Come vi siete incontrati tu e Gianni la prima volta? Ci siamo incontrati la prima volta a NY. Ci hanno presentato degli amici e abbiamo avuto un feeling immediato. Ho visto le sue sneakers e gli ho detto subito che erano pazzesche. Ed eccoci qui, siamo amici, facciamo business insieme e pensiamo a progetti futuri.

Come è nata l’idea di una collaborazione con Gianni? Appena ho visto le sue sneakers. E lui mi rispose immediatamente che poteva fare grandi cose (risata). Così è nato l’interesse a voler fare qualcosa insieme e parlarne meglio. E’ nata in maniera molto organica: un bel prodotto, mi è piaciuto a primo impatto.. e boom, eccoci qui.

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Cosa ti piace dello stile italiano di Gianni Gallucci? I dettagli. La minuzia che mette nella costruzione di una calzatura. La pelle e i materiali sono molto pregiati, così come l’artigianalità delle sue scarpe e il risultato è un prodotto di altissima qualità e finezza.

Cosa non può mancare nel tuo guardaroba? Blazers, sneakers e scarpe da abito, oltre che capispalla molto cool.

Ti piace fare shooping? Non vado molto per negozi a dire il vero, perché non trovo mai cose delle mie misure. Guardo le vetrine, ma devo farmi fare poi tutto.

Come hai iniziato con la tua linea di abbigliamento? Ho iniziato a pensarci quando ero al college. Non c’era qualcuno sul mercato che proponeva abbigliamento per taglie come la mia. Così quando sono diventato professionista e ho realizzato davvero quanto bisogno ce ne fosse per chi come me aveva questo problema, ho pensato di farne un business. E così dal 1988 ci metto impegno, passione ed energia perché credo nel progetto.

Cosa pensi delle tendenze uomo che stai vedendo qui? A dire il vero non mi interessa in modo particolare il trend del momento. Mi piace cercare di dare una mia visione sul look, sullo stile, i tessuti. Cerco sempre di creare qualcosa che abbia davvero un tocco personale senza tempo.