barcellona luoghi insoliti da visitare

Capita però che i turisti a Barcellona si trovino sempre ammassati negli stessi luoghi, pronti a fare chilometri di coda per entrare in un museo o in un parco che sono sì affascinanti, ma che possono risultare affollati e inflazionati. Ciò che si rischia di perdere è l’autenticità della città, che merita di essere conosciuta anche nei suoi angoli più nascosti e pittoreschi.

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Dalle case delle bambole a grandezza d’uomo ai labirinti fiabeschi, scoprite con noi 7 posti insoliti da visitare a Barcellona.

Sants

A soli 10 minuti di metropolitana dal centro di Barcellona si trova Sants. Lontano dal trambusto turistico, questo quartiere residenziale e finanziario è il posto ideale per passeggiate tranquille fra parchi moderni e costruzioni storiche.

La vita di Sants si dipana da Plaça España, maestosa piazza nella quale convergono importanti arterie cittadine come la Gran Via e la Avinguda del Paral lel. La stessa via di Sants è una delle strade dello shopping più lunghe e fornite di negozi d’Europa.

Il Parc de l’Espanya Industrial vi accoglierà con sculture moderne e laghi artificiali, mentre salendo all’ultimo piano del centro commerciale Las Arenas potrete godere di una vista panoramica eccezionale sul Montjuïc e la sua Fontana Magica.

Se visitate Sants in agosto, non perdetevi la Festa Mayor, una festa in strada con balli, spettacoli, street food e decorazioni caleidoscopiche.

Parc del Guinardó

Un parco che somiglia quasi ad una foresta a pochissimi minuti dalla città. Il Parc del Guinardó è il posto perfetto per fare jogging in pendenza, rilassarsi all’ombra della zona boschiva oppure godersi il panorama da oltre 200 metri sopra Barcellona.

Pini bianchi, cedri, cipressi, olivi: la vegetazione è squisitamente mediterranea e curatissima, un vero e proprio percorso sensoriale esaltato dal landscape design del parco terrazzato.

Bunker del Carmel

Una delle zone meno note del Parc del Guinardó è quella dalla quale si gode della vista migliore di tutta la città. Si tratta dei Bunker del Carmel, rifugi antiaerei risalenti alla Guerra Civile spagnola e oggi conservati come museo e punto panoramico.

Una visita ai Bunker all’orario del tramonto, magari di un giorno infrasettimanale, vi regalerà una visuale mozzafiato sullo skyline della metropoli in quasi totale privacy. L’ingresso ai padiglioni del museo storico è inoltre gratuito, un ottimo incentivo per scoprire una parte di storia spesso dimenticata della capitale catalana.

Labirinto di Horta

Non lontano dalle vedute del Guinardó sorge un altro luogo magico che spesso sfugge (per fortuna) al turismo di massa. È il Parco del Labirinto di Horta, considerevole area verde di 9 ettari che deve il suo nome ad un labirinto di siepi che ne costituisce il centro.

Il Parco del Labirinto di Horta sembra uscito da una fiaba: colonne classiche e statue di antiche divinità, cascate e distese di muschio, ma soprattutto il labirinto, maestoso intrico verde nel quale giocare a perdersi e rincorrersi.

Annessi al Parco ci sono ancora il Palazzo dei Marchesi di Alfárras e la Torre Sobirana, quest’ultima di origine medievale e un tempo utilizzata per gli avvistamenti dei nemici della città.

Giardini di Mercè Rodoreda

Un vero e proprio omaggio della città ad una figura che ha fatto la storia della letteratura catalana. I Giardini di Mercè Rodoreda onorano l’omonima scrittrice, poetessa e letterata che nel corso del ‘900 scrisse opere altamente simboliche e dense di personaggi femminile come La piazza del diamante e Il giardino sul mare.

Non lontani da Parc Guell, questi Giardini sono un tributo a Rodoreda a partire dalla vegetazione. Ogni albero o pianta che vi risiede è infatti stato citato dalla scrittrice almeno una volta nelle sue opere. Che si tratti di un pino, un leccio o un mandorlo, troverete per ognuno una targhetta con citazione letteraria e spiegazione.

All’interno dei Giardini c’è anche un’attrazione per i più piccoli: una piccola costruzione ricoperta di ceramiche coloratissime, una sorta di casa delle bambole a grandezza d’uomo che conferisce al luogo un’atmosfera ancora più incantata.

È possibile prenotare in anticipo una visita ai Giardini, che offrono tour guidati una volta alla settimana e rimangono chiusi al pubblico gli altri giorni.

Torre di Bellesguard

Antoni Gaudí come non lo avete mai visto. Ai piedi del Tibidabo sorge un edificio del celebre architetto catalano che è quasi sempre dimenticato dagli itinerari da turismo mordi e fuggi. Si tratta della Torre di Bellesguard, un tempo villa padronale e oggi monumento da visitare con meno calca degli altri edifici celebri di Gaudí.

La Torre di Bellesguard fu fatta edificare dalla famiglia Guilera sui resti di un palazzo medievale, il cui stile ispirò Gaudí per la realizzazione della costruzione attuale. L’architettura è infatti un affascinante mix neogotico e modernista, fra richiami simbolici alla tradizione antica e forme slanciate in armonia con gli altri palazzi di inizio ‘900.

A completare la vostra visita ci penserà la vista dal pinnacolo della torretta, uno spettacolo che rende giustizia al nome dell’edificio stesso.

Casa Lleó Morera

Barcellona, è bene ricordarlo, non è solo Gaudí. In Passeig de Gràcia, viale reso famoso da edifici come Casa Battló e Casa Milà, sorgono palazzi dalla bellezza disarmante opera di architetti dall’enorme talento.

Una di queste costruzioni da sogno è Casa Lleó Morera, dell’architetto Lluís Domènech i Montaner. Vetrate, pinnacoli, ceramiche, mosaici, e addirittura un tempietto sul tetto rendono questo edificio un’opera d’arte incredibile, incarnazione delle creazioni moderniste che hanno reso Barcellona celebre nel mondo.

Casa Lleó Morera si trova in un blocco di edifici particolarmente prestigioso. Al suo fianco ci sono infatti Casa Amattler di Josep Puig i Cadafalch, famosa per i suoi colori e per lo stile gotico urbano, e la stessa Casa Battló, capolavoro dalla facciata scolpita in pietra arenaria. L’isolato che contiene queste tre pietre miliari è definito Manzana de la Discordia, in onore al mito del pomo della discordia impossibile da assegnare ad un’unica bellezza.


Fonte foto: Toa Heftiba on Unsplash