Carlo Collodi nasce il 24 novembre del 1826 e deve la sua fama ad uno dei suoi romanzi più celebri: “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino”.
Carlo Collodi, all’anagrafe Carlo Lorenzini, nasce a Firenze da una famiglia modesta: il padre era cuoco e la madre domestica presso i marchesi Ginori ed è proprio grazie alla famiglia Ginori che Collodi ebbe la possibilità di studiare.
Nel 1844 sceglie di interrompere gli studi superiori e inizia a lavorare nella libreria Piatti come commesso. Questo fu l’evento che lo avvicinò al mondo dei libri, in seguito al quale diventò redattore e cominciò a scrivere.
Allo scoppio della prima guerra d’indipendenza, Collodi si arruola volontario combattendo con altri studenti toscani a Curatone e Montanara.
Diventa amministratore della libreria Piatti nel 1850 e continua la collaborazione con i giornali: L’Opinione, il Nazionale, La Gazzetta d’Italia e l’Arte e si dedica alla scrittura di drammi e racconti.
Nel 1859 partecipa attivamente come soldato regolare alla prima guerra d’indipendenza nel Reggimento Cavalleggeri di Novara e, terminata la campagna militare, tona a Firenze.
Carlo Collodi entra, successivamente, nel 1868, a far parte della redazione di un dizionario di lingua parlate: il“Novo vocabolario della lingua italiana secondo l’uso di Firenze”.
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Dopo qualche anno ottiene l’incarico importante di traduttore, dall’editore Felice Paggi, grazie al quale ha la possibilità di tradurre le fiabe francesi più celebri di autori quali Charles Perrault, Marie-Catherine d’Aulnoy, Jeanne-Marie Leprince de Beaumont.
È il 1881 quando pubblica la prima puntata di “Storia di un burattino”, sul Giornale per i bambini e nel 1883 viene stampata la prima edizione in volume delle “Avventure di Pinocchio: storia di un burattino” che sarà il suo più grande successo, letto ancora oggi.
Il valore artistico e pedagogico dell’opera “Le Avventure di Pinocchio” è stato riconosciuto a partire dai primi del ‘900, assicurando al capolavoro enorme fama.