La mia prima SunriseBikeRide era iniziata così. Prendo la mia bici primordiale, la bella Walküre in acciaio celeste Bianchi e, probabilmente perché offesa dalle troppe volte in cui l’ho lasciata a casa per godermi il carbonio della Sempre Pro, alla piccola discesa dal cortile al marciapiede decide di farsi cadere la catena.

Bene, ci mancava solo questa dopo la sveglia alle 4.15… incomincio a pensare che l’alba non fa per me.

La catena infatti si è così attorcigliata che ancora adesso giace pendula senza che sia riuscita minimamente a sbrogliarla. Qualcuno mi dovrebbe spiegare come fa una catena a contorcersi così tanto che il cubo di Rubrick sembra un giochetto da bambini.

Ma niente paura, c’é sempre la Sempre, che, al di là del giochetto di parole e anche se non ideale per i pavé e gli asfalti sgarrupati che ci aspettano, sarà il potente mezzo che mi permetterà di godermi l’alba in bici a Milano.
Arriviamo al punto di partenza al pelo e… circa 500 persone, tutte con la maglia turchese di questa terza edizione, sono lì schierate pronte al via.

La partenza di SunriseBikeRide alle 5.34 da Piazza del Cannone

C’é di tutto. Famiglie intere con bambini su seggiolini o sulle loro biciclettine, gruppi di amici, ex pedoni con la BikeMi noleggiata per l’occasione… Molti paiono aver preso la bicicletta per la prima volta nella vita. E ciò depone a favore del grande lavoro di comunicazione svolto dagli organizzatori che, con la geniale idea dello “spettacolo dell’alba in città”, sono riusciti a fare salire in bici tutti, ma proprio tutti!

Una strana, eterogenea brigata muove così i primi giri di pedale con prudenza. Non è facile infatti girare in un gruppo così vasto. E soprattutto non è facile aggregarsi a chi sfreccia sulle micro-ruote della Brompton, partner dell’evento, e a chi pedala sdraiato o, famolo più strano ancora, in piedi, su bizzarri monopattinoni.

L’arrivo in Duomo è decisamente intenso. Foto corale e via… si riparte per Corso Vittorio Emanuele.

L’arrivo in Piazza Duomo, prima tappa del giro di circa 15 Km che ha raggiunto anche la Darsena

Da tempo cercavo di immaginarmi nel contesto di SunriseBikeRide e, tirando le somme della nuova esperienza, devo dire che:
L’alba a Milano non esiste. Tra chi ha fatto le ore piccole e gli operosi milanesi in movimento anche la domenica mattina direi che c’era un traffico discreto… eravamo tutt’altro che soli.

La “movida” è spazzatura. L’incontro con i Canottieri SanCristoforo alla Darsena, con tanto di poetico intermezzo canoro (ad accoglierci dalle barche con un’aria dal Gianni Schicchi – credo – una cantante lirica), si traduce in un imbarazzante slalom tra cocci di bottiglia. La Darsena è un tappeto di vetri. Che vergogna con i nostri ospiti bolognesi, organizzatori dell’iniziativa.

L’incontro con i Canottieri S. Cristoforo alla Darsena… purtroppo costellata di cocci di bottiglia

Pedalare in strada dovrebbe essere più sicuro. Così alcuni amici di dateciPista hanno organizzato nel contesto di SunriseBikeRide la dimostrazione diretta di nuovi prototipi di luci led a striscia da montare sulla forcella e sul telaio della bici. Un sistema ricaricabile che permette di segnalare che si svolta a destra o a sinistra. Allo studio anche la luce rossa che si accende più intensamente quando si frena.

Bilancio finale? Contenta di avere fatto questa esperienza, un bravo meritatissimo ai SunriseBikeRiders capitanati dall’instancabile Davide Mazzocco e ai vigili urbani che avevano già molto da fare alle 6 del mattino e un bello zero, invece, alle strade di Milano che tra rotaie, buche, pavé disconnesso si sono rivelate in tutta la loro perniciosa inefficienza.

Sai quindi che c’é? Dopo la merendina finale in Piazza del Cannone, me ne fuggo felice al Velodromo Parco Nord, dove mi attende l’annuale festa di primavera, organizzata da Mario Bodei e soci del gruppo dateciPista.

Due belle immagini di Giovanni Tamanza scattate durante la 7a festa al Velodromo Parco Nord

C’è il mercatino degli scambi di bici e accessori, il buon vino prodotto da Francesco Moser e… tra le varie prelibatezze offerte a tutti, un salame indimenticabile! Oltre alla festosa compagnia degli aficionados che contribuiscono ogni giorno a rendere speciale la vita dei ciclisti che alle strade piene di buche preferiscono il liscio asfalto della pista, dove sfrecciare senza l’incubo del traffico, respirando un’aria che pare più salubre di un buon 15% rispetto alla city.

Così penso già alla prossima edizione della SunriseBikeRide milanese: è al Velodromo Parco Nord che dovrebbe approdare. Davide & soci… siete formalmente invitati!

Alla festa del Velodromo Parco Nord ho finalmente potuto provare la F1 a Pedali!

 

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