capelli shatush

Se state valutando di donare nuova luce e riflessi chiari il più naturali possibile ai vostri capelli, questo potrebbe essere una valida scelta dal risultato assicurato!

Ora direi di andare a capire bene di che cosa stiamo parlando, della sua storia, ma soprattutto di capire come realizzarlo! Pronte!?

Shatush: cos’è?

Lo shatush è una tecnica per andare a creare riflessi chiari sui capelli in maniera molto naturale, senza partire dalla radice, ma agendo sulle lunghezze. Si tratta di un trattamento ideato abbastanza di recente, in Italia questa tecnica fu divulgata Aldo Coppola nel 2001.

Non si tratta né di una vera tinta, né di vere meches , né di colpi di sole. La si può definire una graduale schiaritura che va a sfumare il colore in maniera estremamente naturale.

Questo trattamento consente di andare a schiarire le ciocche fino a tre tonalità rispetto al proprio colore naturale ed il risultato è davvero super naturale. I suo procedimento prevede in un primo momento la decolorazione dei capelli e poi l’applicazione della tinta. Ad oggi vi dico solo che esistono oltre 100 tecniche differenti per eseguire lo shatush.

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Esso si può eseguire anche a casa in maniera “fai da te”, ma specialmente per il primo trattamento, è consigliato affidarsi ad un parrucchiere professionista.

Questa tecnica è davvero molto interessante anche perché la si può realizzare su ogni colore di capelli. Basterà eseguirlo in maniera corretta e andare a creare la giusta sfumatura adatta al colore di capelli che si ha.

Infatti lo shatush si po’ declinare in una miriade di colori: dai più classici come i biondi e i castani, ai colori più stravaganti come il blu e il viola.

Shatush: come si realizza?

Lo shatush è l’idea perfetta per un cambio look raffinato e naturale ai capelli, particolarmente indicato per chi li ha medio lunghi, e potrà essere realizzato su tutte le tonalità di colore. Vediamo nello specifico come viene realizzato lo shatush.

Per prima cosa viene effettuata una cotonatura ai capelli asciutti e verrà poi distribuito sulle ciocche il colore ad una distanza dalla radice di almeno una decina di centimetri. Esso rimarrà in posa in base alla schiaritura desiderata. Il consiglio migliore è comunque quello di procedere per step e schiarire in maniera graduale i capelli.

Se avete buona confidenza con i vostri capelli e con le tinte fai da te, potete provare a realizzare il vostro shatush anche in casa. Ribadisco il fatto però di affidarvi ad un bravo professionista, almeno per quanto riguarda il primo trattamento.

Capelli shatush: pro e contro

Sembra chiaro che stiamo parlando di una tecnica molto diffusa e amata da parecchie donne, ma eseguire uno shatush ha i suoi pro e i suoi contro, come ogni trattamento.

Uno dei lati migliori nell’effettuare lo shatush è il fatto che esso doni un risultato finale e dei riflessi molto più naturale ai capelli. Inoltre, dato che la sua applicazione non è prevista dalle radici, gli eventuali ritocchi da eseguire saranno molto più diradati nel tempo rispetto a quelli di una classica meches a ai colpi di sole  per esempio.

Di contro c’è da dire che dopo il trattamento i capelli potrebbero risultare molto secchi e aridi. Data l’elevata percentuale di ossigeno da utilizzare per andare a creare i riflessi chiari tanto desiderati, la fibra del capello potrebbe subire seri danni. Sarà quindi bene correre ai ripari con prodotti come maschere e balsamo dal forte potere idratante e restitutivo. Munitevi di prodotti con al loro interno ingredienti come olio di oliva, olio di Argan o burro di kartè.

Se intendete osare con shatush sui toni del viola o del blu, fate attenzione e parlatene bene con vostro parrucchiere di fiducia. Dovete sapere che il capello dopo avere subito una decolorazione così intensa come quella appunto dello shatush, rigetta il colore. Quindi, per esempio, se abbiamo optato per uno shatus per ottenere dei riflessi viola, non è da escludere che dopo pochi giorni i vostri capelli virino al rosa!

A chi sta bene lo shatush?

Il bello di questo trattamento è proprio quello che si possa realizzare su ogni colore di capelli.

  • Shatush biondo: le sfumature possono variare dal biondo chiaro fino ad arrivare al platino
  • Shatush scuro: per i castani scuri l’ideale è andare a creare sfumature che vanno dal nocciola al caramello scuro.
  • Shatush castano: per chi ha capelli castani le opzioni variano dal biondo cenere al miele dorato

Insomma è chiaro il fatto che si tratta di una tecnica capace di adattarsi ad ogni tipologia di capelli e di esigenza!

Anche le amiche che hanno un taglio corto possono valutare lo shatush. In questo caso, per ovvie ragioni ,non si andrà ad agire nelle lunghezze, ma all’estremità dei capelli o sulla frangia.

Mi sono stancata dello shatush: come lo tolgo?

A noi donne può capitare di voler saltare da un look di capelli all’altro in un batter d’occhio, o quasi, quando possibile. Se avete vi siete già stancate del vostro shatush potete andarlo ad eliminare in maniera molto semplice. Come si fa? La soluzione prevede di andare ad applicare una tintura di uno, meglio due, toni più scuri del vostro shatush. Oppure tagliare via le lunghezze più chiare con un taglio di capelli.  Queste sono le soluzioni giuste anche in caso di uno shatush sbagliato dal risultato non sperato. Anche in questo caso mi sento di consigliarvi sempre di rivolgervi ad un parrucchiere che saprà indicarvi la soluzione migliore.

Ricordate sempre dopo l’ennesimo trattamento ai capelli di andarli a curare con maschere ed impacchi dedicati nelle settimane a seguire.

La moda shatush

A seguito della sua ideazione avvenuta come accennato sopra grazie al grande parrucchiere Aldo Coppola nel 2001, lo shatush ha avuto senza dubbio un forte successo grazie anche al fatto di essere stato sfoggiato  dai capelli di molte celebrities di casa nostra e d’oltre oceano.

Una vera e propria tendenza che ancora oggi è sulla cresta dell’onda e che ha fatto accantonare a molte donne le classiche meches.

Voi lo avete mai provato? Se la risposta è no,  forse è arrivato il momento giusto!


Fonte foto: Colton Sturgeon on Unsplash