La storia riprende più o meno da dove si era interrotta: Woody (con la voce di Tom Hanks e da noi, per la prima volta, senza quella di Fabrizio Frizzi), Buzz e gli altri vivono sereni con Bonnie, anche se la bambina non ama Woody come lo amava Andy e lo lascia spesso nell’armadio.

Woody però non si sente offeso per questo motivo e anzi, quando Bonnie inizia l’asilo, si infila nel suo zaino per farle compagnia. Finisce così per contribuire alla creazione di Forky, un giocattolo costruito dalla bambina con una forchetta/cucchiaio che però crede di essere spazzatura e vuole solo buttarsi via. Woody cerca di fargli capire l’importanza dell’amore di una bambina, ma non riesce a convincerlo prima che lui salti giù da un camper in corsa.

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Il cowboy si lancia allora in un’avventura per ritrovarlo: inseguito dai suoi vecchi amici, si imbatterà in nuovi giocattoli e in una vecchia fiamma, la non più docile Bo Peep. L’universo dei giocattoli si arricchisce e si rinnova in uno sviluppo di trama per niente scontato e coinvolgente fino alla fine: Forky in primis, con la sua crisi di identità, è un piccolo e adorabile gioiellino, Bo Peep si trasforma in un’eroica donna d’azione (e paladina del femminismo) mentre la new-entry Duke Caboom, uno stunt-man canadese abbandonato dal suo bambino perché non era non in grado di fare le stesse acrobazie della pubblicità, è semplicemente un portento (complice anche il fatto che in originale sia doppiato dal mitico Keanu Reeves?!).

 

La minaccia di diventare inutili e l’incombenza della fine si fanno ampiamente sentire nel corso del film, e ogni personaggio tenta, a modo suo, di affrontare e sconfiggere quella paura.

Questo nuovo capitolo della saga (a cui non è ancora stato messo ufficialmente il punto definitivo) ha reso evidente (con una buona dose di successo) che il mondo di Toy Story aveva ancora qualcosa da dire, reintroducendo vecchi amici e presentandone di nuovi, dimostrandoci una volta in più che andare verso l’nfinito ed oltre è possibile se al nostro fianco si hanno persone, o meglio, giocattoli, di fiducia pronti ad amarci e accompagnarci in ogni passo della vita.