Thassos Golden Beach

Era esattamente quello che volevamo, io, Davide e Chiara, quando una sera a cena senza pensarci troppo ci siamo chiesti: “dove andiamo quest’estate?”, tirando fuori dal cilindro una meta insolita ma assolutamente incantevole. Sebbene questo nostro trio fosse nato per caso – nel bene e nel male, tre PR della moda milanese che decidono di andare in vacanza insieme…avete presente?! – siamo stati in perfetta sintonia in un angolo di paradiso terrestre.

La nostra destinazione è stata la Grecia settentrionale, precisamente la parte sotto la Macedonia (Stato): partendo da Thessaloniki per arrivare fino a Kavala, passando per la Penisola Calcidica, abbiamo trascorso quasi due settimane di solo mare e relax, di vita giorno per giorno e senza piani prestabiliti, con un’auto a noleggio a nostra disposizione e sempre pronta a partire. Questo pezzo di territorio è infatti ancora selvaggio e poco battuto, è necessario avere un mezzo proprio per spostarsi da una spiaggia all’altra e il massimo della vita è una locanda sul mare dove mangiare specialità tipiche greche, dopo uno splendido tramonto tutto rosa mentre la luna si riflette nell’acqua del Mar Egeo (mamma che romantica!).

Non voglio aprire il capitolo parliamo-della-cucina-greca ma dico solo: olive, feta alla griglia (b u o n i s s i m a!), insalata greca, polpo essiccato, calamari alla brace…ah, il vino ovviamente è bianco, freschissimo. Ok va bene, mi fermo qui.

Non avevamo un piano ma avevamo, più o meno, definito i giorni a seconda del luogo dove eravamo; più che altro ci era servito per poter meglio distribuire il nostro tempo e sfruttare al massimo i giorni a disposizione. Perciò, con volo in partenza da Milano e destinazione Salonicco, il nostro primo giorno è stato proprio qui, anche se di passaggio. In greco Thessaloniki, la città è una viva metropoli all’apparenza elegante e molto animata: è il capoluogo della regione greca Macedonia che si affaccia sul mare, ricco di servizi e attrattive di ogni tipo, oggi importante centro industriale, economico e culturale del paese. Avevamo deciso di non restarci a lungo perciò non avevamo molto tempo a disposizione ma di certo non ci siamo sottratti a una passeggiata sul lungomare, tra runner e coppie mano nella mano, fino alla Torre Bianca.

Torre Bianca
Torre Bianca

Ripresa l’auto, è iniziato il nostro viaggio lungo la Penisola Calcidica. Chalkidiki è costituita da una parte interna, montuosa, che la congiunge alla retrostante penisola balcanica, e da un’altra parte meridionale costituita a sua volta da altre 3 penisolette lunghe e strette, rispettivamente Kassandra a ovest, Sithonia al centro e Monte Athos a est.

Kassandra: a soli 40 km da Thessaloniki, è la parte più turistica tra le tre oltre che la più frequentata, non solo dai turisti. Quasi tutti gli abitanti della città infatti si riversano qui per le vacanze estive, perché è la prima e la più facilmente raggiungibile. Fermatevi a ogni paesino che incontrerete scendendo dalla parte est della costa: Afitos, Kallithea, Pefkochori, fino giù a Paliouri (secondo me la più meritevole di questo pezzo di penisola). Sono tutti piccolissimi centri abitati e gli unici più turistici dove potrete godere di buon cibo e spiagge affascinanti. Risalendo per continuare il vostro viaggio, fate tappa al sito archeologico di Olynthos: è la più antica città greca risalente al V sec. a.C. nata come rifugio per gli abitanti calcidici a causa della guerra macedone-ateniese e diventata poi importante e ricco centro greco.

Paliouri
Paliouri

Sithonia: meno turistica della prima, è la penisoletta che abbiamo apprezzato di più. Spiagge incontaminate, raggiungibili a fatica lungo strade sterrate, calette nascoste e acqua cristallina…la vera parte della Grecia selvaggia e naturale è proprio qui. La litoranea infatti, in particolare quella orientale, segue un percorso non semplice: si sale lungo ripide scogliere, fiancheggiando colline desolate e piene di pini. Si riscende poi seguendo stradine lunghe e strette intorno a baie e piccole cale, che svelano alla fine spiagge incantate dalla sabbia dorata. Assicuratevi quindi di avere tutto il necessario con voi per trascorrere l’intera giornata al mare perché si, le spiagge sono attrezzate e dotate di bar o piccoli ristori (alcune hanno anche il Wi-Fi, incredibile!), ma intorno a voi ci sarà solo natura e niente altro…la meraviglia! Tappa obbligata della penisola è l’Ethnik Beach Bar: uno dei posti più affascinanti che sa davvero d’estate! Tutto interamente in legno, proprio sulla spiaggia, con gli ombrelloni di paglia e le lucine colorate, questo posto sembra avere un potere magnetico e d’attrazione davvero speciale che vi terrà qui dalla mattina fino a notte fonda, a ballare le hit degli anni ‘80 con perfetti sconosciuti bevendo shot di tequila in costume da bagno. Provare per credere!

Ethnik Beach Bar
Ethnik Beach Bar

Monte Athos: è l’unica parte della penisola Calcidica non visitabile, o meglio raggiungibile in barca dal mare ma dove non è possibile accedervi senza permesso autorizzato e soprattutto se non si è pellegrini di sesso maschile. Questa piccola parte di Grecia infatti è una repubblica semiautonoma, una comunità monastica ortodossa a statuto speciale costituita da 20 monasteri attivi da oltre 1000 anni e i cui monaci seguono ancora il calendario giuliano. Non essendo – purtroppo per noi – stato possibile visitarla, decidiamo di continuare fino a Kavala per imbarcarci e raggiungere Thassos.

L’isola di Thassos è stata la nostra ultima tappa, la più bella! Vicinissima alla terra ferma, è raggiungibile infatti con un traghetto di circa mezz’ora ed è perfetta se volete trascorrere anche soli pochi giorni di pace assoluta. Anche qui l’auto a disposizione vi aiuterà a girare l’isola in autonomia, dove scoprirete la serenità di spiagge desolate a sabbia bianca, la trasparenza di un’acqua mai vista prima e la natura che vi assorbirà completamente, ogni giorno di più. Una di queste che merita davvero è Golden Beach, credo di non essere mai stata così in pace come qui!

Thassos
Thassos

A proposito della natura… l’isola di Thassos è tra le maggiori produttrici di miele. Ecco, attenzione alle api: puntura di ape durante un rilassantissimo bagno al tramonto e senza nessuna ragione particolare, io non l’avevo nemmeno vista, lo giuro! Come potevo farle del male?! Ebbene, è successo. Perciò quando partite per posti del genere – eheh io ora l’ho imparato -, vi consiglio di portare con voi anche pomate utili per il prurito e l’irritazione da punture d’insetto. Io ve l’ho detto eh!

Ultimo consiglio se deciderete di venire qui: ritagliatevi un paio d’ore per visitare il Monastero di San Michele Arcangelo, dal quale potrete godere della vista mozzafiato di quasi tutta l’isola. Vedrete la terra interrompersi inaspettatamente in una scogliera che scompare nel profondo e intenso colore blu del mare calmo d’estate.

Sarà che sono nata al mare e per questo lo porto sempre nel cuore, sarà che sono un’inguaribile romantica e non ne uscirò mai, sarà che l’estate è la mia seconda stagione preferita (la primavera viene prima, scusate eh lo dice pure il nome!) ma…questa foto non vi aiuta? [(5) vista dal Monastero]