Prima di organizzare questo viaggio in Germania e Olanda, passando per la Svizzera, abbiamo contattato l’ufficio stampa di Hyundai per proporre loro un test drive, approfittando così di tanti km a disposizione per prendere confidenza con una delle loro auto. Ci hanno proposto un test drive con la nuova Hyundai Bayon, un’auto che sinceramente non conoscevamo, ma che lungo il nostro viaggio abbiamo impararato ad apprezzare per diversi motivi.

Test drive emozionale: guidare Hyundai Bayon è un piacere anche se non capisci niente di motori

Non aspettatevi un test drive tecnico, se state cercando questo punto di vista, vi consigliamo di andare sulle riviste di motori, dove sicuramente le vostre curiosità sul motore e sui cilindri, saranno pienamente soddifatte.

Quello che raccontiamo su FASHIONTIMES è un test drive per chi, come noi, non si reputa esperto di motori, ma che quando cerca una nuova auto, cerca affidabilità, design moderno, comfort e facilità di utilizzo. Tutti plus che la Hyundai Bayon rispetta alla perfezione: il design, sia interno che esterno, è moderno e sportivo allo stesso tempo e questo è stato uno dei motivi che ci hanno portato ad accettare la proposta di Hyundai.

 

Hyundai Bayon: prime impressione del motore elettrico in avvio

Il nostro primo approccio però non è stato favorevole, perché una volta messa in moto, la partenza sembra un po’ macchinosa (come se stessimo sgasando, infatti ci è venuto il dubbio inizialmente di sbagliare qualcosa), ma spulciando il libretto di istruzioni ci è sembrato di capire che l’avvio avviene con un motore elettrico posizionato sotto il bagagliaio, quindi tutto normale e dopo qualche km si fa subito l’abitudine, apprezzandone il lato positivo di inquinare molto meno del solito.

Hyundai Bayon: la capienza del bagagliaio

In auto siamo in 4 + 1 cagnolino e siamo riusciti a caricare 2 trolley grandi, 2 piccoli, 2 zaini normali e uno zainetto (quello del cagnolino), ma anche 1 cartone di vino italiano e 5 lattine di olio extravergine di oliva (le quantità massime consentite dalle dogane) da regalare agli amici tedeschi.

Una volta caricato tutto in macchina, non credevo ai miei occhi! Un complimento va anche a mio padre, pensionato ex camionista che per quanto riguarda la stiva non è secondo a nessuno.

Hyundai Bayon: l’affidabilità e la sicurezza è nei dettagli

Tutti a bordo e… pronti, partenza, via! No… come non detto! Comincia a suonare tutto! Qualcuno dietro non si è messo le cinture… ed è la prima volta che mi capita che ci siano degli avvisi sonori per il mancato inserimento delle cinture per i passeggeri seduti dietro. Mettiamo tutti la cintura (e ci mancherebbe altro) e partiamo!

Nuova Hyundai BAYON

Facciamo 120 km e compare un avviso sul display davanti al volante “Verificare la pressione dei pneumatici”. Freccia a destra e fermata obbligatoria alla prima area di sosta attrezzata. Riprendiamo il libretto di istruzione, seguiamo alla lettera i vari passaggi ed eccoci di nuovo in pista. Non riceviamo ulteriori avvisi, quindi siamo certi di aver gonfiato i pneumatici al punto giusto, con i dati suggeriti all’interno della portiera del guidatore.

Ci sentiamo più sicuri, perché sappiamo che se c’è qualcosa che non va, possiamo fare affidamento sugli avvisi instantanei della nostra Hyundai Bayon, quindi fin quando non ci sono avvisi, ce la viaggiamo sereni.

Tenuta di strada e consumi della Hyundai Bayon

Impostiamo la velocità massima di 120 km/h per non impazzire in Svizzera e finalmente la sblocchiamo in Germania, dove tocchiamo anche i 180km/h con un’ottima tenuta di strada, nonostante le autostrade tedesche – pubbliche e fortunatamente gratuite – non siano famose per il manto stradale più bello del mondo, anzi!

Arriviamo a Bochum dopo 12 ore e dopo 1 pieno e mezzo consumato dopo poco più di 900km di strada. Mi sembra con un ottimo rapporto di budget investito in benzina, questo grazie all’utilizzo della sesta marcia, utilizzata per gran parte del viaggio, che ci ha permesso di ridurre notevolmente i consumi lungo il tragitto.

Arriviamo quindi a Bochum, la città dove è nata mia moglie, che sarà la nostra base per le nostre prossime tappe: Hattingen, Amsterdam, Witten e Colonia.

Ne parleremo nel prossimo articolo, dove vi sveleremo altri dettagli su questo viaggio in compagnia di Hyundai Bayon.