donna in menopausa

Tra i 45 e 55 anni: ecco l’età in cui in media sopraggiunge la menopausa. Ma cosa succede esattamente?

Come molti sanno, la menopausa non è altro che una fase biologica della vita di una donna, in cui l’attività ovarica si riduce fino a cessare del tutto, con il conseguente impatto sulla produzione degli ormoni. In particolare, il drastico calo degli estrogeni è proprio la causa dei fastidiosi sintomi della menopausa.

L’insieme dei disturbi associati al periodo della menopausa, presi singolarmente oppure comparsi in tempi e intensità differenti, possono essere motivo di forte scontento per le donne, che si ritrovano quasi da un giorno all’altro ad affrontare una serie di importanti cambiamenti nel proprio organismo. Per vivere con serenità e pieno controllo questa particolare fase biologica, è bene prendere consapevolezza e imparare a riconoscere i vari, diversi disturbi che la menopausa può comportare. Solo così, e adottando dei rimedi in base alle specifiche esigenze, si avrà l’occasione di vivere al meglio anche l’età della maturità, senza il rischio di mettere a repentaglio la qualità della propria vita.

Come riconoscere i sintomi della menopausa?

Ecco i dieci cambiamenti più significativi che avvengono nell’organismo della donna in età matura e come affrontarli per vivere al meglio.

  1. Fin dai primi mesi antecedenti all’entrata nella vera e propria fase biologica della menopausa – ovvero quando si verifica la cessazione delle mestruazioni, che segna la fine del periodo fertile della donna – il ciclo inizia ad essere molto meno regolare: periodi ravvicinati o molto più distanziati tra loro, flusso scarso o particolarmente abbondante. Non c’è – ovviamente – un rimedio a questo tipo di sintomatologia: prima o poi le ovaie cesseranno del tutto la propria attività, è naturale. Però è possibile regolarizzare gli ultimi cicli con integratori ormonali, in base alla prescrizione di un medico specialista. Inoltre, limitare l’assunzione di zuccheri semplici e consumando per ogni pasto una porzione di fibre e proteine, si potranno ridurre i picchi glicemici e controllare gli sbalzi ormonali: questa è una buona base di partenza per affievolire, in generale, tutti i sintomi della menopausa.
  2. Con il drastico calo di estrogeni, l’organismo femminile è statisticamente più esposto al rischio di alcune patologie cardiovascolari, a partire dall’ipertensione. È bene controllare a cadenza regolare i livelli di trigliceridi e di colesterolo nel sangue, perché – venendo a mancare l’azione benefica degli estrogeni – molto spesso tendono ad aumentare. Anche palpitazioni e tachicardie non sono rare nella donna in menopausa. Un aiuto concreto al cuore e all’apparato circolatorio è dato dagli omega 3 e omega 6, presenti in buone quantità nel pesce azzurro, nella frutta secca e nei legumi. Per tenere in salute il cuore, inoltre, non deve mancare una leggera ma costante attività fisica quotidiana, come ad esempio una passeggiata a passo svelto di circa 30 minuti.
  3. Anche alcune patologie osteoarticolari possono essere incentivate dall’entrata in menopausa: l’osteoporosi, in particolare, ha infatti un’incidenza molto più elevata nelle donne sopra i cinquant’anni. La prevenzione nei confronti di eventuali complicanze osteoarticolari può essere messa in atto immediatamente, alla comparsa dei primi sintomi, attraverso un regime dietetico controllato e una ginnastica mirata costante.
  4. Un sonno leggero e poco costante potrebbe essere un altro segno dei cambiamenti fisiologici in atto: molte donne non riescono più a trarre dal riposo notturno i benefici necessari a corpo e mente. Anche in questo caso l’attività fisica può aiutare, perché migliora il ritmo sonno-veglia attraverso la produzione di endorfine e inoltre garantisce una maggiore ossigenazione dei tessuti. Se l’attività fisica non dovesse bastare, molti prodotti naturali a base di melatonina potrebbero aiutare a dormire in modo più sereno e risvegliarsi più riposate.
  5. Vampate di calore, sbalzi di temperatura e sudorazioni eccessive: si tratta di uno dei disturbi più comuni e più conosciuti associati alla menopausa, probabilmente proprio a causa dell’imbarazzo che possono generare. In questi casi una soluzione offerta dalla natura può essere la passiflora, una pianta capace di regolare gli sbalzi di temperatura corporea. Utili anche i semi di lino, ricchi in lignani vegetali (una categoria di fitoestrogeni), dalle proprietà simili a quelle degli estrogeni.
  6. Non dobbiamo inoltre sottovalutare l’effetto della menopausa sull’aumento del peso corporeo, che abitualmente riguarda in misura variabile tutte le donne in menopausa. Ancora una volta la responsabile è la carenza estrogenica, che causa un rallentamento del metabolismo e allo stesso tempo un aumento dell’appetito. Il risultato? Il grasso corporeo si distribuisce “a mela”, ovvero si accumula sui fianchi e sulla pancia. Come rimediare? Ancora una volta il consiglio è quello di privilegiare, nella scelta degli alimenti, quelli integrali, dal momento che sono più ricchi di fibra alimentare, vitamine e sali minerali; è bene inoltre ridurre i grassi e i cibi troppo salati, preferendo semmai quelli speziati.
  7. Molte donne in età matura lamentano secchezza e prurito genitali, spesso associati a un calo del desiderio: i problemi legati alla sfera sessuale molto spesso possono compromettere la vita di coppia. Prima di ricorrere ai farmaci, per attenuare questo genere di sintomi è bene ridurre lo stress, magari concedendosi settimanalmente una o due sessioni di yoga, di pilates o di altre attività che possano favorire la distensione e il rilassamento.
  8. Gli estrogeni sono inoltre incaricati della produzione del collagene, per questo è normale che durante la menopausa la pelle cominci a perdere tono ed elasticità e che appaia più secca. È bene quindi prendersi un po’ di tempo da dedicare a una piccola routine, specialmente la sera prima di andare a letto, per idratare la pelle con una crema (meglio se a base di prodotti naturali) e – con cadenza settimanale – una maschera anti age.
  9. Legati alla menopausa può essere anche una serie di disturbi di natura psico-affettiva, tra cui l’irritabilità, l’instabilità dell’umore, un improvviso affaticamento, ma anche ansia e demotivazione, in alcuni casi persino depressione. Non di rado questi sintomi tendono a scomparire autonomamente, ma se persistono, è bene rivolgersi a uno specialista.
  10. La menopausa può, infine, creare o aggravare anche i problemi che interessano la corteccia cognitiva, ovvero l’area del cervello deputata al pensiero; questo può comportare alcune difficoltà nel trovare la concentrazione oppure in compiti come ricordare nomi e informazioni. In questo caso può essere d’aiuto tecniche di rilassamento e meditazione (come la respirazione diaframmatica), strumenti molto utili per tornare in possesso del proprio centro, per ritrovare un proprio equilibrio e per scoprire una nuova dimensione del benessere.

Fonte foto: Unsplash

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