Quando si avvicina l’estate sono in tanti a desiderare l’abbronzatura perfetta, tuttavia è importante proteggersi dai raggi solari e non solo. A tal proposito, Martina Bindi, esperta beauty, svela qualche segreto per esporsi correttamente al sole.

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Esporsi al sole senza danni è possibile, ma ci sono alcuni accorgimenti da seguire; il primo step è quello di proteggere la pelle, preservando il suo equilibrio e rafforzando le sue difese naturali, quali sebo e cheratina. Martina Bindi, esperta di beauty, sostenitrice della age positivity e creatrice del metodo “bella senza trucco”, oltre che della linea di cosmesi naturale bSoul, afferma: “La prima regola da seguire riguarda una corretta esfoliazione, evitando l’utilizzo di scrub e peeling che indeboliscano la barriera cutanea inibendone le sue naturali capacità protettive. No anche a una detersione troppo aggressiva che impoverisce la pelle, alterando l’equilibrio di sebo e cheratina. Quando eseguiamo l’esfoliazione, quindi, non si deve sgrassarla troppo, prediligendo uno scrub che contenga già al suo interno olii o burri. Mantenere una porzione di grassi, infatti, è fondamentale per neutralizzare l’azione negativa dei radicali liberi provocati dai raggi solari”.

Martina Bindi

Ma i prodotti da applicare sulla pelle non bastano, perché per poter contare su un’abbronzatura uniforma è necessario reidratare il nostro organismo bevendo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. “Per variare un po’ si possono aggiungere all’interno di una bottiglia da 1,5 litri 50 gocce di linfa di betulla, che aiuta a eliminare le tossine e, grazie alla sua elevata quantità di vitamina C e sali minerali, favorisce un’abbronzatura uniforme e luminosa” aggiunge Martina Bindi.

Un altro aspetto che merita di essere preso in considerazione è che la pelle si deve curare anche attraverso l’alimentazione: “Oltre ai classici carotenoidi contenuti in frutta e verdura di colore rosso/arancione, come le carote, il melone, le albicocche, le angurie e i peperoni, ce ne sono anche altri due, l’astaxantina, che stimola l’abbronzatura ma al tempo stesso protegge dal photoaging e dai radicali liberi, mantenendo elastici i tessuti, e il licopene. Come assimilarli? Mangiando salmone e pomodori” aggiunge l’esperta.

Per contare su una pelle sana e protetta è poi indispensabile applicare il corretto filtro solare, quello che più si adatta al nostro fototipo e per trovare quello giusto è bene tenere a mente un aspetto essenziale: “l’SPF è l’indice della capacità della crema di proteggere la nostra pelle dai raggi UVB, quelli che provocano il classico eritema. In rete circolano numerose fake news proprio in tema di protezioni solari. Se si sceglie il fattore SPF 50, ad esempio, in linea teorica possiamo esporci al sole 50 volte in più di 10 minuti, ma naturalmente questo valore sarà strettamente legato al tipo di pelle e si ridurrà in presenza di una carnagione molto chiara. Un buon prodotto si basa sul giusto mix tra filtri fisici e chimici, in grado di garantire sia la foto stabilità sia l’assenza di foto tossicità. L’unico filtro fisico riconosciuto dalla regolamentazione europea è il biossido di titanio, ma, se applicato così com’è, forma un’orribile patina di colore bianco sulla pelle, dando alla crema una texture estremamente sgradevole. Per ovviare a questo problema, le aziende usano il biossido di titanio micronizzato che, depositandosi sulla pelle innesca una serie di risposte, come la proliferazione dei radicali liberi e una reazione incerta della pelle all’esposizione solare” precisa l’esperta.

Infine, ma non per importanza, è doveroso fare attenzione alle tempistiche: l’esposizione al sole, infatti, deve essere graduale, evitando, almeno all’inizio, di rimanere ore sul lettino. Per le prime esposizioni è meglio optare per una passeggiata.