È stato Woody Allen ad aprire il 69° Festival del Cinema di Cannes. Café Society, il suo ennesimo film (ma il primo girato in digitale), ha aperto le danze della prestigiosa rassegna che vedrà all’opera grandi registi e grandi attori in tutte le categorie del programma. E, proprio come Woody, tra i titoli Fuori Concorso ci sarà Money Monster, il film diretto da Jodie Foster che da noi sarà già al cinema questo weekend.

A quarant’anni di distanza dalla presentazione di Taxi Driver (tra i monumenti di Martin Scorsese, Palma d’Oro a Cannes nel 1976), la Foster torna sulla croiesette da regista presentando questo thriller adrenalinico, coinvolgente e interpretato da un trio super: George Clooney, Julia Roberts e Jack O’Connell. La storia (il titolo italiano è arricchito così: L’Altra Faccia del Denaro), racconta in totale tempo reale – come se fosse davvero in presa diretta – una puntata della programma tv Money Monster, condotto dal broker Lee Gates (Clooney), un autentico buffone che assurdamente canta e balla, ma che soprattutto consiglia operazioni finanziarie scellerate e sanguinose. A guidarlo è sempre stata Patty Fenn (la Roberts), la sua produttrice, la donna che lo ha sempre guidato e che è sempre intervenuta per arginare il caos da lui creato.

Un giorno però uno spettatore (O’Connell), finito in rovina dopo essersi fidato del conduttore, irrompe in trasmissione per mettere a ferro e fuoco il programma, la vita di Gates sarà sconvolta. Non vi diciamo come finisce la storia, proprio perché vi consigliamo di andare a vederlo. La bravura del cast si accompagna infatti ad un doppio messaggio di fondo: l’importanza del denaro e di come sia sempre la gente comune – più dei soloni della tv – a pagare gli errori degli altri sulla propria pelle; la violenza che entra nelle nostre vite attraverso i media.

La nostra attenzione più grande però va Pericle, il Nero, il film di Stefano Mordini, anch’esso al cinema, e che verrà presentato a Cannes nella prestigiosa sezione Un Certain Regard. Protagonista (e produttore) della storia è Riccardo Scamarcio che veste i panni di Pericle Scalzone, detto Il nero, che di lavoro “fa il culo alla gente” per conto di Don Luigi, boss camorrista emigrato in Belgio. Anche qui un giorno le cose cambieranno drammaticamente: durante una spedizione punitiva per conto del boss, Pericle commette infatti un grave errore. È la sua condanna a morte. Per salvarsi, Pericle fuggirà in Francia dove incontra Anastasia (interpretata dall’attrice francese Marina Foïs), che lo accoglie e gli mostra la possibilità di una nuova esistenza. Ma Pericle non può sfuggire dal suo passato.

Liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Giuseppe Ferrandino, in questo noir esistenziale Stefano Mordini ci presenta Pericle, un uomo fragile e perduto, un orfano che non appartiene a nessuno, in cerca di una famiglia. Vive in un paese non suo e “si riempie di chimica per placare l’assenza che gli ribolle dentro“. Un personaggio misterioso che si svela, con la macchina da presa che diventa testimone attivo e partecipe. Inquadrature che ci fanno riflettere sulla solitudine e sulla miseria della criminalità.

Altrettanto potente è anche Wilde Salomé, la sperimentale commistione tra teatro e cinema diretta e interpretata da Al Pacino che porta in scena il testo più controverso di Oscar Wilde. Presentato nel 2011 alla 68. Mostra del Cinema di Venezia, questo film-ossessione di Al Pacino ci racconta la leggenda del Re Erode (Al Pacino), del suo folle e perverso desiderio per la giovane figliastra Salomé (la splendida Jessica Chastain), innamorata, a sua volta, di Giovanni Battista. Lussuria, avidità e vendetta. L’opera di Al Pacino è un sorprendente viaggio dentro il cuore e l’anima del grande capolavoro dello scrittore britannico. Un progetto, come sostiene lui stesso, in cui “s’intrecciano la vita di Wilde, la vita del dramma e la mia vita alle prese con la sua realizzazione“.

Tra gli altri titoli segnaliamo: La Sposa Bambina di Khadija Al-Salami, prima donna yemenita a diventare regista e produttrice, che punta il dito sulla crudele pratica del matrimonio tra bambine e uomini adulti; il Viaggio da Paura di Alì F. Mostafa, l’acuto road movie arabo da Abu Dhabi a Beirut; Il Ragazzo della Giudecca di Alfonso Bergamo, che racconta le vicende artistiche e giudiziarie di Carmelo Zappulla (che recita nella parte di se stesso); e poi ancora Tini – La Nuova Vita di Violetta, Poliziotto Ancora in Prova e Il Regno di Wuba. Se amate il brivido e le notti insonni, guardatevi le regole di The Boy