Si è ormai conclusa l’ultima edizione del Festival di Sanremo che quest’anno può vantare un grande successo, complice sicuramente la scelta dei conduttori. Tra risate, emozione, lacrime, sorpresa e ironia, quest’anno il Festival è riuscito nell’intento di riunire l’Italia davanti allo schermo mixando diverse generazioni e portando un risultato omogeneo nella sua diversità. Vince la canzone “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta e Fabrizio Moro, il duo che inizialmente ha rischiato l’esclusione per “plagio”.

 

La canzone inspirata agli attentati di Parigi, del Bataclan o ancora di Nizza vince il Festival di Sanremo. Nonostante lo spavento iniziale, Fabrizio Moro e Ermal Meta, tra i favoriti del pubblico, portano a casa il Leone d’Oro del Festival della canzone italiana.Per molti invece il “vero vincitore” di questa 68esima edizione di Sanremo è Pierfrancesco Favino che nel corso di queste cinque serate ha dimostrato talento, umanità, professionalità e si è conquistato tutto l’Ariston e oltre.

Dopo anni di conduzione da parte di un Carlo Conti a suo agio a Sanremo, dopo anni di vallette sexy, dopo la farfallina di Belèn, dopo la plastica di Rocio e Madalina Ghenea, dopo la spiccata personalità di Luciana Littizetto, dopo l’apparizione della regina della televisione italiana, Maria de Filippi, l’anno 2018 ha visto mettersi in atto un vero e proprio cambiamento a Sanremo.

Un Claudio Baglioni perfetto padrone di casa (anzi, forse anche un po’ troppo), una Michelle Hunziker bravissima, sciolta, sorridente (ma va?) e un Pierfrancesco Favino superlativo. Dal ballo scatenato sulle note di Despacito fino al commovente e toccante monologo della serata conclusiva. Monologo sul tema della diversità, sul tema dello “straniero”, il “diverso”, attuale ieri come oggi. Monologo tratto da “La notte prima della foresta” di Bernard-Marie Koltès che ha emozionato, commosso fino alle lacrime il pubblico, la platea, gli operatori dietro alle quinte fino agli spettatori a casa propria. Un momento definito come “il momento più commovente dell’intero Festival“, che non può che consacrare Favino non solo come Attore a tutto tondo, ma come straordinario performer capace di far trattenere il fiato ad una platea importante come quella del Teatro dell’Ariston. Tutto questo da solo, quasi a nudo, su un palco.

Parlando di musica, ha convinto Lo Stato Sociale (arrivato secondo) nonché la canzone portata da Annalisa, che infatti si è classificata terza.

Delusione per Elio e le Storie Tese che arriva ultimo. Consolazione invece per Ornella Vannoni, che porta a casa il “Premio Claudio Baglioni”, ricevuto nel corso del Dopo Festival, la sua canzone essendo quella più votata dai “colleghi” artisti in gara.

A livello di stile e moda invece, i due uomini Baglioni e Favino hanno convinto, il primo in Ermanno Scervino, il secondo in Giorgio Armani, Salvatore Ferragamo o Ermenegildo Zegna, look sempre accompagnati da gioielli Nove25 e da orologio IWC.

Michelle invece ha incantato in Giorgio Armani Privé, in Alberta Ferratti e soprattutto in Moschino con due abiti superlativi: un abito strapless nero con maxi fiocco fucsia dietro alla schiena, e un abito che quasi potremmo definire “petaloso“. Un fiore sbocciato, assolutamente perfetto sulla bionda conduttrice. Molto meno convincenti i look Trussardi. Un omaggio alla Maison del marito non andato a buon fine. Gli outfit di Michelle erano accompagnati da gioielli Tiffany & Co.