Arriva in Italia il West Side Story firmato dal pluripremiato regista americano Steven Spielberg alle prese con il suo primo musical. Con due esordienti come protagonisti: Ansel Elgort nei panni di Tony e Rachel Zegler a interpretare la dolce Maria.

Da molti anni, sia a Hollywood che a Broadway girava voce che Spielberg fosse interessato a girare un remake del film, perché tutti sapevano che il regista amava tantissimo questa storia.

Con le musiche fantastiche di Bernstein e le indimenticabili coreografie di Robbins, West Side Story debuttò a Brodaway nel 1957 per poi esplodere con successo di critica e pubblico grazie alla trasposizione cinematografica del 1961.

La storia è un classico alla Romeo e Giulietta ma nella New York degli anni ’50, con due adolescenti di gang rivali – i portoricani Sharks e i Jets anglosassoni – che si innamorano pazzamente, con tutto quello che ne può scaturire.

“West Side Story ha un significato importantissimo per tantissime persone e sono emozionato di poterlo riportare nuovamente in vita e condividerlo con un nuovo pubblico”, afferma Steven Spielberg.

Adoro il film originale diretto da Robert Wise insieme a Jerome Robbins, (…) ma prendere un capolavoro e rivisitarlo da un’altra prospettiva e con un’altra sensibilità, senza compromettere l’integrità di quella che è generalmente considerata la più grande partitura musicale mai scritta per il teatro, era piuttosto spaventoso. Ma sono convinto che le grandi storie debbano essere raccontate all’infinito, in parte anche per rispecchiare prospettive e periodi storici differenti.

(…) Volevamo realizzare un film adatto ai nostri tempi, con una comprensione contemporanea e valori contemporanei con cui siamo tutti d’accordo”.

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Ariana Debose as Anita and David Alvarez as Bernardo in 20th Century Studios’ WEST SIDE STORY. Photo by Niko Tavernise.
© 2021 20th Century Studios. All Rights Reserved.

“Non volevamo aggiustare qualcosa che non era rotto, ma dovevamo giustificare la nostra esigenza di raccontare nuovamente la stessa storia”, continua Spielberg.

“Uno dei motivi risiedeva nel cast. Sul palcoscenico, lo spettacolo è stato interpretato quasi sempre da attori che non erano realmente ispanici. Nel film del 1961 gli interpreti avevano una trentina d’anni e molti degli attori che interpretavano i portoricani erano bianchi. Volevo un cast autentico, quindi volevo assicurarmi che gli attori e le attrici che avrebbero interpretato gli Sharks fossero al 100% latinoamericani, e giovani.”

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West Side Story rappresenta l’esordio cinematografico di più di 50 giovani interpreti. Il processo di casting ha richiesto un anno intero ed è stato il più vasto mai effettuato da Spielberg (con l’eccezione di Schindler’s List).

Solo un personaggio originale – il gentile droghiere Doc – è stato completamente trasformato nel film di Spielberg mettendo al suo posto la sua vedova, Valentina, una premurosa donna portoricana che fa amicizia con il giovane Tony.

La chicca è aver scritto questa parte per Rita Moreno, che era nello storico cast del film del 1961 nei panni di Anita. Lei se ne è letteralmente innamorata tanto da unirsi al progetto anche in qualità di produttrice esecutiva.

“Avrei voluto che le riprese di questo film non finissero mai”, afferma Spielberg. “Girare West Side Story è stato davvero meraviglioso (…) e il suo messaggio vivrà per sempre. Oggi è attuale più che mai (…) visto il tragico periodo di divisione e sfiducia, e lo spreco della vita umana attraverso il razzismo, la violenza e la xenofobia. E pur essendo una tragedia, West Side Story suggerisce che la speranza può nascere in mezzo alla devastazione e alla disperazione.

Le canzoni di Bernstein e Sondheim ci mostrano che l’amore può trascendere tutto il dolore e la bruttezza del mondo. Quindi non arrendetevi mai! È per questo che volevo raccontare questa storia in questo momento. Parla più di oggi che di ieri”.

Tutto il film è brillante e pieno di energia. Ad ogni balletto verrebbe voglia di applaudire.

I musical sono difficilissimi da trasporre al cinema ma Spielberg e Tony Kushner (sceneggiatore di prima classe) ci sono riusciti davvero alla perfezione.

E questo è uno di quei casi in cui dovete farvi venire la voglia di vestirvi, uscire e andare al cinema perché il piccolo schermo non gli renderebbe giustizia.

COVER CREDIT: Ansel Elgort as Tony and Rachel Zegler as Maria in 20th Century Studios’ WEST SIDE STORY.