostitute ad Amsterdam non hanno l’obbligo di controlli medici periodici. Aggressione e coercizione non sono assolutamente tollerate e vanno segnalate alla polizia locale. Il rispetto verso le professioniste delle vetrine è da mantenere in ogni momento.

Prezzi delle vetrine di Amsterdam

I prezzi per i servizi nelle vetrine di Amsterdam sono variabili e partono da circa 50€. Le prostitute solitamente affittano le stanze a circa 100/150€ l’ora facendo turni. La sicurezza è compresa nei costi di affitto.

Il sesso penetrativo viene praticato con protezione tramite profilattico, spesso (ma non sempre) utilizzato anche per il sesso orale.

Cosa vedere nel quartiere a luci rosse di Amsterdam

I punti di interesse nel quartiere De Wallen non mancano e si sposano alla perfezione con l’atmosfera rilassata e seducente del posto.

Rimanendo in tema di attrazioni a luci rosse, a De Wallen troverete sia un museo del sesso detto Tempio di Venere, nel quale i visitatori possono esplorare l’evoluzione della sessualità nel corso dei secoli, sia un Museo della Prostituzione. Quest’ultimo è ubicato in un vecchio bordello e riproduce fedelmente gli ambienti e le storie delle prostitute di Amsterdam, dando ai visitatori addirittura l’opportunità di provare come ci si sente a sedersi in una vetrina.

Sempre legato al mondo del piacere è il Cannabis College, istituzione che offre corsi e formazione sul mondo della Cannabis. All’interno potete trovare un rigoglioso giardino di erba e canapa nel quale approfondire le varie tecniche di coltivazione.

Spostandosi su attrazioni cultuali di diversa natura, uno degli edifici monumentali più affascinanti del quartiere è la chiesa Oude Kerk, la più antica di Amsterdam. Costruita nel XIII secolo, questa chiesa dai tratti tardo-gotici è oggi non solo un luogo di culto, ma anche uno spazio museale dove vengono esposte le opere di nuovi talenti dell’arte contemporanea. Nella piazza della chiesa, Oudekerksplein, sorge inoltre Belle, statua di una prostituta che celebra con orgoglio le operatrici del sesso.


Fonte foto: Gio Mikava on Unsplash