Oggi è la vigilia di un sabato sera che sarà sicuramente scoppiettante. Se l’Italia che ama la musica sarà in collegamento con il Teatro Ariston di Sanremo per il gran finale del Festival, l’Italia pallonara sarà incollata davanti alla tv per il partitone tra Juve- Napoli, nelle classiche vesti di semplici appassionati, tifosi e gufi. Ma per tutti coloro che vogliono evitare entrambi questi appuntamenti per recarsi al cinema la scelta dei film che usciranno in sala sarà sicuramente ampia. 

A partire da quello che sicuramente è il film del momento e che, inevitabilmente, tocca di più Fashion Times. Vi stiamo parlando di Zoolander 2 (o 2oolander o, in stile parfum, Zoolander N°2), la commedia satirica sul mondo della moda che segna il ritorno, a distanza di 15 anni dal primo film-cult del 2001, di Ben Stiller nel modello “bello bello in modo assurdo” dalle espressioni inarrivabili. Al suo fianco l’immancabile amico e collega di sempre, Owen Wilson, che torna a vestire i panni del modello rock-glam Hansel. Accanto a loro ci sarà ancora il cattivo Mogatu (sempre interpretato da Will Ferrell) e Valentina, una sexy agente segreta latina (un’esplosiva Penelope Cruz). Sfileranno poi sullo schermo nella parte di loro stessi una serie di Vip: da Miley Cyrus a Justin Bieber, da Mika a Lenny Kravitz, da Katy Perry a Susan Sarandon e poi ancora Valentino, Anna Wintour, Marc Jacobs e addirittura Macaulay Culkin.

La coppia Stiller-Wilson ci aveva già dato un assaggio (a sorpresa) del film un anno fa durante la sfilata di Valentino alla Settimana della Moda di Parigi. In questo sequel, Derek e Hansel torneranno a sfilare dopo essersi temporaneamente ritirati ad altra vita. Il richiamo della passerella è troppo forte, così i due voleranno a Roma – che Stiller ha inquadrato con grande cura e stile – ospiti di un super evento. Ben presto si renderanno conto che tra blogger-vlogger e social media il mondo fashion non è più lo stesso. Non anticipiamo troppo, ma quella che verrà fuori sarà una vera e propria missione per Salvare la Moda in cui l’assurdo trionfa ancora una volta.

Passando agli altri film, ci teniamo a proporvi una nostra personale catalogazione-tematica:

STORIE DI SCRITTORI – Dedicate a due grandi menti creative sono due bellissimi film: L’Ultima Parola di Jay Roach e The End of the Tour di James Ponsoldt . Il primo è incentrato sulla storia dell’acclamato sceneggiatore Dalton Trumbo (vincitore di due Oscar e autore tra gli altri di Vacanze Romane, Exodus e Il Gladiatore) che subì un brusco arresto alla fine degli anni ’40 quando fu inserito nelle liste nere a causa del credo politico. Trumbo (un eccellente Bryan Cranston) riuscì, grazie al suo genio, a smascherare l’assurdità e l’ingiustizia delle liste di proscrizione che, in quel periodo, travolsero tutti: dalla giornalista “gossippara” Hedda Hopper (Helen Mirren) a John Wayne, Kirk Douglas e Otto Preminger. Il secondo toccante film ricorda invece la figura di David Foster Wallace, scrittore e saggista americano di culto morto suicida nel 2008. Wallace, considerato la “rock star della letteratura”, viene raccontato attraverso l’intervista che rilasciò a David Lipsky nel dicembre 1996 durante un memorabile viaggio di 5 giorni.

L’ITALIA NASCOSTA – Quella che esce allo scoperto al cinema nel weekend è un’Italia nascosta, tra segreti e oscure trame. Nei Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese una cena tra tre coppie (Alba Rohrwacher con Edoardo Leo; Valerio Mastandrea con Anna Foglietta; Marco Giallini con Kasia Smutniak) e un single (Giuseppe Battiston), si trasforma in un’amara serata per tutti. Quando, per gioco, tutti gli smartphone dei commensali verranno messi sul tavolo, bugie e tradimenti verranno a galla, dando sfumature cupe alla commedia. Di ben altri segreti si parla invece in Milionari, il film diretto da Alessandro Piva con Francesco Scianna e Valentina Lodovini su un clan di malavitosi di Secondigliano.

CINEMA D’AUTORE – Chiude la rassegna il cinema d’autore di 99 Homes, pellicola (presentata in Concorso nel 2014 alla Mostra di Venezia) di Ramin Bahrani che tratta il tema della crisi immobiliare e il notevole Mózes, il Pesce e la Colomba la brillante opera prima della regista ungherese Virág Zomborácz.