Dior Haute Couture Autunno-Inverno 2017-18

Un Atlas, una mappa, una cartina geografica. Che sia quella del mondo intero, oppure “la mappa di Parigi, stampata su un un fazzoletto”. Apparentemente la nuova collezione Haute Couture di Dior potrebbe far pensare al viaggio, ma è molto più complessa, è molto più di quanto sembra.

La Maison festeggia i suoi 70 anni (sfoglia la gallery). Era infatti il ’47 quando Monsieur Dior creò quello che poi sarebbe diventato un impero. Settant’anni dalla prima sfilata in un allora piccolo atelier. Oggi Maria Grazia Chiuri, prima donna alle redini della Maison ha deciso di renderle omaggio alla sua maniera. Celebrando, appunto, la donna. No, le donne.

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Dior Haute Couture Autunno-Inverno 2017-18

Per la Chiuri, l’atlante non si ferma all’idea di viaggio in sé piuttosto alla scoperta di se stessi. Significa crescita, mutazione, emozione. Un percorso in primis personale.

Nel ’53, venne pubblicato “Christian Dior in the World” in quale volume custodiva un’incisione di Albert Decaris

Una mappa dei cinque continenti. In un volume successivo si legge invece “Una collezione completa deve rivolgersi a tutti i tipi di donne di tutti i paesi”.

Dior Haute Couture Autunno-Inverno 2017-18

Ecco la sintesi. Un viaggio culturale, emozionale, ricco di sfumature diverse tutte al femminile. Un viaggio di stile, rappresentato oggi nella nuova collezione Haute Couture autunno-inverno 2017-18. Una collezione versatile, anche solo per l’utilizzo dei tessuti che vede anche stoffe maschili sublimate e rese cangianti da trattamenti e nuove tecnologie.

Con questa collezione Maria Grazia Chiuri vuole sì rendere omaggio alla tradizione, la storia, il patrimonio culturale di Dior, ma proiettandolo anche in un futuro. Un futuro da lei disegnato. Un futuro pur sempre fedele alle sue radici, ma all’avanguardia, con uno sguardo (femminile) verso il futuro e nuovi stimolanti orizzonti.