Colore, positività, geometrie. Lo stile Maison About firmato da Alessa Carradori si può riassumere in queste tre parole. Alessia è giovanissima e Maison About è l’espressione del suo stile. Una passione trasformata in business. Questa settimana è lei la protagonista della nostra rubrica Focus On.

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25 anni e un brand “partito” tre anni fa che oramai è affermato e riconosciuto. Come è nata quest’avventura? Tutto è iniziato quando, ancora laureanda in Economia a Roma, decisi di aprire un blog di moda, partendo da zero e costruendo giorno dopo giorno rapporti sempre più ravvicinati con quel mondo che non sembrava più così lontano e irraggiungibile. Proprio grazie al blog mi proposero un incontro a Milano al quale, a dir la verità, non ero molto convinta di andare. Lo tenni come ultimo tra i vari appuntamenti fissati durante la mia giornata milanese e poco prima di prendere il treno per tornare a Roma decisi di andarci: rimasi incanta dagli espositori illuminati dello Studio Zini (mio attuale Ufficio Stampa) e conobbi la proprietà di un marchio che già seguivo e ammiravo da tempo: Maison About. Di lì a breve ricevetti la proposta di collaborazione che mi portò a pochi mesi prima del conseguimento della prima laurea a trasferirmi a Milano. La proposta consisteva nella sfida di “adottare” un marchio e stravolgerlo, curandone comunicazione, distribuzione, immagine e stile.

Come si gestisce un tale successo in così poco tempo, e come si affronta e si fronteggia il mondo della moda quando si è ancora giovani e per certi versi magari inesperti? Direi che utilizzare la parola “successo” nei confronti della nostra realtà sia un po’ troppo… penso che sia più giusto definirla rapida ascesa e forte riconoscibilità raggiunte in poco tempo, insomma una forte brand Awarness! Ammetto che il primo anno è stata dura capire e adottare i ritmi dei campionari e delle collezioni, ma adesso sto iniziando addirittura ad avere degli orari e dei giorni liberi quindi penso di aver trovato i miei equilibri, anzi i nostri, includendo anche Maison About. Per l’età invece inizialmente ho dovuto dare delle dimostrazioni di “saper fare” oltre che “saper dire”…ma ne sono uscita a testa alta!

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Credi che l’Italia faccia abbastanza per sostenere i giovani talenti e i loro progetti? Credo che sicuramente si stia iniziando a muovere qualcosa, ma bisognerebbe lavorare maggiormente per aiutarci nella parte più difficile: quella della distribuzione. Abbiamo solo due settimane all’anno durante le fashion week per mostrarci al mondo dei buyers ed, esclusi gli showroom elitari, le fiere costose e le sfilate, non ci sono molte strade.

L’identità e lo stile di Maison About sono molto forti. Pensi di riuscire a mantenere sempre questa linea oppure con l’andare delle stagioni il brand potrebbe anche cambiare rotta? Il mio primo obiettivo in questo lavoro è quello di mantenere assolutamente coerente l’immagine del marchio. Mi auguro di poter ampliare e spaziare con la fantasia inserendo nuove linee o magari cedendo in licenza l’uso del marchio in settori ancora non esplorati. Mi piacerebbe molto lanciare una linea per la casa, se non avessi intrapreso i miei studi nel campo della moda e dell’economia mi sarebbe infatti piaciuto diventare interior designer.

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Una collezione “Exotical” o addirittura “EXPOtical” per quest’estate con tanti riferimenti al tema dell’alimentazione. Quale è il tuo look “coups de coeur” nella collezione SS2015? Indubbiamente la camicia smanicata con fantasia “Red Ibis” celeste e arancio con Shorts bianchi e disegni geometrici.

Per l’Autunno-Inverno invece viaggeremo nello spazio con un mood anni ’60. Il look perfetto? Gonne e scamiciate mixate con le camicie! Saranno perfette per ogni occasione!

Quale tipo di uomo veste Maison About? Come deve vestire invece il tuo uomo ideale? Fino alla stagione FW15-16 abbiamo voluto vestire ragazzi giovanili scegliendo di posizionare grafiche ironiche su capi basic, come costumi e felpe con le banane o con le stra-imitate scimmiette “non vedo-non sento-non parlo”. Dalla prossima SS16 inseriremo una capsule in linea con il nostro stile, ma abbinata ad una modellistica più classica in modo da accedere anche a un’altra fascia di consumatori. Il mio uomo ideale dovrà almeno conoscere il marchio al nostro primo appuntamento!

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Romana di nascita, ti sei trasferita a Milano per lavoro. Ti piace questa città? Quali sono i tuoi posti del cuore? Hai qualche indirizzo per i turisti che in vista dell’Expo vorranno scoprire Milano? Sia per lavoro che per studio: sono iscritta anche all’università qui a Milano! Quando ho iniziato a sognare di viverci, non più di 5 anni fa, non ci ero mai stata. Me ne innamorai in una serie televisiva “Non Smettere di Sognare” e decisi che sarei venuta a studiare per la laurea magistrale. Ho anticipato i tempi di qualche mese, ma ci sono riuscita! Non saprei ancora indicare dei luoghi del cuore, ma sicuramente suggerirei di girarla a piedi per godersela al massimo. Tappe obbligatorie: Brera, il Castello Sforzesco, il Duomo, la nuova Darsena e i Navigli…

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Quali sono i prossimi progetti del brand? Hai già qual che anticipazione da darci sulla prossima SS 2016?
Stiamo cercando di far crescere il team e di sviluppare due progetti: uno è ancora top secret, mentre l’altro prevederà lo spostamento dell’asse distributivo fuori dall’Europa. Non siamo molto contenti dei retailers italiani, quindi vorremmo mantenere pochissime boutique nel nostro paese e concentrarci, magari con il supporto di uno Showroom, sulla distribuzione estera fondamentale per ogni azienda di moda.

Hai ancora un sogno nel cassetto? Uno solo? Li ho ancora quasi tutti nel cassetto! Posso solo svelarvi che per quanto riguarda Maison About, mi piacerebbe vestire la mia icona Anna dello Russo… non ho mai avuto modo di incontrarla, ma spero che capiterà presto l’occasione!

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