Sono emozioni forti e contrastanti quelle che si rincorrono in questo weekend al cinema. Biografie, fatti di cronaca, quadri familiari, fotografie sociali, riflessioni esistenziali. A far la voce grossa è sempre la vita vera, con le sue montagne russe di sensazioni. Film e personaggi attraverso i quali possiamo provare alti e bassi, senza però mai smettere di lottare contro qualsiasi avversità.

Due grandi biopic si impongono su tutti, a partire da Race – Il Colore della Vittoria che celebra una leggenda umana: Jesse Owens, l’atleta di colore che vinse quattro Ori ai Giochi di Berlino del 1936 in pieno regime nazista. Un super Stephan James veste i panni di colui che è diventato un’icona mondiale, un atleta-eroe che attraverso le sue gambe e i suoi successi ha letteralmente rischiarato il mondo. Ottant’anni dopo, Owens è e rimane parte inscindibile della nostra eredità culturale. Il film, diretto da Stephen Hopkins, ripercorre la vita di un sognatore capace di realizzare i desideri di altri, una voce che ha aperto le orecchie del mondo, un campione e un leader in tutti i sensi.

Attesissimo è anche Love And Mercy, la biografia su una mente mai ferma, quella di Brian Wilson, l’enigmatico e geniale compositore e co-fondatore dei Beach Boys. Ragazzo prodigio che ha rivoluzionato la musica, Wilson viene raccontato dal regista Bill Pohlad attraverso l’ultra trentennale viaggio della sua vita personale e artistica (interpretato dal giovane Paul Dano e poi dal maturo John Cusack). Il successo pagato a caro prezzo, un rovescio della medaglia che svela quel lato oscuro che giace dietro la felice apparenza di una musica spensierata e baciata dal sole.

Restiamo dentro la vita vera e passiamo ora ai fatti di cronaca. Sta facendo molto discutere in questi giorni Ustica, il film-verità di Renzo Martinelli sulla tragedia avvenuta il 27 giugno 1980, quando un DC9 della compagnia privata italiana ITAVIA sparì e si inabissò nella “Fossa del Tirreno” (morirono 81 persone). Il regista, impavido, ha fatto ricerche approfondite cercando di far luce su un caso ancora oggi irrisolto. Quello che verrà a galla sarà una verità agghiacciante che non vi anticipiamo. Più spettacolari e ricchi di effetti speciali sono invece 13 Hours di Michael Bay, sull’attentato avvenuto a Benghazi l’11 settembre 2012 in cui i sei soldati americano diventarono eroi, L’Ultima Tempesta, l’impresa impossibile ed eroica che la Guardia Costiera di Chatham mise in atto per salvare la petroliera SS Pendleton, spaccata in due da una terribile tempesta il 18 febbraio 1952: l’arma più forte dell’uomo è la forza di volontà.

Particolarmente sentiti sono invece i film di Thomas Vinterberg e Ivan Cotroneo. Il primo, La Comune, è ambientato a Copenaghen nel 1975 e ci offre un  ritratto ironico e toccante di un’intera generazione di idealisti e sognatori che ha dovuto aprire gli occhi di fronte alla realtà. Una famiglia che decide di trasformarsi in un nucleo sociale allargato: sotto lo stesso tetto amicizia, scontri e condivisione dureranno finché una sconvolgente storia d’amore metterà la comunità e la comune di fronte alla prova più dura che abbiano mai affrontato. Il secondo, Un Bacio, è un film ambientato ai giorni d’oggi che ci mostra quanto la vita sia bella e terrificante. Scagliandosi fortemente contro il Bullismo e l’Omofobia, Cotroneo racconta la storia di tre adolescenti (due ragazzi e una ragazza) emarginati che insieme ritrovano la gioia e il coraggio di vivere.

Fanno invece riflettere molto WAX – We Are X, il film indipendente di Lorenzo Corvino sulla Generazione X di trentenni di oggi, senza alcun punto di riferimento, e lo spagnolo Desconocido – La Resa dei Conti di Dani de la Torre, una critica feroce della spregiudicatezza del sistema bancario ai danni dei cittadini e la rappresentazione delle conseguenze devastanti che ciò ha prodotto. Anche l’Italia di questo ne sa qualcosa.