La moda non ha mai amato – ma questo è sempre stato un dato chiaro – le più rigide convenzioni sociali.

E per parlare un linguaggio di oggi possiamo forse dire che la moda è in assoluto il primo motore di ricerca di tutti i tempi. Il suo occhio coglie cambiamenti li plasma e li culla ancora prima che gli stessi fruitori (del cambiamento) se ne accorgano.

Il no-gender per esempio, il transgender in primis  è un aspetto che si evolve nel sistema toccando i cambiamenti che per fortuna tracciano la realtà di oggi.

Le bellezze da passerella a volte sono così transgender e conquistano cover o diventano testimonial di campagne internazionali riscattandosi da tempi forti e molto molto molto difficili.

Un esempio su tutte è quello della bellissima Theodora QuinlivanTeddy – nominata poco tempo fa nuovo volto della nuova campagna beauty di Chanel.

Americana, 25 anni, scoperta da Nicolas Ghesquière, ha lavorato per Moschino, Maison Margiela, Louis Vuitton, Miu Miu e già sfilato per Chanel quando ancora non aveva fatto pubblicamente coming out.

Un passato come vittima di bullismo a scuola, di violenza domestica da parte del padre; una vita in lotta continua, quella di una vera guerriera che oggi ha avuto il suo riscatto.