Febbraio, mese degli innamorati direte voi, invece no, dico io. Febbraio, mese dei palestrati, si perchè anche se manca qualche mese, il profumo della stagione estiva si fa sentire, e con essa le iscrizioni nelle palestre di turno per la corsa ad un corpo perfetto. Io, che le palestre le frequento da un po’ (con scarsi risultati), ho deciso di farvi una personale lista dei personaggi che le affollano (difficili farli rientrare tutti in sole 10 categorie, non è stato semplice). Attenzione, la lettura potrebbe nuocere gravemente sulla decisione di una vostra ipotetica e futura iscrizione.

1) Il palestrato. Gongio e lampadato da sembrare un tacchino stile Thanksgiving, si presenta tatuato in ogni dove, con sopracciglia perfettamente disegnate, capelli cotonati, canotta, cintura di pelle in vita e guantini alle mani, stile Miss Ciccone. Questo cavernicolo lo trovi a qualsiasi ora, indaffarato a sollevare pesi, panche, manubri, bilancieri e qualsiasi cosa assomigli ad un peso, e a dispensare consigli inerenti a integratori, proteine, amminoacidi e affini.

2) Quello convinto. Questo individuo merita tutta la mia stima. Arriva con sguardo di trionfo, si piazza davanti uno specchio, prende una panca, ci mette attorno manubri di ogni dimensione e peso e lo senti urlare come un leone marino ogni volta che alza un peso. Dopo ogni movimento si alza la maglietta e si guarda allo specchio, analizzando vene ed addominali, che a quanto pare, solo lui vede. Ovviamente ad ogni sollevamento di maglietta un selfie è di rigore.

3) Quello a progetto. Cosi come accade nel mondo del lavoro, l’individuo a progetto lo si vede una volta a settimana per fare il punto della situazione. Andamento da passerella, abbigliamento non consono, sguardo da “so tutto io”, arriva, un po’ di tappeto, quattro addominali, un sollevamento pesi, e la consapevolezza di non aver apportato alcun beneficio al suo fisico ma solo alla sua coscienza per aver ammortizzato un po’ il costo dell’abbonamento.

4) Quello senza speranze. Lo so, sono cattiva, ma in questa categoria rientrano quei ragazzi un po’ figli di nessuno. Occhiale, tuta di tre taglie più grande rigorosamente di spugna, scarpe che risalgono alle ultime lezioni di ginnastica del liceo, t-shirt di cotone con scritto “Viaggi del Ventaglio 1960”, marsupio nero, capelli unti, la pelle bianchiccia e la gobba. Non si conosce la sua provenienza e la triste realtà che ha alle spalle, forse nemmeno lui sa chi è e, soprattutto, che ci fa li. Mandatelo al desk per avere qualche informazioni.

5) Il testimonial. Uscito dall’ultima campagna pubblicitaria di non so quale brand di moda, il testimonial è colui che va in palestra con la convinzione di stare su un set fotografico. Pantalone, maglia, felpa, fascia, calzino, polsino, scarpa dello stesso brand. Lui, che appena sale sul tappetto inizia a correre e si copre con il cappuccio della felpa (ma non suda?!?), si sente un po’ Rocky, e a te che lo guardi mentre stai correndo sulla bike pezzata in ogni dove, non ti resta che sperare in un suo “Adriaaaaanaaaaa”.

6) Petto e braccia. Questo individuo non conosce l’esistenza delle sue gambe ed allena solo la parte superiore del corpo. Il risultato è pessimo, un clone di SpongeBob direttamente nelle nostre sale pesi con con due gambine secche e depilate che non possono vantare nemmeno le loro fidanzate dopo anni di cyclette e cerette. Orrore, ecco la sola parole che mi viene in mente.

7) Turista. Compare in palestra 3 mesi all’anno, giugno, luglio e agosto pensando di fare un anno di palestra in tre settimane e diventare come Brad Pitt in Fight Club. In queste settimane fa lo splendido con tutti, dal signore delle pulizie al barista, ci prova con tutte e non ottiene alcun tipo di risultato visibile. Sparisce dopo poco promettendo a tutti di impegnarsi seriamente dal 1° settembre, ma non si sa di quale anno.

8) Crisi di mezza età. Ha circa 50 anni e non necessariamente il bisogno di ammazzarsi di esercizi, ma complice la crisi di mezza età arriva in palestra con il completino del figlio, ipod alle orecchie,
cardiofrequenzimetro, l’ultimo modello di scarpe da running e si affanna con la speranza di perdere sette kg in sette giorni. Fa l’occhiolino a qualsiasi individuo femminile si aggiri per la palestra e alle più fortunate lancia baci con la mano. Non commento.

9) Il pr broccolone. Questo individuo non va in palestra per allenarsi ma per passare il tempo al bar e broccolare con ogni creatura passi. Come ogni degno predatore si apposta nell’angolo più adatto per avere una visuale completa della fauna femminile e mettere in atto il suo piano di attacco: stordire le malcapitate con i suoi lunghi monologhi. Ovviamente il più delle volte se ne torna a casa con la coda tra le gambe, ma ogni sconfitta gli da la forza per riprovarci. Per la serie, ritenta, sarai più fortunato.

10) Il professionista.. Va in palestra sette giorni su sette, indossa solo completi coordinati con i colori e ha un set di asciugamani per ogni minima cosa debba fare. E’ preciso, meticoloso, ossessivo e compulsivo, ha una vita programmata come fosse una scheda della palestra. Con le donne è come l’iceberg che ha colpito il Titanic, non fa l’amore o mentre lo fa allena i bicipiti e si muove come se stesse facendo una lezione di spinning. Se lo incontri nello spogliatoio ti rendi conto che è Robocop sotto sembianze umane. In sala pesi pulisce ogni cosa prima di fare gli esercizi per evitare possibili sfoghi cutanei. Ha una dieta a base di petto di pollo, bresaola e insalatina, banane per ricaricare il potassio e biberoni proteici. Il sabato sera beve al massimo una birra piccola perché la mattina dopo deve andare a correre e non mangia alcun tipo di alimento da lui considerato put perchè sgarra minimamente il suo programma la sua vita è finita.