L’indumento più conosciuto, fin dall’antichità è sicuramente la camicia. Questo è un indumento leggero, fatta in diversi materiali, ai tempi dei romani era un indumento intimo, nel rinascimento addirittura era il capo che distaccava il corpo nudo dagli altri vestiti, veniva utilizzata anche durante i lavaggi. Nel 500 si inizio a usarla facendo vedere le maniche, ma è nel 600 che la nobiltà ne prende “possesso” decorandola con pizzi e stoffe pregiate così a renderla quasi un simbolo che li distingueva dalla plebe, che continuava a portarla come una semplice veste.

La camicia era indossata specialmente dagli uomini, per cui fu inventata anche la cravatta, che inizialmente era una striscia di lino bianca che si faceva ruotare attorno al collo per poi adagiarla sul petto.

Nell’arco del tempo polsini e colletto si sono “divisi” dalla camicia, i primi erano spesso di lino adornati di merletti, mentre i secondi, per essere dei buoni colletti, dovevano essere rigidi, alti, inamidati e bianchi. Questa ultima regola poi è passata anche ai polsini, che dovevano essere chiusi categoricamente con dei gemelli.

Dobbiamo arrivare al 1860 per avere delle camicie colorate, ma solo di giorno, mentre per la notte rimaneva il bianco.  Inoltre iniziarono ad essere usate per lo sport, quest’ultime erano morbide, non per forza coperte dalle giacche, in jeans o flanella.

Parlando della camicia di jeans questa nacque come camicia da lavoro, ma i giovani se ne appropriarono come forma di protesta, ecco che politica e moda ritornano a braccetto: infatti nella storia i colori delle camicie sono stati usati e scelti per contraddistinguere i garibaldini, i nazisti e i fascisti.

Attraverso la camicia, oggi, possiamo riconoscere una cultura, uno stile o una particolare zona geografica, un’emozione, ora verranno nominati alcuni modelli, subito vi verranno alla mente le immagini legate a queste camicie: la blusa, la camicia hawaiana, la safari, la coreana e tante altre.

Oggi la camicia viene cucita in tantissime varietà di materiali, per accontentare qualsiasi stile e utilità; ma quali sono le camicie da avere nella primavera 2022?

Indubbiamente una camicia gialla, svolazzante, di tessuto leggero e magari liscio, ispirata all’indumento mostrato in passerella da Valentino.

Un’altra camicia da avere assolutamente è quella di jeans, dal lavaggio più chiaro a quello più scuro, magari abbinato anche al pantalone della stessa sfumatura per poi utilizzare degli accessori a contrasto, di colori sgargianti.

Un altro modello molto in voga quest’anno è la camicia bowling, oversize, magari portata aperta per le donne, abbinata con un crop top. Per quanto riguarda i colori, si preferiscono quelli chiari e stampe di vario genere, specialmente quelle che richiamano un po’ gli Anni ’80.

Per uno stile più elegante e sempre attuale abbiamo gli esempi di Dior e Prada. La prima porta sulle passerelle una camicia nera, che mostra le braccia attraverso l’uso di maniche trasparenti, con il centro invece a finitura lucida. Prada invece punta sull’evergreen in assoluto, la camicia bianca, che viene abbinata a una minigonna per le donne.

Non rimane che dire: a voi la scelta.

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