ultima cena leonardo da vinci

L’Ultima Cena dopo Leonardo, una mostra alla Fondazione Stelline a cura di Demetrio Paparoni in occasione dei 500 anni della morte di Leonardo da Vinci.

Sei grandi artisti internazionali, di diversa tradizione culturale, hanno riletto il tema dell’Ultima Cena a partire dalla raffigurazione che ne ha dato Leonardo, facendone una delle espressioni più alte della nostra cultura, in un originale dialogo tra oriente e occidente.

L’Ultima Cena dopo Leonardo ha l’obiettivo di sottolineare come l’opera di Leonardo continui a contaminare l’arte contemporanea.

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“Un progetto importante e ambizioso, L’Ultima Cena dopo Leonardo è un significativo omaggio alla contemporaneità di Leonardo.” PierCarla Delpiano, presidente Fondazione Stelline

ANISH KAPOOR Flayed II 2016 silicone e tela di juta su tavola silicone and hessian on board 208 x 164 x 18 cm. Courtesy the Artist
ANISH KAPOOR, Flayed II, 2016, silicone e tela di juta su tavola, silicone and hessian on board, 208 x 164 x 18 cm., Courtesy of the Artist

Tra i sei artisti ci sono opere di Anish Kapoor, che incentra la sua ricerca sul rapporto tra arte e scienza, tra sparizione e apparizione della forma.

ROBERT LONGO Untitled (Head of Christ) 2019 carboncino su carta intelaiata, cornice in foglia d'oro lavorata a mano, custodia in pelle e 30 pezzi di argento charcoal on mounted paper, handcrafted gold leaf frame, leather pouch and 30 pieces of silver 199,1 x 122,9 x 7,6 cm Courtesy the Artist and Galleria Mazzoli
ROBERT LONGO, Untitled (Head of Christ), 2019, carboncino su carta intelaiata, cornice in foglia d’oro lavorata a mano, custodia in pelle e 30 pezzi di argento, charcoal on mounted paper, handcrafted gold leaf
frame, leather pouch and 30 pieces of silver, 199,1 x 122,9 x 7,6 cm, Courtesy of the Artist and Galleria Mazzoli

Robert Longo, che si concentra sul volto del Cristo disegnato in una scala maggiore rispetto all’originale con carboncini di diverse tonalità di nero, Nicola Samorì che affronta il tema della della morte biologica in pittura; Masbedo che puntano l’attenzione sulle mani di Pinin Brambilla Barcilon, la restauratrice dell’Ultima Cena leonardesca in un video di 2 minuti e 24 secondi.

YUE MINJUN Digitalized survival 2019 acrilico su tela | acrylic on canvas 190 x 346 cm. Courtesy the Artist and Fondazione Stelline, Milan
YUE MINJUN, Digitalized survival, 2019, acrilico su tela | acrylic on canvas, 190 x 346 cm. Courtesy of the Artist and Fondazione Stelline, Milan

L’assenza dei personaggi nell’opera di Yue Minjun amplifica la presenza della luce che entra dalle finestre sullo sfondo e, infine, Wang Guangyi che in un polittico di otto tele di grande formato, sovrappone l’iconografia leonardesca al paesaggio e alla tecnica pittorica tradizionale cinese del Wu Lou Hen.

Wang Guangyi, The Last Supper (New Religion), 2011, oil on canvas, 400 x 1600, courtesy the Artist and Fondazione Stelline, Milan
WANG GUANGYI, The Last Supper (New Religion), 2011, oil on canvas, 400 x 1600, courtesy of the Artist and Fondazione Stelline, Milan

E’ possibile visitare la mostra fino al 30 giugno 2019 e giovedì 27 giugno sono disponibili due esclusive visite guidate gratuite con il curatore della mostra, Demetrio Paparoni, alle 17,30 ed alle 18,30, fino ad esaurimento posti.

Foto: Studio BonnePresse / Pixabay (cover)