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Regista italiano e creatore del genere spaghetti western (in voga negli anni ‘60),  Sergio Leone ha iniziato la sua carriera nel mondo del cinema a soli 18 anni. Ha raggiunto il successo nel 1964 con il film Per un pugno di dollari e successivamente, con altre pellicole un po’ brutali, ma girate con una forza singolare.

Tutti i film western di Sergio Leone hanno ottenuto un buon successo al botteghino italiano. Nel suo 30° anniversario di morte  vogliamo ricordare i migliori.

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I migliori 4 film western diretti da Sergio Leone

Per un pugno di dollari (1964)

Come già detto, Per un pugno di dollari ha gettato le basi del genere spaghetti western (termine impiegato con un senso dispregiativo dalla critica degli anni ‘60). Sebbene questo film western di Sergio Leone venne bocciato dalla critica di quel tempo, l’originalità del regista e la bellissima musica di Ennio Morricone, lo hanno reso uno dei più popolari della storia del cinema.

Il buono, il brutto e il cattivo (1966)

Il buono, il brutto e il cattivo è uno dei film western di Sergio Leone più belli di sempre. Clint Eastwood, grande protagonista del lungometraggio nel ruolo del “buono”, ha contribuito alla grande al suo successo. Nella pellicola, Eli Wallach interpreta il “brutto”, mentre Lee Van Cleef entra nei panni del “cattivo”. Un classico … non serve aggiungere altro.

Giù la testa (1971)

Giù la testa ha avuto uno straordinario successo in Italia, incassando – nella sua prima esecuzione – 2 miliardi delle vecchie lire. Purtroppo però, al momento del debutto la pellicola non è riuscita ad ottenere alcun riconoscimento sostanziale dalla critica, soprattutto rispetto agli altri film western di Sergio Leone. L’unico premio vinto fu il David di Donatello come miglior regista.

Un genio, due compari, un pollo (1975)

Un genio, due compari, un pollo è un film che, per certi versi, prende le distanze dal classico western. Nella pellicola non spiccano sfide e duelli, bensì storie ingenue e sempliciotte (ma che non prendono mai una piega demenziale). Nonostante l’assenza di Bud Spencer, il film segue la stessa linea guida di sempre: un debole, ma intelligente (Terence Hill) e un forte, ma sciocco (Robert Charlebois).

Fonte foto: Pixabay