Abbiamo incontrato Pau per il lancio della sua capsule collection in collaborazione con Carlo Pignatelli. Dalla musica al disegno, l’arte trova il suo fil rouge in un’edizione limitata di T-shirt disegnate dal cantante e musicista dei Negrita.

Come è nato il vostro incontro? Come è nata l’idea di questa capsule? L’incontro nasce da un’amicizia recente; ci siamo conosciuti e piaciuti subito come esseri umani. Durante la pandemia, non potendo fare il musicista ho recuperato la mia vecchia passione d’infanzia, ovvero il disegno. Così ho iniziato a fare questo: ho sviluppato la passione per molte arti figurative, dalla grafica alla stampa a torchio, alla pittura, all’illustrazione, ecc.. Facendo questo ho dato vita praticamente a una seconda attività, perché la fan base dei Negrita ha molto insistito per avere dei disegni miei, al punto tale da portarmi a realizzare uno shop on-line. Da qui nasce l’idea di voler fare delle magliette (tipo quelle che vendiamo ai concerti). Queste Santa Suerte sono inquadrate in un formato standard, A4,  e secondo me sono perfette per le t-shirt. Così ho chiamato Pignatelli per avere un confronto, perché nell’ambiente della moda conosco qualcuno, ma non tante persone, e volevo un consiglio per trovare qualcuno a cui rivolgermi per realizzarle. Dopo una settimana mi ha richiamato e mi ha detto che avremmo fatto insieme questo progetto; da qui è nata la capsule. Il mio è un lavoro di tecnica mista figurativa e Francesco ha proseguito con logica il progetto sartoriale, facendo anche lui un lavoro di tecnica mista di stampa.

Ti senti più a tuo agio a fare musica o a disegnare? Alla mia età, avendo vissuto tanta vita in questo mondo della musica in cui tutto è troppo secondo me, bisogna capire quali sono le cose importanti dell’espressività. La domanda che mi pongo è “cosa è importante per riuscire a esprimere in questa società così convulsa e frenetica?”. La concentrazione che ho nel fare un album o una canzone è la stessa che io ho ritrovato nell’esercitare le arti figurative. Questo mi è servito molto per non impazzire durante il lockdown e per capire che una certa sensibilità artistica la si può coltivare con più forme espressive: nel mio caso musica e pittura.

Hai trovato una correlazione tra le due arti? Sicuramente. Io vengo dalla musica rock e cambiando la dimensione di queste stampe potrei sicuramente vederle come copertine di album. Queste due Sante sono assimilabili al concept che si utilizzava in musica tra arte e illustrazione e musica del rock californiano degli anni ’70. Io mi trovo perfettamente a mio agio in questo, anche perché sia io che gli altri Negrita ci occupiamo personalmente delle nostre copertine e dei nostri manifesti da sempre, quindi anche se non ho mai disegnato personalmente una copertina dei Negrita, comunque il mio background culturale è questo e passare dalla musica alle arti visive mi è parso abbastanza facile. Ogni volta che dipingo ascolto musica e per me le due cose sono molto vicine.

Indosserete questi capi durante i vostri prossimi appuntamenti? Io li indosserò nelle occasioni in cui riterrò plausibile indossarli. Per fare footing no! A ottobre sarò ospite del Lucca Comics e indosserò qualcosa di questi capi ed esporrò i 12 pezzi (12 come le tracce dell’album) nella mia personale. Porterò l’alta sartoria di Francesco e del marchio Carlo Pignatelli dentro al Lucca Comics, dove solitamente si fa il fumetto. Il mash-up tra le arti è per me la soluzione vincente.

La collezione la troveremo nei negozi Carlo Pignatelli in primavera? La troveremo nei negozi da febbraio-marzo. Abbiamo selezionato circa un centinaio di best shop a cui stiamo mostrando la collezione.

Sarà venduta anche on-line? Certo, sarà venduta anche on-line: avremo un piccolo sito che riguarderà solo questa parte di produzione, perché gli altri prodotti Carlo Pignatelli non vengono venduti on-line.

Farete altre collaborazioni insieme? Sì, faremo anche l’invernale. Questo è solo il primo album!