Esistono diversi tipi di Club Sandwich, io li adoro: quello classico con pollo, uova, bacon e pomodoro; quello di pane nero con salmone, avocado e philadelphia; quello vegetariano con tutte le verdure note allo scibile umano; e quello che non si mangia affatto, anzi… è lui che potrebbe mangiare te! Stiamo parlando della più grande e pericolosa organizzazione mangiavitosa in Italia. Radicata nel nord Italia, dove gli eventi di moda e design sono più ricchi (di cibo).

Il Club Sandwich è davvero un club (esclusivo), un gruppo di persone, più o meno vasto, il cui obiettivo primario è di rimbalzare come una pallina (anche perché continuando a ingurgitare cibo, assumono un forma sferica) da un’inaugurazione all’altra, da un evento all’altro e, soprattutto, da un press day all’altro, per mangiare a sbafo. Senza alcun controllo. Senza alcun limite. Senza alcuna pietà.

Sono super organizzati: una rete di contatti che permette loro di sapere che tipo di catering c’è e soprattutto dove. Li senti parlare al telefono: “Ehi, sono qui all’aperitivo per la presentazione di non so che cosa, in via Malpighi 3. Sono riuscita ad entrare, si mangia tantissimo, vieni anche tu!“. Hanno cominciato con i pizzini, per poi passare agli sms non rintracciabili inviati da cabine telefoniche, fino all’avvento di Facebook, dove la facilità di comunicare tra loro è quadruplicata.

Uno dei membri più giovani del club.
Uno dei membri più giovani del club

Gli appartenenti al Club Sandwich sono capaci di arrivare a un press day (vi ricordate il punto 2 dello scorso articolo, l’affamato?”) e presentarsi con un nome fittizio, fingedosi amico di non so chi, in modo che il responsabile agli accrediti si trovi costretto a farlo entrare. Nel caso non dovesse funzionare questa tattica, sono abilissimi nella possibilità di intrufolarsi tra un gruppo di persone, seguendone il flusso e sperando di non farsi notare. Sono diabolici nell’inventarsi qualsiasi escamotage.

Una volta riusciti nel loro intento, si piazzano davanti al buffet e non si spostano per circa un’ora, tanto meglio se ci sono delle sedie per accomodarsi tranquillamente. Ricordo come fossi ieri, di un appartenente al gruppo dei Mangiapanini (linguaggio volgare per denominare i Club Sandwich) seduto come se fosse in una cucina, impegnato a mangiare tutto ciò che incrociava con lo sguardo, sbriciolando ovunque e bevendo quasi 2 bottiglie di spumante. No, ma fai pure ci mancherebbe!

Altri due una volta si lamentavano perché il brindisi per gli auguri natalizi prevedeva esclusivamente spumante e pandoro… Evviva lo spirito natalizio!

Le migliori, comunque, sono le signore di una certa età che come dei panzer russi si fanno largo tra la folla con lo sguardo tipo gatto con gli stivali di Shrek per dire “Ne ho passate tante nella vita, sono ormai al termine dei miei giorni, non hai un po’ di pietà per una donna anziana?“. Alla fine dei giorni? Ma se sei più in forma di me, corri da un buffet facendo pieni di benzina sotto forma di cibo…

Questi panzer Over70 si muovono sempre in gruppo formando una fila indiana di almeno 5 elementi, con l’unico obiettivo di raccogliere più tartine possibili; l’ultima della fila ha il compito di raccogliere una certa quantità di cibo, mentre la prima deve occupare una postazione strategica e attendere l’arrivo del gregge di amiche! Però dai… quanto sono carine?

Statua in onone della Fondatrice del Club Sandwich
Statua in onone della Fondatrice del Club Sandwich

Indimenticabile la signora che durante un cocktail organizzato da un brand di moda toscano, che per l’occasione offriva un catering di prodotti tipici della regione, si infilava in borsa circa 2 etti di prosciutto. Mi è capito diverse volte di pensare a questa donna: aveva foderato la borsa con carta di alluminio oppure gettava le fettine così, dove capitava? Chissà… lascerò questo mondo con un dubbio atroce, ahimè.

Per restare in tema, vi annuncio che Sotto il cielo di Milano è nato Mise en Place in via Fatebenefratelli 36: dalla colazione alla cena (è aperto tutti i giorni dalle 8.00 alle 22.00). Le sfiziosità si chiamano “cicchetti” , vale a dire delle monoporzioni da 100 grammi. Il cicchetto risale all’antica usanza dei mercanti veneziani di consumare un buon pasto a qualsiasi ora: da Mise en Place si gustano dei cicchetti di altissimo livello (testato è confermato!) accompagnati da un bicchiere di vino oppure da una birra, di cui ce ne sono diverse, anche artigianali di loro proprietà, come quella senza glutine!
Buon appetito!

P.S. abbiamo inserito all’interno di questo articolo della parole chiave esca per raggiungere proprio loro… gli appartenenti al Club Sandwich 😀